Capitolo 9

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-quindi quante volta scopate al giorno?- chiese Michele a Flavio durante una delle loro innumerevoli pause da lavoro, non che non volessero lavorare, ma non c'era niente da fare in quel momento quindi erano liberi.

-non sono cazzi tuoi- rispose Flavio di rimando bevendo il suo caffè.

-eddai! State insieme da un mese e io voglio capire come fate a scopare con i tuoi turni massacranti- protestò il moro.

-ripeto non sono cazzi tuoi- tra lui e Cassian stava andando tutto bene tanto che alla fine Flavio si era ritrovato a dire tutto a Michele, anche se era stata tutta colpa di Cassian che gli aveva lasciato un succhiotto visibile sul collo e Michele non aveva smesso di sfinirlo con domande fino a quando non aveva vuotato il sacco.

-almeno ai tuoi lo hai detto che ti sei fidanzato?- chiese Michele mentre Flavio sospirava.

-perché dovrei dirlo? Stiamo insieme da un mese, anche se ci mangiamo tutte le volte potrebbe sempre finire e dopo quello che è successo con Andrea non credo che i miei genitori siano tanto proposti a vedere chi è il mio nuovo ragazzo che ipoteticamente potrebbe nuovamente distruggermi- borbottò Flavio.

-Cassian sa di Andrea?-

-no, ma ho intenzione di parlargliene- rispose sinceramente Flavio. La questione Andrea era delicata e stava aspettando solo il momento giusto per parlarne con Cassian, non voleva avere segreti con il biondo. -comunque sono cose che non ti interessano-

-scusa, quanto sei permaloso!- Michele alzò gli occhi al cielo -come va con il lavoro? Almeno questo me lo puoi dire?-

-tutto bene, è bravo ad insegnare e credo che quello fosse il suo lavoro- rispose Flavio sinceramente. Cassian aveva preso a dare ripetizioni di inglese perché non riusciva a stare a casa senza far niente e Flavio lo aveva assecondato soprattutto perché oramai il ragazzo riusciva a parlare in italiano come se fosse la sua lingua. A volte faceva ancora difficoltà con termini troppo difficili, o quando Michele iniziava a parlare in dialetto stretto, ma per il resto andava tutto bene.

-meglio così no? Comunque si è ricordato altro? Mi hai detto che si è ricordato di un suo amico e dell'università che ha fatto-

-college-

-si, è la stessa cosa- minimizzò Michele mentre Flavio scuoteva la testa. Aveva raccontato solo in linea generale a Michele quello che si era ricordato Cassian ovviamente con il consenso da parte del biondo visto che Michele non faceva altro che insistere, anche se la sua insistenza era dettata dalla preoccupazione per il biondo.

-no, nient'altro. È preoccupato e io non so davvero come rassicurarlo. La sua memoria potrebbe tornare oggi, domani o tra tre mesi, ma allo stesso tempo potrebbe non tornare mai del tutto- sospirò Flavio passandosi una mano sul volto esausto per tutto il lavoro.

-almeno sei stato sincero con lui- gli fece notare Michele -gli hai detto subito che la memoria potrebbe non tornare, qualcun altro avrebbe mentito trovandosi nella tua stessa situazione. E ora vai a casa a riposarti. Faccio io il tuo turno-

-ma non se ne parla nemmeno- protestò Flavio. Era stanchissimo ma non avrebbe mai fatto una cosa del genere.

-per una volta nessuno farà storie. Sei stanco morto e hai bisogno di riposarti visto che questa settimana hai fatto i doppi turni- continuò Michele che voleva provarle tutte per convincere Flavio a tornare a casa.

-scusate se mi intrometto ma Lapacchi ha ragione. Devi riposarti- disse Loredana che aveva raggiunto i due nella sala relax.

-ma...-

-ci sono io nel caso. Mi hai coperto per molti turni adesso ti ricambio il favore- continuò la donna incrociando le braccia al petto.

