Redenzione

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Seungmin guardò Changbin impassibile.
<<lo avete ucciso?>>

Changbin chiuse piano le palpebre.
<<dopo che l'ha trascinato via, io l'ho seguito. Sono arrivati in casa, e aveva iniziato a picchiarlo in maniera violentissima. Felix era ridotto a chiocciola per terra mentre si manteneva la testa con le mani, e il padre gli tirava dei calci fortissimi alla pancia e sulla schiena. Quando vidi la scena ero annebbiato dalla rabbia, e tutto ciò che mi venne in mente di fare fu prenderlo di peso e spingerlo per terra. Non si aspettava ci fosse qualcuno dietro di lui, così mi fissò sorpreso senza reagire. Felix mentre lui mi guardava sconvolto si alzò a fatica e gli tirò un vaso cinese in testa, tutto tremolante e pallido in viso. Subito dopo si mise a gridare e a piangere istericamente, guardando la pozza di sangue che si allargava sotto la sua testa.

Ancora oggi ricordo il volto di quel bastardo con nitidezza, gli occhi spalancati verso il cielo, la bocca aperta con un rivolo di bava che gli colava da un angolo. Intanto in chiesa le persone si stavano intrattenendo scambiandosi teorie del complotto incredibili, perciò nessuno si preoccupò di venire a cercarci. Buttammo il corpo giù dalla finestra, per simulare un suicidio, pulimmo il sangue a terra, ma sinceramente non ci importava granché di coprire l'accaduto. Il nostro piano era già quello di prendere due cavalli dalle stalle fuori da casa e scappare il più lontano possibile. E così fu.>>

Seungmin rimase completamente scioccato. La loro storia rasentava il limite della follia, e ora si aggiungeva anche l'omicidio di un conte. Tutto questo era troppo assurdo.
<<non mi considerare un mostro, e nemmeno Felix. Quello era un uomo abusivo, e alla fine ci siamo convinti che l'unico modo per raggiungere la pace era farlo fuori.>>
Seungmin continuava a stare in silenzio, con gli occhi allucinati. Nel tono di Changbin non vi era particolare sgomento, sembrava una frase che si era ripetuto allo sfinimento finché non era diventato del tutto naturale pronunciarla senza intoppi. Intanto avevano già ricominciato a camminare, Changbin giocherellava con il coltellino che aveva tra le mani.

<<c'è una taglia enorme sulla vostra testa. A questo punto staranno sicuramente sospettando di voi.>>
Riuscì soltanto a dire Seungmin. Sapeva della notizia della morte del signor Lee, ma non molto di più. Ora che aveva il quadro completo delle circostanze in cui è morto capì del motivo di così tanti soldi. Changbin sorrise.
<<noi chi? Sicuramente non di una coppia etero di contadini, Joo Won e Linda. Non ti pare?>>
Seungmin lo guardò serio. Ancora stavano fingendo?
<<è questo quello che vuoi?>>

Sul volto di Changbin scomparve il sorriso di qualche secondo prima.
Perdere l'approvazione di Seungmin lo avrebbe distrutto, nella sua vita aveva fatto tante cazzate che gli erano costate la sua disapprovazione, ma scappare con Felix e coprire il suo omicidio era stata sicuramente la regina delle stronzate che aveva fatto. Era sicuro che Seungmin sarebbe stato contrario sotto tutti i punti di vista.
Ciò che avevano fatto era terribile, e l'immagine vivida del volto del cadavere dell'uomo lo tormentava da un anno, ma in qualche modo era riuscito a convincersi che quello era necessario, che non era colpa loro, che erano solo ragazzi.
Seungmin notò l'angoscia sul suo volto. Fu la prima espressione con un briciolo di emozione che gli vide addosso. Quell'anno lo aveva cambiato, poteva vederlo, era come se fosse più forte, si era fatto più muscoloso, e quella traccia di barba gli aveva dato una virilità nuova. Per coronare il look, i suoi occhi avevano perso di innocenza e portavano il peso delle conseguenze delle sue scelte.

<<m-mi basta un sì come risposta... e io sarò felice per voi.>>
Changbin lo guardò. Quegli occhi assunsero un tono ironico, si passò una mano sulla bocca come se si sentisse sporco per quello che gli aveva raccontato.
<<mi prendi in giro?>>
Seungmin rimase in silenzio.
<<no, non è questo ciò che voglio. Chi vorrebbe questo schifo?>>
Seungmin smise di guardarlo, il suo tono si era agitato e poteva intuire una nota d'aggressività.
<<non vorrei aver ucciso un uomo, non vorrei nascondermi dal mondo e dalla mia famiglia, dai miei amici, non vorrei vivere in una fattoria, non vorrei costringere l'uomo che amo a portare i capelli lunghi e le gonne ogni singolo giorno. È come una maledizione per lui. Sempre la stessa storia che si ripete, da quando il padre ha deciso che doveva fingere per ingannare me, per qualche triste ragione anche dopo la sua morte non riesce a smettere di farlo. Vive nella paura di essere catturato, nella povertà, e questo sicuramente non è ciò che voglio, Seungmin. Ma ciò che voglio è stare con lui. Ed è l'unica cosa che mi fa tirare avanti, quindi sì, il mio destino l'ho scelto tempo fa, e lo rifarei ancora.>>

The fisher ~Hyunmin~Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt