Capitolo 57

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-devo farlo per forza oggi?- chiese quasi in un lamento Cassian mentre cullava tra le braccia una dormiente Alice.

-si- dissero in coro Hallam e Marvin. Dopo il primo incontro dopo anni con Marvin il ragazzo aveva costretto il suo migliore amico a parlare immediatamente con Kian. Quindi Cassian era stato costretto ad avvisare Michele e Hallam di essere arrivato in America. I due ovviamente si erano arrabbiati visto che non li avevano avvisati immediatamente della loro presenza li e ovviamente avevano insistito anche loro con Cassian per farlo incontrare il prima possibile con Kian. Era per quello che si trovavano tutti a casa di Hallam e Michele quella domenica. Stavano aspettando solo l'arrivo di Kian e Thibault con i gemelli visto che Kian quel giorno era di servizio la mattina e sarebbe arrivato più tardi.

-non mi sento pronto per questo! È troppo presto! Protestò nuovamente il biondo guardando verso il marito per avere un po' di sostegno.

-non è presto tesoro- gli disse invece Flavio avvicinandosi al ragazzo e posandogli un bacio sulla fronte. -prima parli con tuo fratello prima starai meglio- concluse il castano per poi tornare ai fornelli per aiutare Michele. I due amici avevano cacciato tutti dal piano cottura visto che erano intenzionati a cucinare italiano per quel pranzo.

-siete tutti contro di me- sbuffò Cassian per poi irrigidirsi quando avvertì il campanello suonare segno che Kian e lo stronzo, si per lui sarebbe sempre stato stronzo, erano arrivati.

Hallam lanciò una lunga occhiata al fratello prima di andare ad aprire la porta.

-era ora- disse facendo finta di essere arrabbiato ai due visto che Charlotte e Philip erano già corsi in soggiorno in cerca di Annika.

-lo sai che finisco tardi Hallam- gli disse pacatamente Kian. Era stanco morto per il turno a lavoro visto che il suo collega gli aveva lasciato tutte le scartoffie da compilare e ad un certo punto aveva anche pensato di dire ad Hallam che non sarebbe andato, che si sarebbero visti un'altra volta. Poi però Charlotte e Philip non vedevano l'ora di incontrare Annika e quindi aveva deciso di fare quel piccolo sforzo.

-sembri stanco- gli disse Hallam preoccupato.

-sto bene, ma sappi che dopo pranzo torno subito a casa- gli disse Kian con un leggero sorriso.

-certo- rise Hallam facendo aggrottare la fronte a Thibault e Kian.

-che ci stai nascondendo?- chiese proprio Thibault seguendo insieme al marito Hallam in cucina e rimase confuso quando vide un ragazzo castano che non aveva mai visto che parlava con Michele e senza accorgersi della presenza di un biondo di sua conoscenza.

-io niente, qualcun altro si- rispose Hallam guardando male in direzione di Cassian che sospirò pesantemente prima di lasciare Alice nelle mani di Marvin che era seduto al suo fianco e girarsi per far vedere il suo volto ai due nuovi arrivati.

Entrambi i ragazzi sgranarono gli occhi nel vederlo, increduli che fosse proprio davanti ai loro occhi.

-sei tu?- chiese quasi senza voce Kian mentre Thibault rimaneva immobile a fissare il cognato che per anni aveva creduto morto e che per anni aveva cercato insieme al marito.

-si, Kian- disse Cassian che dentro stava tremando. Sapeva sarebbe stato difficile parlare con il fratello dopo tutti quegli anni ma non credeva così tanto.

-dove cazzo eri? Ti ho cercato per anni!- disse Kian con la voce leggermente alterata. Era felice di averlo difronte ma tutti il dolore che aveva provato in quegli anni si stava impossessando di lui nuovamente.

-è complicato da spiegare, sappi solo che all'inizio era come se fossi completamente scomparso- disse prontamente Cassian mentre la sensazione che avrebbe dovuto combattere anche con Kian per quello che era successo in tutti quegli anni si stava facendo sempre più viva.

-sei veramente scomparso coglione!- disse con calma Kian anche se aveva tanta voglia di urlare, però non lo avrebbe mai fatto, non con i bambini nell'altra stanza.

-lo so e mi dispiace per quello che è successo. Non ragionavo in quel momento e avevo bisogno di mettere apposto i pensieri che affollavano la mia mente, poi però sono rimasto bloccato senza memoria per un bel po' di tempo e quando mi è tornata ero incazzato e ho deciso di aspettare prima di tornare da voi e sono passati anni- spiegò con Clama Cassian e nel mentre Flavio aveva smesso di cucinare per avvicinarsi lentamente al marito e per fargli da supporto morale.

-come hai fatto a perdere la memoria?_ chiese Thibault bloccando la domanda del marito sul nascere -e poi dove sei stato? Non in America immagino-

-una macchina mi ha investito e si non ero in America ma in Italia- rispose alle domande Cassian vedendo chiaramente i due ragazzi che aveva difronte sgranare gli occhi.

-eri in Italia? Per tutto questo tempo?- chiese per conferma Thibault che aveva preso la parola da quando Kian non riusciva più a farlo.

-si, ah e lui è Flavio- disse poi tirandosi il marito vicino avendolo notato al suo fianco. Aveva un bisogno di un sostegno e lui era la persona adatta. -mio marito- spiegò poi guardando le facce confuse dei due che aveva difronte.

-ti sei sposato? E non hai mai pensato a noi?- chiese Kian esasperato.

-certo che ho pensato a voi ma non sapevo se per voi ero ancora vivo o morto e poi non sono l'unico che si è sposato in questi anni- rispose a tono Cassian stringendo forte il braccio di Flavio.

-voi lo sapevate?- chiese allora Thibault agli altri presenti.

-da due giorni- rispose Marvin come per scusarsi.

-da un annetto- rivelò invece Hallam -ma solo perché Michele e Flavio si conoscono- specificò poi vedendo la faccia quasi disperata di Kian, Kian che stava per scoppiare e Cassian si fiondò verso il fratello abbracciandolo stretto.

-non me ne vado più Kian, te lo giuro- gli sussurrò nell'orecchio mentre lo stringeva forte a se.

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