Violenta melodia

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Quel giorno fu un giorno tanto atteso da Hyunjin. Finalmente era giunta la sera della ennesima festa a casa sua. Nell'abitazione si ripetè la stessa solita storia, lo stesso medesimo procedimento, come le tappe di un rituale: i preparativi della sala, delle pietanze, il via vai di persone che iniziava a formarsi all'orario che era indicato come inizio della festa. Tutto al solito modo.
Con l'unica differenza che Seungmin questa volta era stato vestito di beige, e grazie allo scollo a V della sua camicia non si sentiva soffocare.
Tuttavia continuava a sentirsi a disagio all'idea che Hyunjin gli facesse preparare abiti sempre diversi, questo lo faceva risaltare agli occhi della servitù, che cominciò (anzi, non aveva mai davvero smesso) a sparlare alle sue spalle, cercando di capire che cosa avesse di tanto speciale rispetto a loro, che indossavano, come ogni giorno, il loro completo blu a rifiniture
oro, che li trasformava in un semplice accessorio per il nobile.

Ebbene, quella sera si mise a suonare, immerso nel suo disagio più totale e con la sensazione di mille piccoli occhi addosso, che scrutavano impeccabili ogni suo minimo movimento di dita sulle corde, pronti a cogliere ogni sbaglio.
In quel sentimento di sconforto, solo la presenza di Hyunjin riusciva a dargli un senso di tranquillità. Era come se, dopo avergli cantato quella canzone nella sua stanza, si fosse aperto con lui. Come se avesse abbattuto la soglia più alta di disagio che avrebbe potuto provare nei suoi confronti, e quindi suonare era diventato facile davanti a lui, come una cosa da niente. Per lui quel gesto rappresentava qualcosa di importante, e sperava che anche per Hyunjin lo fosse stato. Non era mai stato bravo a parole, ma per capire i suoi sentimenti Hyunjin avrebbe dovuto leggere i mille piccoli gesti insignificanti che Seungmin faceva nei suoi confronti, come una caccia al tesoro che, indizio dopo indizio, avrebbero dovuto portarlo alla scoperta del tesoro nascosto.
Per questo spesso, mentre suonava, staccava gli occhi dallo spartito per guardarlo.

Per tutta la serata non si era mai staccato da quella ragazza. Aveva la pelle candida e i capelli neri lucidi, lisci come un lenzuolo di seta. Era magrissima e indossava un abito bordeaux, con rifiniture oro. In quel momento si sentì particolarmente ridicolo, vestito in quel modo e con i capelli in ordine. Era la sempre la solita ragazza che vedeva gironzolare vicino a Hyunjin durante quel tipo di eventi, e che non aveva ancora capito se gli interessasse oppure no.
E ci aveva provato a capirlo, Seungmin, ma Hyunjin era troppo ambiguo e complicato da capire per un semplice pescatore come lui. Se dapprima Hyunjin le carezzava un braccio parlandole amorevolmente, giusto il tempo di dare un'occhiata allo spartito e già non la stava più guardando, bensì guardava lui, mentre suonava. Sbatteva gli occhi per un millisecondo ed ecco che di nuovo rideva insieme a lei, mentre la guardava dritto negli occhi come con lui non aveva mai fatto.
Senza nemmeno accorgersene aveva aumentato il ritmo della canzone, e le sue dita avevano preso a suonare isteriche sulle corde dello strumento.
Le aveva preso la mano, e avevano iniziato a danzare in maniera giocosa e scoordinata, ed entrambi sembravano divertirsi un mondo. Abbassò poi gli occhi sulle note nello spartito, ma anche quelle avevano iniziato a ballare, una dopo l'altra saltavano da una riga all'altra creando uno scarabocchio illeggibile. Il suo polso si faceva sempre più pesante, e la sua mano passava violenta sulle corde creando un suono stridente e fastidioso.
Sollevò gli occhi, e vide Hyunjin baciare la dama con noncuranza, per poi staccarsi da lei e riderci su, quasi come se quello fosse un gesto riservato a chiunque. E forse era proprio così.
Un momento dopo le sue dita avevano iniziato a sanguinare, e Seungmin si fermò bruscamente solo quando la mano di Hyunjin gli fermò il polso che continuava a muoversi prepotente su e giù per le dure corde tese e affilate.

Ci fu un attimo di silenzio, quando Seungmin alzò lo sguardo dallo spartito per guardare il viso di Hyunjin. Nella sala sembrava che nessuno si fosse accorto dell'accaduto, il rumoroso chiacchiericcio rimbombava per tutta la casa totalmente indisturbato.
<<vieni, ti metto una benda.>>
<<no, è un taglio piccolo, non c'è bisogno.>>
<<non è per quello, mi rovini le piastrelle se goccioli.>>

The fisher ~Hyunmin~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora