Capitolo 49

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-allora? Come ti sembra?- chiese Michele al marito mentre i due erano in pullman. Era passato un anno da quando si erano sposati, precisamente a fine novembre, e Michele aveva deciso di portare finalmente Hallam, suo marito ormai, in Italia. Lo aveva fatto non solo per far vedere il suo paese a Hallam, che lo aveva tartassato per un anno intero per andarci, ma anche per far conoscere a Flavio e Cassian suo marito. da quando era partito, ormai due anni prima, non era più tornato in Italia e aveva accennato solo qualche giorno prima ai suoi due migliori amici di essersi sposato anche lui.

Non ne aveva mai parlato con loro non perché non volesse ma se ne dimenticava ogni volta e Flavio e Cassian erano rimasti che i due si stavano ancora presentando. Quando lo avevano scoperto gli avevano gridato contro e anche giustamente. E ora i due non vedevano l'ora di conoscere il "santo uomo" che aveva deciso di sposarsi con lui.

-ma se siamo in pullman! Fammi arrivare almeno nella tua città e poi ti dirò se mi piace o no- gli rispose Hallam che stava guardando fuori dal finestrino in cerca di qualcosa che nemmeno lui sapeva. -i tuoi amici conoscono l'inglese? Non te l'ho mai chiesto- sussurrò Hallam. Conosceva Flavio, il migliore amico di Michele, solo e soltanto per sentito dire e di certo non si era soffermato molto nel chiedere altro

-lo sanno meglio di me. Flavio è sposato con un americano- gli spiegò Michele stiracchiandosi. -mi hanno aiutato loro con l'inglese prima di venire in America. So già che mi prenderete in giro tutti e tre- borbottò poi il moro passandosi una mano tra i capelli riccissimi cercando di far calare l'ansia. Ci teneva tanto che suo marito piacesse a Flavio e Cassian, erano i suoi migliori amici e voleva che andassero d'accordo. Non subito, ma almeno non voleva un'antipatia.

-siamo arrivati- sussurrò poi riconoscendo la stazione e iniziando ad alzarsi mentre il pullman iniziava a fermarsi, Hallam invece aspettò che il pullman si fermasse completamente prima di alzarsi anche lui dal suo posto e seguire il marito fuori che stava già prendendo i loro bagagli, non si erano portati molto, giusto lo stretto necessario per stare li una settimana.

Michele portò entrambe le valige verso Hallam che era rimasto sul marciapiede per non intralciare quando il moro notò una faccia conosciuta che si stava avvicinando e sospirò.

-ti avevo detto che non dovevi venire- disse in italiano in direzione di Flavio quando fu a portata d'orecchio e Hallam si girò per osservare il ragazzo che era appena arrivato. Ragazzo che non era da solo visto che aveva una bambina in braccio e stava sorridendo in direzione di Michele.

-non ti lascio andare in taxi- gli rispose Flavio sistemandosi meglio la bambina in braccio e fu allora che Michele si accorse che il bambino che teneva in braccio Flavio non era Leo.

-e lei?- chiese osservando la bambina biondissima nel suo vestitino rosa confetto.

-lei è Alice- spiegò Flavio sorridendo alla bambina che guardava curiosa le due facce nuove che aveva davanti -a fine dicembre fa un anno la cucciolotta- continuò.

-e da quando è arrivata? Non me lo avevi detto- disse quasi in un sussurro Michele.

-a marzo, e tu testone non mi avevi detto di esserti sposato- poi Flavio si girò verso il biondo sorridendogli e passando all'inglese, porgendogli la mano, aggiunse -piacere sono Flavio-

-Hallam, piacere mio- rispose il biondo stringendo la mano di Flavio chiedendosi quanto fosse alto quel castano che aveva difronte. Sembrava addirittura più alto di Cassian cosa che era anche assurda visto che Cassian era altissimo di suo.

Nel mentre Flavio stava cercando di scacciare dalla sua mente il dubbio che si era istaurato dentro di lui da quando aveva sentito il nome del marito di Michele. Fin da subito avevano notato una certa somiglianza con Cassian ma aveva pensato di essere impazzito lui o comunque essersi sbagliato. Quel nome però era di uno dei fratelli di Cassian e il dubbio nella sua mente si era istaurato ancora di più. L'unica cosa che lo stava bloccando da chiedere il cognome del ragazzo era il fatto che veniva da New York e non da Los Angeles quindi non dovevano esserci problemi.

-andiamo che vi accompagno in hotel e poi andiamo a casa a mangiare- disse Flavio facendo strada ai due ragazzi verso la sua macchina dove sistemò prima Alice nel seggiolino e poi andare alla guida.

-così rivedrò finalmente Leo!- disse tutto felice Michele -non lo vedo da quando sono partito- continuò utilizzando anche lui l'inglese, entrambi lo stavano facendo per far in modo di far capire le loro parole anche ad Hallam.

Durante il viaggio Michele e Flavio parlarono soprattutto di lavoro confrontandosi anche su come venivano gestite le cose nei due paesi e poi Michele rivelò anche che due mesi prima era finalmente diventato chirurgo, altra cosa che si era dimenticato di dire al ragazzo per telefono.

Proprio come anticipato prima da Flavio il ragazzo aspettò che i due sistemassero la loro roba nella loro stanza dell'hotel prima di andare verso casa.

-ma...-iniziò Michele notando la strada diversa dal solito mentre Flavio sorrideva.

-si, abbiamo cambiato casa. Stava diventando troppo piccola per tutti e quattro quindi abbiamo deciso di prenderne una più grande. Così i bambini avranno la loro camera singola quando cresceranno- spiegò il castano parcheggiando poi nel garage privato della loro nuova casa. Avevano scelto anche una posizione migliore rispetto a quella di prima, infatti era sia vicina all'ospedale che alla scuola media dove insegnava Cassian.

-la vostra era bella, tutta colorata- disse quasi tristemente Michele -e poi li era successo di tutto-

-anche questa è colorata e poi non potevamo rimanere li, l'ascensore aveva dato problemi e con due bambini piccoli diventava difficile- spiegò Flavio mentre apriva la porta di casa.

Appena entrati li accolse un buon profumo di pasta al forno e un Leo che gattonando raggiunse il padre tutto felice e contento.

-ehi mostro- lo salutò Flavio sorridendogli e sistemandosi meglio anche Alice in braccio. Michele si fiondò immediatamente su Leo prendendolo in braccio tutto felice e contento di vederlo. Il bambino lasciò che il moro lo prendesse in braccio senza farsi tanti problemi e osservando curioso il nuovo arrivato.

-che fai saluti tutti tranne me?- Michele si girò verso Cassian e gli sorrise felice di rivederlo dopo tanto tempo mentre Hallam poco più dietro del marito sgranò gli occhi incredulo, cosa che non passò inosservata a Flavio.




ANGOLO AUTRICE

Scusate l'enorme ritardo ma ieri sera sono partita per tornare nella mia sede universitaria e ho passato tutta la notte in viaggio e appena arrivata sono crollata a dormire.

Domani sarò puntuale prometto :)

la_pazza_di_fantasy

P.S.: il nome di Alice non si legge in italiano ma in inglese :)


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