torniamo a casa dalla mamma

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Flashback

<<scusi chi? può ripetere il nome?>>
chiese il vecchio, al quale si erano illuminati gli occhi, sentendo quel cognome a lui famigliare. Tuttavia Seungmin sembrava totalmente di un altro umore. Il padre lo aveva visto avvicinarsi all'uomo, portandolo lontano e porgergli nella mano qualcosa di molto piccolo, così piccolo che l'uomo lo nascose in un pugno molto facilmente. Tornò poi verso di lui, con un passo deciso e infuriato.

<<papà, si è fatto tardi, dovremmo andare a cucinare alla mamma.>>
Seungmin prese per un braccio il padre, che sembrava essersi impiantato nel terreno con tutto il suo peso, cercando di tirarlo da quel braccio grosso e forzuto.
<<mi dispiace ma noi non la possiamo proprio accettare, una mancia del genere. spero il suo signore rimarrà soddisfatto del prodotto!>>

riuscì a dire il padre, mentre veniva tirato con forza da Seungmin lontano da quell'uomo, che salutò con un confuso gesto della mano i due pescatori.
una volta che furono abbastanza lontani dall'uomo, che ormai aveva montato il carico sul cavallo ed era in procinto di partire, il vecchio si girò verso suo figlio, perplesso più che mai, pur sapendo il motivo di tutto quello sgomento.
<<Seungmin...>>

<<papà ci stava trattenendo davvero troppo, direi che è ora di andare, sono stanco.>>

sentenziò, lasciandogli il braccio e iniziando a camminare nervosamente, qualche metro più avanti di lui.

<<Seungmin, quelli erano tanti soldi, e nemmeno io vorrei accettarli ma lo sai che in questo periodo siamo in difficoltà. E penso che anche Hyunjin se ne sia accorto durante la sua permanenza>>

Il ragazzo si girò minaccioso, fulminando il padre con lo sguardo.

a quel comportamento strano di Seungmin vi era ormai abituato.
ogni qualvolta si nominasse il nome del ragazzo in casa loro, anche solo per sbaglio, Seungmin diventava taciturno e a volte anche iracondo, più suscettibile del solito.

e inoltre, quella scusa che aveva utilizzato quella sera non stava proprio in piedi.
non c'era nessuna mamma, ad aspettarli a casa.

suo padre aveva notato che Seungmin non era più lo stesso, da quando Hwang Hyunjin se ne era andato via.
perché si ricordava che da quando quel ragazzetto viziato era con loro, Seungmin era un po' più contento.
parlava leggermente di più del solito, e al padre non poteva che fare solo piacere.
perché malgrado l'amore incondizionato per suo figlio, non poteva fare a meno che odiare con tutto sè stesso quel velo di silenzio e mistero che il ragazzo si calava quotidianamente sul volto, che gli impediva anche solo di scorgere le sue labbra incurvarsi in un piccolo sorriso.
quando però usciva con Hyunjin, anche se all'apparenza si poteva vedere il suo viso corrucciato quando erano di ritorno a casa sotto le luci rosastre del tramonto, in alcuni frangenti, se proprio lo si osservava per bene, potevi notare un soffio di rossore sulle sue guance, e le labbra si serravano, per trattenere un sorriso che stava per sfuggirgli di mano.

e anche quella stessa sera, guardando oltre al suo atteggiamento scocciato e sbrigativo che lo trascinò sulla via di casa, riuscì a vedere la sua mano, nascondersi quel bigliettino scritto dal nobile nella tasca dei pantaloni.

arrivati a casa ormai era tarda sera, il sole era calato completamente e aveva lasciato il posto ad uno stupido cielo nuvoloso.
i due pescatori cercarono conforto nel focolare acceso, sfregando le mani sentendo una lieve sensazione di calore un più.

fu in quel momento, vedendo Seungmin dietro di lui davanti al camino rannicchiato in una coperta, che l'uomo non resistette a tirare un'altra volta fuori quell'argomento così doloroso per il figlio.

<<oggi ti sei comportato in maniera strana.>>

il ragazzo non rispose istantaneamente, si limitò a cacciare fuori un nasino infreddolito dalla coperta e sbirciare con gli occhi stanchi la schiena del padre, seduto su uno sgabello, impegnato ad alimentare il fuoco sistemando la legna nel camino.

The fisher ~Hyunmin~Where stories live. Discover now