Marchiato

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Stupido schifoso verme di merda.
Questo pensò Seungmin non appena si svegliò la mattina dopo, quando Hyunjin se ne era ormai andato. Oltre ad aver lasciato uno schifo sul tavolino, tra cui avanzi di cibo e pozzanghere di vino sparse un po' per terra un po' sullo stesso tavolo, gli aveva lasciato quello schifoso bacio sulla guancia. Era come un marchio, che aveva lasciato sul suo viso come ad affermare la sua appartenenza al nobile. Come un fottuto cane che piscia per marcare il territorio.

Si mise seduto sul letto, prendendosi il viso tra le mani e iniziando a sfregarsi la guancia laddove era stato marchiato da Hyunjin. Si prese i capelli, iniziando a tirarseli ripetendosi mentalmente quanto fosse stupido. Forse Hyunjin pensava di averlo in pugno con quello stupido gesto, ma in passato Seungmin aveva vissuto troppe prese in giro per cadere così facilmente nel suo tranello.

Alzò lo sguardo in preda al nervosismo, e vedendo il cavalletto coperto dal telo bianco che continuava a fissarlo dall'angolo della stanza, si alzò dal letto di scatto. Arrivò davanti alla porta e iniziò a tirare giù insistentemente la maniglia della porta, che però continuava a non aprirsi.
<<avanti, stronza.>>
Ansimò, tra una tirata e l'altra, che però non davano nessun risultato. La porta l'aveva chiusa Hyunjin come al solito.
<<ci sono finito proprio bene nella sua trappola. Cazzo se sono fottuto.>>
Fottuto perché per quanto lo odiasse se ne era innamorato, e per quanto potesse odiare quel bacio della sera prima, non poteva fare a meno di pensare alle mani morbide di Hyunjin che gli prendevano il viso.
<<vaffanculo.>>
Si disse. Poi guardò il quadro.
<<vaffanculo pure a te. Che cosa cazzo mi guardi?>>

Nell'aria si sentivano soltanto i gemiti acuti e presi della ragazza, che stava godendo come mai aveva fatto da quando stava con Hyunjin. Precisamente stavano insieme da due giorni, e lo avevano fatto già molteplici volte.
Lui si muoveva dentro di lei con vigore, con spinte decise senza indugiare nemmeno un attimo, e lei ad ognuna di queste vedeva il paradiso. Quando lei venne, lui ancora era duro. Di venire proprio non se ne parlava.
Lei provò ad utilizzare la bocca, ma anche così l'erezione di Hyunjin non andava via, e così nemmeno con le sue mani e in generale con il suo tocco.
Tutto ciò che la riguardava lo infastidiva in realtà, il suo provare ad aiutarlo risultava inutile e tutto quello che lei voleva fargli lo disgustava quasi. Il motivo di quell'erezione mattutina non lo sapeva, ma sapeva per certo che non fosse opera della ragazza.

<<n-non so che altro provare, lascia allora che->>
<<stai zitta, non devi fare più niente. Vattene, faccio da solo.>>
La cacciò frettolosamente, senza nemmeno guardarla in faccia. Lei imbarazzata raccolse le sue cose seminate per la stanza e uscì, privata di ogni dignità e pudore come ogni donna decidesse di entrare dentro la stanza di Hyunjin. Anche se quella non era la sua stanza ma una a caso tra le molteplici nella sua villa, dato che nella sua stanza aveva rinchiuso Seungmin.

Seungmin.
Ma che ore erano? Doveva essersi già svegliato.

Salì su per le lunghe scale dell'atrio per raggiungere il piano più alto della casa, dove si trovava la sua camera. Come la principessa rinchiusa in un alto castello, la sua camera era situata nel punto più in alto della costruzione. Seungmin lo aspettava davanti alla porta seduto per terra con le gambe incrociate, con un broncio in viso che pareva quello di un cane offeso dopo aver passato una giornata chiuso in casa da solo, o quello di una principessa che aspetta di essere salvata dalla sua prigionia, dall'alto della sua torre.

Dopo che Seungmin gli aveva detto quella cosa, non riusciva a cambiare l'immagine che la sua mente si era fatta del ragazzo: adesso era diventato solo un'altra preda da ottenere e poi buttare via come un vecchio e sciupato vestito. Non voleva fargli questo, ma allo stesso tempo sapeva che se ne avesse avuto l'occasione non avrebbe esitato a prenderselo. Eppure non sapeva nemmeno effettivamente come prenderselo. Con le ragazze era facile, sorridevi due o tre volte, facevi tante domande particolari sul loro conto per simulare un interesse profondo nei loro confronti, buttavi qua e là qualche complimento ed eri a cavallo. Con Seungmin non funzionava niente di tutto questo, e anche se avesse funzionato, come andava avanti la cosa? Con un ragazzo era tutto diverso, non trovava attraente il corpo di un ragazzo. Ma era quasi sicuro di provare un'attrazione per Seungmin che andava oltre a quella che avesse mai provato per un paio di tette o una vagina bagnata. Attrazione mentale e fisica, pensava che queste due cose insieme fossero fatali, ed effettivamente aveva una paura fottuta di quel sentimento.

<<alzati da terra.>>
Seungmin fece come gli aveva detto, non guardandolo più in faccia.
<<non c'è bisogno che rimanga qui chiuso come un cane. Lasciami andare, posso tornare a lavorare come prima, sto bene.>>
Hyunjin lo squadrò dall'alto verso il basso.
Gli si avvicinò piano, fino ad arrivare a pochi centimetri di distanza da lui. Aveva riacquistato quella sicurezza in se stesso che Seungmin gli aveva fatto perdere, essendo ora consapevole di che tipo di effetto avrebbe potuto scatenare in lui il suo fascino, che fino a quel momento aveva riservato solo alle ragazze.
<<ho detto che ci ho provato a lasciarti insieme a quelle merde, ma tu con loro non centri niente, chiaro? Io ti continuerò a dare del denaro indipendentemente dal fatto che tu pulisca le mensole di casa mia o meno.>>
Seungmin assottigliò gli occhi, rendendoli ancora più cinici di quello che già erano solitamente.

<<non per ferire il tuo orgoglio, ma non credo di aver bisogno di te fino a quel punto. Smettila di fare così.>>
Hyunjin sorrise leggermente, risultava quasi malvagio agli occhi di Seungmin.
<<fino a quel punto?>>
L'altro si rese conto di quello che aveva detto.
<<fino a che punto hai bisogno di me, Seungmin?>>
A quel punto Seungmin non riusciva più a mantenere il contatto visivo. Sapeva che le sue orecchie fossero ormai ciliegie, e se Hyunjin avesse dovuto toccare il suo petto di nuovo si sarebbe definitivamente accorto della sua cotta enorme per lui, seppellita a lungo dentro.
<<quella cosa di ieri... era vera?>>
<<quella cosa di ieri devi dimenticarla, e devi smettere di rinfacciarmela. Dillo in giro e mi vedrai direttamente morto sul pavimento del tuo bagno la prossima volta.>>
Hyunjin arricciò le labbra, guardando in alto.
<<mhhh..... perché dovrei dirla a qualcuno? Possiamo considerarlo un segreto tra di noi?>>
Seungmin sentiva che Hyunjin continuava a tenere una distanza fin troppo ravvicinata, non era una distanza che gli amici di solito tengono tra di loro.

<<consideralo quello che ti pare, basta che stai zitto.>>
Hyunjin gli prese il mento per cercare di instaurare un contatto visivo, e Seungmin quando si comportava in questo modo sembrava non avere le forze di reagire.
Sembrava che Hyunjin dopo aver scoperto quella realtà su di lui avesse completamente cambiato atteggiamento nei suoi confronti.
<<non devi per forza rispondere così, andiamo. Sii clemente, siamo amici, no?>>
Seungmin guardando il colletto del pigiama di Hyunjin vide che aveva tutti i bottoni slacciati. Erano circa sei, e si fermavano poco sotto i pettorali.

Fissò quella fetta di pelle scoperta, intravedendo un capezzolo nella penombra e chiedendosi se fosse cosi slacciato perché avesse caldo o per qualcos'altro.
Hyunjin si guardò il petto seguendo il suo sguardo, e sembrò leggergli nel pensiero.
<<ti stai chiedendo se ho scopato?>>
Dall'espressione scioccata di Seungmin capì che era proprio quello che stava pensando.
Da quando era diventato così facile da leggere?
Allora si avvicinò al suo orecchio appoggiandogli le mani sulle spalle.
<<beh, si che l'ho fatto. Giusto poco prima di venire qui, non ti spaventare ho lavato le mani come si deve. Quello che ti volevo dire è che devi stare tranquillo, non sono nemmeno venuto. Non so perché, non mi capita mai.>>
Si allontanò piano dal suo orecchio, scoppiando poi a ridere vedendo la faccia quasi schifata di Seungmin che guardava il vuoto.
<<ci vediamo di sotto, oggi facciamo un giro, ti va? Penso che ti presenterò ai miei amici.>>
Disse dandogli qualche pacca sulla spalla, per poi uscire e sbattersi distrattamente la porta alle spalle.

The fisher ~Hyunmin~حيث تعيش القصص. اكتشف الآن