Capitolo 24

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Come Flavio gli aveva promesso appena iniziarono i balli di gruppo lo trascinò al centro della sala dove si trovavano la maggior parte degli invitati che si stavano dilettando a ballare. Cassian dopo un primo momento di imbarazzo si divertì tantissimo a ballare insieme a Flavio e Laura che si era unita a loro poco dopo.

Restarono in pista fino a quando non avvisarono che sarebbe arrivato il primo dei tre primi e Cassian si fermò di colpo a quelle parole credendo di aver capito male.

-ha detto primo dei tre primi?- chiese conferma al suo ragazzo mentre tornavano al tavolo. Flavio gli sorrise.

-Michele ti aveva avvertito. Ci sono ancora tre primi, tre secondi, i dolci e poi stasera la torta- spiegò il castano mentre Cassian sgranava gli occhi.

-stasera? Ma è ora di pranzo!-

-credimi amore mio arriveremo a questa sera con il dolce. E a mezzanotte dovrebbe esserci anche la spaghettata anche se dubito che faremo in tempo con la torta-

Cassian era sempre più sconvolto mentre si sedevano al tavolo.

-perché non mi hai spiegato come funzionano i matrimoni italiani?- chiese allora Cassian sconvolto. Aveva ragione Michele nel dire che non avrebbe avuto voglia di mangiare per i prossimi giorni.

-perché in America come sono?- chiese Laura curiosa avendo sentito quella frase come il resto delle persone a quel tavolo e Ester a sentir nominare l'America sgranò gli occhi. Aveva pensato che il nome del ragazzo fosse particolare ma non che fosse straniero visto il suo ottimo italiano.

-be' essendo di Los Angeles i matrimoni si festeggiano principalmente in spiaggia e per quanto riguarda il catering be' a volte ci sono due torte ma non così tanto cibo e di certo non durano così tanto- rispose Cassian alla domanda ricordando quei pochi matrimoni ai quali era stato.

-cazzo bella Los Angeles- disse Michele che non aveva mai realizzato fino a quel momento dove vivesse Cassian.

-bella da visitare ma non da viverci. Troppo caotica- lo corresse Cassian.

-posso chiederti come mai ti sei trasferito? Dall'America è un bel viaggio- chiese Laura che non voleva risultare indiscreta ma era davvero curiosa.

-mi sono trovato qui per caso. Volevo andarmene da li e ho preso il primo volo disponibile- disse semplicemente il biondo. Quello non era ne il momento e ne il luogo adatto per parlare di quello che era realmente successo.

-quindi diciamo che è stato il caso a scegliere per te- disse Giulia e Cassian annuì.

-e cosa fai di bello? Come lavoro intendo- chiese ancora Laura sempre più curiosa. Per come parlava bene il biondo doveva essere in Italia da un bel po' e quindi aver trovato un lavoro.

-per il momento do lezioni di recupero di inglese private visto che sono qui da soli sei mesi e non ho avuto tempo di cercarmi un lavoro a tempo pieno- rispose sinceramente il biondo.

-sei mesi? E parli così bene italiano?- chiese sorpresa Ester. Quel ragazzo era una vera sorpresa.

-è un pazzo credetemi. Un giorno si è messo in testa di imparare l'italiano e il giorno dopo sapeva già porti le domande basilari- borbottò Michele.

-non è vero- protestò Cassian -guarda che a te ancora non ti capisco a volte-

-ma quello perché parla in dialetto quindi è anche normale. Comunque ha aiutata il fatto che viviamo insieme quindi ogni giorno parliamo in italiano- spiegò Flavio e rivelando in quel modo anche che convivevano, cosa che non aveva ancora detto ai suoi familiari.

-nonostante ciò non tutti imparano così velocemente e bene l'italiano- disse Laura facendo un sorriso in direzione del fratello. Non si era aspettata minimamente che i due convivessero ma ne era felice. Non gli piaceva minimamente sapere suo fratello da solo quando non era a lavoro.

-da quanto tempo?- chiese invece Ester curiosa.

-da prima che ci fidanzassimo. Avevo bisogno di un posto dove stare per un po' e Flavio mi ha ospitato, alla fine ci siamo innamorati- rivelò il biondo leggermente a disagio.

-te l'avevo detto che ti serviva una camera per gli ospiti- disse Ester rivolta al figlio e puntandogli la forchetta contro mentre Flavio alzava gli occhi al cielo.

-si, grazie mamma-

-e spero che la casa non sia rimasta apatica come sempre- continuò la donna -sembra un ospedale quel luogo- brontolò poi.

-a me piace così- protestò ancora Flavio sbuffando.

-be' un po' di colore in più non sarebbe male- disse invece Cassian mentre Ester annuiva alle sue parole.

-ben detto tesoro, non vi costa davvero niente ridipingere le pareti e mettere qualche cosa che dia vita all'ambiente-

-si va bene mamma, ci penseremo- borbottò Flavio per poi concentrarsi completamente sul suo piatto di pasta mentre sua madre tartassava di domande Cassian sulla casa e soprattutto voleva sapere se Flavio fosse rimasto ancora disordinato come al solito. Cassian rispose all'inizio con un po' di imbarazzo ma poi la conversazione con Ester divenne piacevole e quasi naturale.

Il resto del matrimonio lo passarono alternando le varie portate con balli di gruppo e solo dopo il dolce il dj mise una musica lenta sulla quale ballarono la maggior parte delle coppie, compresi Flavio e Cassian anche se quest'ultimo era stato costretto dal suo ragazzo visto che si riteneva incapace. I due dondolarono sulla pista per tutto il tempo della canzone e una volta finita uscirono all'aperto mentre l'attenzione di tutti era rivolta agli sposi.

-come ti è sembrata la mia famiglia?- chiese Flavio al biondo mentre passeggiavano tra le due piscine nonostante il freddo invernale.

-fantastica. Sono molto espansivi e all'inizio mi sono spaventato ma si vede quanto tengono a te- rispose Cassian guardando il cielo -vorrei che anche la mia fosse un minimo così- aggiunse poi pensando soprattutto a Kian che aveva lasciato un anno prima.

-sono stato fortunato. Non tante famiglie accettano che i propri figli siano diciamo diversi dagli altri- sussurrò Flavio ricordandosi tutta la paura che aveva avuto prima di fare coming out con i genitori.

-prima tu o Laura?- chiese invece Cassian curioso.

-io, e non sapevo nemmeno che a Laura piacessero le donne. L'ho scoperto solo perché una sera mamma mi ha chiesto se stessi uscendo con qualche bel ragazzo e lei capendo che avevo fatto coming out ha sganciato la bomba-

-quanti anni avevate?-

-io quindici e lei diciotto-

-ragazzi non per disturbarvi ma sta arrivando la torta- Michele li aveva raggiunti con una sigaretta in bocca, segno che era uscito per fumare e anche per avvisarli.

-grazie, arriviamo-

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