Epilogo

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-devo rifarmi il seno- disse convinta e con tono mogio la bionda guardandosi allo specchio mentre la mora che era al suo fianco la guardava stranita.

-perché mai? Stai così bene- chiese infatti la ragazza non capendo cosa passasse per la testa dell'amica.

-perché così non piaccio a nessuno e sono brutta- disse la ragazza continuando a guardarsi allo specchio mentre l'altra alzava gli occhi al cielo chiedendosi da dove fossero usciti quei discorsi del cazzo.

-Annika sei una bellissima ragazza e avere un po' più di seno di certo non ti renderà più bella quindi smettila con questi discorsi senza senso-

-ma Margaret io non posso competere con le altre- sussurrò ancora Annika andandosi a sedere sul letto accanto alla mora che ora la guardava con un sopracciglio alzato.

-ma non devi competere con nessuno! Da dove ti sono uscite queste idee senza senso?- chiese Margaret sospirando. Annika non le rispose a parole ma aprì instagram e fece vedere alla mora una storia mora che alzò gli occhi al cielo.

-amore mio Leo ha occhi solo per te e lo sai bene, e poi se mette una foto con la cugina non puoi essere gelosa!- cercò di farla ragionare Margaret.

-ma Angelica ha le forme al punto giusto mentre io no! Sono piatta come una tavola- protestò Annika.

-ma Leo ha sempre guardato solo te! non farti questi complessi senza senso. E poi Angelica è sua cugina proprio come lo sono io, non essere gelosa di lei. Pensa come se ci fossi io al posto suo va bene?- le chiese Margaret che aveva tanta voglia di scoppiare a ridere in faccia alla ragazza per le cazzate che stava dicendo.

-si ma a te ti conosco da una vita! Angelica non l'ho mai vista visto che è in Italia- borbottò Annika tirandosi le gambe al petto.

-quando torna Leo gli dirò tutto di quello che mi hai detto oggi così vedi come te lo trovi arrabbiato per i tuoi complessi di inferiorità. Tu piaci a mio cugino perché sei tu quindi mettiti in quella testolina che non hai bisogno di assomigliare agli altri per essere bella- concluse Margaret con il sorriso sulle labbra.

-non ti azzardare a parlare con Leo di quello che ti ho detto- la minacciò Annika mentre la mora iniziava a ridere.

-ragazze zio Miky ha detto che è pronto- Philip aprì la porta della camera di Margaret per avvisare le due ragazze che lo guardarono male.

-bussare no? Potevamo essere nude- gli fece notare Margaret incrociando le braccia al petto.

-ma per favore! Stavate parlando di Leo, vi ho sentite- disse Philip -comunque Charlotte è uscita poco fa proprio per andarli a prendere all'aeroporto visto che sono arrivati- avvisò il ragazzo vedendo chiaramente Annika illuminarsi a quelle parole.

-allora non è pronto- disse Margaret socchiudendo gli occhi e dalla faccia che fece Philip capì che suo padre aveva mandato il nipote a chiamarle solo per farsi aiutare anche da loro ad apparecchiare.

-visto che hai sentito i nostri discorsi rimani qui e aiutami a far capire a questa testa di cazzo che Leo ha occhi solo per lei-

-Margaret!-

-perché ha dubbi? Ma se diventa un cretino quando la vede- chiese Philip chiudendosi però la porta alle spalle. Di certo non aveva voglia di tornare giù dai genitori e dagli zii senza le due ragazze al suo fianco, sarebbe stato costretto ad apparecchiare la tavola e non ne aveva per niente voglia.

In realtà si era proposto lui per andare a prendere gli zii e i cugini ma sua sorella aveva preso le chiavi della macchina più velocemente, grazie al fatto che era una centometrista, facendolo restare fregato.

-si fa venire i dubbi esistenziali inutilmente- gli diede manforte Margaret mentre Annika iniziava a guardare i due malissimo.

-smettetela- protestò la ragazza.

-dai è divertente prenderti in giro, soprattutto quando te ne esci con cose che non centrano niente. I nostri genitori avevano già capito che vi sareste messi insieme dall'asilo- rise Philip buttandosi a peso morto sul letto della cugina, cugina che gli si spalmò addosso per stare più comoda.

-ho detto di smetterla, ad entrambi. Lo sapete che ho poca autostima- sussurrò Annika rattristandosi ancora di più, ma la sua tristezza venne spazzata via quando la porta della camera si aprì nuovamente facendo entrare nella stanza Alice, Charlotte e Leo. Leo che raggiunse immediatamente la sua ragazza baciandola sulle labbra.

-tutto bene?- le chiese avendola vista leggermente triste.

-prendetevi una cameraaaaaa- cantilenò invece Alice facendo ridere Margaret, unica altra persona della stanza oltre a Leo ad aver capito le parole della bionda.

-RAGAZZI È PRONTO!- urlò dal piano inferiore Michele e i sei ragazzi scoppiarono a ridere prima di decidersi a scendere per mangiare con tutta la loro famiglia.





ANGOLO AUTRICE

Ed è finita anche questa storia. Mi sento un po' strana visto che questo racconto ha affollato i miei pensieri per moltissimo tempo, se ci penso quasi tre anni, ma allo stesso tempo sono felice di aver scritto e messo una conclusione definitiva a questa storia.

Per tanto tempo ho pensato, ed immaginato, tanti scenari diversi ma questo ha avuto la meglio sugli altri e ne sono felice.

Grazie a tutti quelli che hanno seguito questa storia fin dall'inizio e anche a chi ha avuto il coraggio di leggerla quando erano presenti i primi 40 capitoli.

A presto,

la_pazza_di_fantasy

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