Capitolo 11

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Era passato un mese da quando Cassian aveva finalmente messo una pietra sopra alla sua vita passata. I ricordi comunque si erano presentati, soprattutto quelli di quando era piccolo insieme ai suoi due fratelli.

Si era anche ricordato della sua prima e grande cotta: Maurice alto, capelli biondi e occhi azzurri. Era stato il suo migliore amico per tutti gli anni del liceo e poi si erano divisi per college diversi e avevano anche litigato per colpa del fidanzato di Maurice motivo per il quale non si erano più visti.

Altri ricordi riguardavano maggiormente Marvin che chiedeva consigli per conquistare Remco e soprattutto un'uscita a quattro con Marvin e Remco. Lui era stato costretto ad uscire con un tizio a caso per non fare il terzo incomodo. Con quel tizio ci aveva scopato quella sera e poi non si erano più visti mentre le cose tra Remco e Marvin si erano fatte interessanti visto che Remco aveva accettato di provare a stare con Marvin.

Ma gli ultimi ricordi di loro che Cassian aveva li vedeva ancora che si stavano frequentando con Remco che non sembrava tanto convinto della cosa.

Prima della sua perdita di memoria era riuscito anche a lavorare al college come professore di lettere e sinceramente ci si rivedeva parecchio. Forse quella era l'unica cosa che gli dispiaceva non poter avere li anche se era felice di dare ripetizioni di inglese ai bambini. Era addirittura riuscito a far imparare qualche altra parola a Michele nonostante lui ancora faticasse a capire alcuni termini che il moro usava. Alcune volte scherzando Cassian diceva che si voleva un intero vocabolario solo per Michele. Quella frase faceva sempre scoppiare a ridere Flavio mentre Michele sembrava offeso dalla cosa.

Niente lo avrebbe convinto ad andare via dall'Italia e soprattutto lontano da Flavio. Se nessuno dei suoi amici e dei suoi fratelli lo stava cercando significava semplicemente che era poco importante per loro e quindi anche se i ricordi gli fossero tornati completamente non avrebbe avuto nessuna intenzione di tornare a Los Angeles.

Cassian uscì dal supermercato nel quale era andato per fare la spesa e sorrise intenerito vedendo due ragazzi che si baciavano li davanti a tutti. Gli venne in mente subito Flavio e soprattutto una voglia matta di baciarlo e fare l'amore con lui. Non lo vedeva da poche ore e già stava impazzendo. Un capogiro lo colse di improvviso e il ragazzo fu costretto a correre verso la macchina di Flavio, che il ragazzo gli aveva prestato per quel giorno visto che non gli serviva e nonostante lui non avesse la patente italiana, e una volta sedutosi al volante chiuse gli occhi cercando di calmarsi. Era un altro ricordo, se lo sentiva.




-sei serio?- chiese quasi incredulo Cassian al biondo che aveva difronte e che gli stava sorridendo a sua volta.

-serissimo amore- rispose quest'ultimo con un sorriso che fece sciogliere sul posto Cassian, amava i sorrisi che il suo ragazzo gli rivolgeva ogni volta che lo guardava segno dell'amore profondo che li legava.

-sei un pazzo- continuò Cassian scuotendo la testa incredulo mentre il suo migliore amico dai tempi del liceo e attualmente anche suo ragazzo continuava a ridere per la sua reazione.

-no, posso permettermelo e lo faccio. Dai faremo l'amore in un cinema! Non sei elettrizzato dall'idea?-

-Maurice sono più preoccupato dal fatto che gli addetti del cinema sappiano quello che stiamo facendo- sussurrò Cassian sorseggiando il suo caffè freddo e distogliendo gli occhi da quelli del suo ragazzo per non fargli notare tutto l'imbarazzo che provava.

-non ti preoccupare amore. Ti farò godere così tanto che ti dimenticherai di essere in un cinema e poi potrai raccontare a tutti che hai scopato in un cinema con il tuo ragazzo, soprattutto a Marvin-

-lo sai che Marvin non ti sopporta- borbottò Cassian che anche se voleva nasconderlo era già stato convinto dalle parole di Maurice.

-non mi sopporta solo perché non gli va a genio il fatto che io ti abbia rifiutato al liceo per stare con quello che credevo fosse l'amore della mia vita. Fino alla fine capirà che mi sono sempre pentito di quello che ho fatto motivo per il quale ti ho cercato per mari e monti fino a trovarti e mettermi con te. E questo è il regalo più bello per il nostro anniversario non credi amore mio?-

-certo che si- sussurrò Cassian sporgendosi sul tavolino in modo tale da poter baciare per bene il suo ragazzo.




Cassian aveva riaperto gli occhi e preso a piangere. Quel ricordo, quel stramaledetto ricordo, aveva riaperto la strada a tutti i momenti passati con Maurice, tra cui anche la scopata al cinema. Erano un'infinità e se era riuscito a calcolare bene erano stati insieme per ben due anni prima del suo incidente in Italia. Molto probabilmente era ancora fidanzato con Maurice e lui nemmeno si ricordava del biondo!

Quelle lacrime lo stavano uccidendo non solo per il fatto che voleva bene a Murice e gli mancava da morire dopo essersi ricordato di lui ma anche per il fatto che amava Flavio. Amava da morire Flavio ma non poteva di certo continuare a stare con lui se sapeva perfettamente di essere fidanzato. Non poteva fare questo all'italiano e d'altro canto Flavio si sarebbe subito accorto che qualcosa non andava in lui quindi non poteva nemmeno mentirgli.

Le lacrime continuavano a scendere e Cassian si permise anche di urlare. Perché un ricordo del genere non gli era tornato prima di mettersi ufficialmente con Flavio? Avrebbe fatto meno male ad entrambi. E fu allora che Cassian si ricordò di Andrea, del ragazzo che aveva portato Flavio quasi al suicidio se solo non fosse stato per Michele. Come doveva affrontare adesso quella situazione? Come poteva dire all'uomo che amava di essere fidanzato senza spezzargli definitivamente il cuore?

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