-grazie mille Loredana- si arrese Flavio. Se anche la donna gli diceva che poteva andarsene non ci avrebbe pensato due volte prima di farlo. Non vedeva l'ora di tornare a casa e baciare Cassian prima di buttarsi a dormire sul letto. Era davvero stanco.

Con l'unico pensiero in testa di andare a dormire Flavio tornò velocemente a casa e mentre era in ascensore sorrise pensando alla felicità di Cassian quando l'avrebbe visto tornare prima. Ma quando arrivò sul pianerottolo il sorriso gli si spense sul volto. La porta di casa sua era aperta e Cassian stava guardando confuso un ragazzo poco più basso di lui che dava le spalle a Flavio, Flavio che purtroppo aveva riconosciuto il ragazzo.

-cosa cazzo ci fai qui?- disse infatti il castano palesando la sua presenza e facendo girare verso di se sia il ragazzo che Cassian.

-FLAVIO- gridò quest'ultimo facendo per abbracciarlo ma Flavio si scansò con la rabbia che iniziava a montare dentro di se.

-cosa cazzo ci fai qui?- chiese ancora ringhiando Flavio andando a mettersi al fianco di Cassian che era rimasto immobile davanti alla porta con uno sguardo triste, cosa che non stava per niente piacendo a Flavio. Cosa cazzo gli aveva detto Andrea?

-è così che mi tratti? Non mi aspettavo un trattamento del genere dal mio ragazzo-

-tuo ragazzo? Ma stai scherzando? Ti sei sposato con Riccardo un anno fa!- gridò Flavio -hai smesso di essere il mio ragazzo da quando mi hai mollato il giorno che doveva essere il nostro giorno per quel coglione di Riccardo. Non hai diritto di presentarti qui e dire in giro di essere il mio ragazzo- sputò fuori il castano mentre Cassian al suo fianco sgranava gli occhi.

-si ma con Riccardo le cose non vanno bene quindi vorrei tornare con te. Stiamo tanto bene insieme e possiamo sposarci-

-scordatelo- rispose secco Flavio -non mi piaci più e dopo quello che hai fatto nessuno sano di mente tornerebbe con te. Hai scelto Riccardo e allora rimani con lui. E se non l'avessi capito sono fidanzato con una persona milioni di volte migliore di te- e così dicendo Flavio sbatté la porta in faccia ad Andrea.

-che ti ha detto quel bastardo?- chiese stancamente a Cassian che era rimasto al suo fianco, in completo silenzio.

-che era il tuo ragazzo e voleva sapere dove fossi. Stai bene?- chiese Cassian osservandolo attentamente -sembri distrutto- sussurrò poi accarezzandogli una guancia.

-sono stanco per i doppi turni e Andrea mi ha fatto arrabbiare, scusami- sussurrò Flavio mentre Cassian scuoteva la testa.

-non ti devi scusare-

-dovevo parlartene prima-

-no, non ne avevi ragione di farlo. Ora devi riposarti- continuò Cassian trascinando il ragazzo nella loro camera da letto e facendolo stendere sul letto matrimoniale.

-Andrea e io dovevamo sposarci ma lui ha deciso di preferire Riccardo a me e il giorno delle nozze ha sposato lui. Io sono caduto in depressione e ne sono uscito solo grazie a Michele e a te-

-a me?- chiese confuso Cassian, non si ricordava di aver visto Flavio tanto depresso nell'ultimo tempo.

-si, eri da poco arrivato all'ospedale e mi hai completamente catturato. Il voler conoscerti mi ha portato a non pensare a quel coglione. E ne sono felice perché adesso ho te- spiegò Flavio prendendo il viso del biondo e baciandolo. Andrea poteva fare quello che voleva ma di certo non lo avrebbe mai e poi mai fatto rientrare nella sua vita, non ora che aveva trovato Cassian.

-ti amo- sussurrò Flavio sulle labbra di Cassian che annuì solo prima di baciare il suo ragazzo nuovamente. Non aveva le parole per dire altro.

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