Capitolo 18

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Cassian non aveva risposto subito e Michele aveva velocemente spiegato al suo migliore amico che andando a prendere il vestito elegante da casa sua aveva trovato Cassian steso a terra e che erano li per controllare le sue condizioni quindi avevano velocemente portato dentro il biondo. Biondo che in quel momento stava aspettando nello studio di Flavio le radiografie che gli avevano fatto alla testa mentre il suo braccio destro era stato ingessato visto che come aveva detto Michele era rotto.

-a parte il braccio non ci sono problemi- annunciò Flavio entrando nel suo studio con le lastre seguito a ruota da Michele che chiuse la porta alle sue spalle.

-ora puoi spiegarmi quello che hai urlato? Hai ripreso tutti i ricordi vero?- chiese il castano sedendosi difronte a Cassian che stava facendo di tutto per non guardarlo.

-anche se fosse non importa, me ne andrò presto e tu mi odi- sussurrò il biondo mentre la sua voce tremava.

-io voglio sapere tutto di te, te l'ho detto dal primo giorno amore mio- a quelle ultime due parole Cassian alzò la testa di scatto inchiodando i suoi occhi dorati in quelli verdi di Flavio.

-eh?-

-nonostante tutto ti amo Cassian, nonostante abbia provato ad odiarti dopo quello che è successo. Quindi amore mio per favore dimmi cosa sta succedendo- concluse Flavio mentre Michele sorrideva in direzione del suo migliore amico.

-la botta mi ha fatto recuperare la memoria, ho ricordato tutto- disse con calma Cassian prendendo un respiro profondo e iniziando a spiegare con calma tutto quello che era successo un anno prima portandolo ad arrivare in Italia.

Flavio e Michele lo ascoltarono attentamente e la rabbia di entrambi crebbe a dismisura nei confronti di Maurice e Hallam.

-avevo ragione io a chiamarlo Merdaman- sputò fuori Michele a fine racconto mentre Flavio si era alzato ed era andato ad accovacciarsi difronte a Cassian.

-mi perdoni?- chiese il castano.

-sei tu che devi perdonare me non il contrario-

-oddio non iniziate tutti e due. Baciatevi e basta che vi morite dietro da quando vi siete visti- disse Michele ricevendo un'occhiataccia da parte di entrambi. Il moro rise e poi se ne andò lasciando finalmente soli i due ragazzi.

-fra un'oretta finisce il mio turno, ti va di aspettare così torniamo a casa insieme?- chiese Flavio prendendo la mano libera dal gesso di Cassian, Cassian che annuì tra le lacrime. -ti amo- sussurrò Flavio baciando finalmente dopo settimane quelle labbra che gli erano mancate da morire. Stare senza era stato come vivere senza respiro.

-i love you- sussurrò invece Cassian lasciandosi abbracciare dal castano.

-ti prometto che sarò più paziente le prossime volte. Tu volevi solo proteggermi e io mi sono incazzato. Ma adesso entrambi sappiamo come stanno realmente le cose e voglio ricominciare tutto se tu vuoi ovviamente-

-Flavio io non mi muovo dall'Italia. Non ci torno manco morto in America- disse convintissimo il biondo -sono tutto tuo- aggiunse alla fine Cassian sorridendo in direzione di quello che poteva nuovamente e definitivamente chiamare il suo ragazzo.

Flavio annuì a quelle parole felice che tutta quella brutta situazione che si era venuta a creare si era risolta. Certo se non fosse sceso a controllare se Michele stesse arrivando visto che ci stava mettendo troppo tempo non avrebbe mai sentito la conversazione dei due e quindi capito che fosse successo qualcosa di importate a Cassian.

Il medico tornò al suo posto e con lo sguardo attento di Cassian su di se iniziò a visionare le lastre di altri pazienti ricoverati. E così passò l'ultima ora del turno del castano che appena vide Loredana arrivare da lontano fece cenno a Cassian che dovevano andarsene, Flavio nemmeno diede il tempo a Loredana di salutarlo che lui e il suo ragazzo si trovavano già sulla BMW diretti verso casa.

-hai le chiavi? Perché Michele mi ha trascinato fuori di corsa senza darmi il tempo di prendere le chiavi- si ricordò Cassian temendo di rimanere chiuso fuori casa. Flavio però gli sorrise e gli fece vedere le sue chiavi.

-me le sono fatte ridare- spiegò al biondo che annuì -sono felice di aver mandato Michele a prendermi il vestito. Se non lo avessi costretto tu adesso staresti ancora a terra- aggiunse poi con una nota di preoccupazione nella voce.

-vestito?- chiese invece Cassian.

-si, il primario darà una festa domani a pranzo e ha invitato tutti i medici e dobbiamo vestirci eleganti. Ho provato con i vestiti di Michele ma è molto più basso di me e non mi stanno- spiegò il castano.

-dimmi che non devo venire con te- disse preoccupato Cassian.

-no, tranquillo- sussurrò Flavio -però ho intenzione di portarti con me al matrimonio di mia sorella, se tu vuoi ovviamente- Flavio fece quella proposta su due piedi senza pensarci oltre. Voleva Cassian al matrimonio di Sonia per presentarlo alla famiglia, superato lo scoglio di Maurice non c'era più niente che li avrebbe divisi, almeno era quello che pensava Flavio.

-tua sorella? E quando?- chiese sorpreso Cassian. Si ricordava che Flavio gli aveva accennato di avere due sorelle ma non si ricordava di un matrimonio imminente.

-a febbraio, la data non la so ancora-

-va bene, se per te non ci sono problemi- disse allora Cassian che era spaventato da quella proposta ma allo stesso tempo felice. Flavio gli voleva far conoscere la sua famiglia e ciò significava che era una cosa seria quello che avevano.

-non te lo avrei mai chiesto altrimenti-

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