Due estranei

158 30 3
                                    

come prima cosa guardò i suoi capelli, così corti rispetto a come se li ricordava, divisi in sottili ciocche che gli cadevano un po' sul viso, un po' sulle spalle. Erano completamente bagnati, d'altronde come i suoi, e sembravano luccicare a causa del riflesso delle goccioline di acqua che riposavano sulla superficie scurissima della sua chioma.
Hyunjin spalancò gli occhi, guardando in quelli di Seungmin che erano leggermente contratti, per via di alcune gocce d'acqua posate sulle sue ciglia che gli causavano fastidio.

Entrambi rimasero immobili a guardarsi
Entrambi per qualche secondo iniziarono
a scrutare ogni singolo e piccolo cambiamento che i loro volti avevano subito in un anno, e a cui non avevano avuto occasione di assistere in prima persona a causa della distanza.
Guardarsi ora negli occhi, sotto quella pioggia insistente, era così strano.
Tutta la fatica per instaurare un rapporto che avevano fatto in quei mesi di conoscenza, era stata come annullata.
In quel momento quando si guardavano negli occhi, non vedevano complicità, ma solo una grande barriera che si era innalzata nuovamente tra di loro.
la stessa barriera che erano riusciti anche solo a scalfire leggermente tanto tempo fa, adesso si era nuovamente eretta tra loro, ma forse un po' più debole di prima.

<<m-mi lasci?>>
Fu Hyunjin a parlare per primo, e a interrompere quel silenzio che si era creato tra i due, dopo attimi di titubanza.
Seungmin non capì all'inizio.
Poi si rese conto di star stringendo ancora in un pugno il lembo del suo mantello. Lo stringeva forte, come se avesse paura di vederlo andare via di nuovo.
<<a-ah? Si, si scusa.>>
Si ritrasse indietro, accorgendosi che il suo corpo era proteso in avanti ed estremamente vicino a quello del nobile.
Seungmin imbarazzato distolse il suo sguardo allucinato dagli occhi di Hyunjin, lasciando il costoso tessuto ormai impregnato di erba e fango cadere per terra.
Si alzò poi frettolosamente, lasciando il nobile semi sdraiato con i gomiti poggiati nell'erba squadrarlo dalla testa ai piedi.
<<merda...>> imprecò a bassa voce una volta in piedi, guardandosi i vestiti tutti sporchi.
Gli occhi fugaci di Hyunjin non smettevano di squadrare da capo a piedi il corpo slanciato e magro del pescatore, cercando di non darlo a vedere. Era così bello, con i capelli bagnati e un'espressione imbarazzata in volto. Era completamente fradicio, e gli occhi di Hyunjin si andarono a soffermare più di una volta sul suo volto, completamente bagnato e rosso, con la bocca semi aperta che boccheggiava in cerca di aria, e le labbra bagnate che luccicavano a causa delle goccioline d'acqua posate su di esse.
I suoi sentimenti, ora che lo aveva davanti, sembravano essere tornati.
Aveva sognato tanto di rivederlo, e non avrebbe mai voluto che il loro incontro fosse così sporco di fango e pieno di malintesi.
<<è solo colpa tua se sono ridotti così.>>
Nonostante tutto non riuscì a tenere a bada la sua bocca larga.
In Seungmin, dopo quella affermazione, sembrò essersi risvegliato il suo atteggiamento provocatorio, riuscendo a mettere da parte la timidezza iniziale.
<<magari se non ti fossi messo a correre non avrei dovuto tirarti per terra per fermarti.>> rispose impassibile, con il suo solito fare passivo aggressivo.
Hyunjin sorrise amaramente, alzandosi lentamente da terra, e guardando Seungmin con gli occhi pieni di sfida.
<<e perché mai ti sei messo a rincorrermi, ah? Non eri tu quello che non voleva vedermi?>> disse avvicinandosi all'altro, con un sorrisino maledettamente fastidioso.
Seungmin alzò lo sguardo, ritrovandosi la faccia spavalda di Hyunjin davanti a sé.
Mantenne il contatto visivo con fermezza.
<<e tu perché sei venuto?>>
Dopo quella domanda Hyunjin si ammutolì. Non riuscì proprio a capire se Seungmin fosse contento o scocciato della sua presenza.
<<adesso se smetti di fare i capricci andiamo a casa. Hai bisogno di riposare e..>>
Abbassò lo sguardo, squadrandolo da capo a piedi, rendendo Hyunjin più insicuro.
<<...e di una lavata.>> Finì la frase allontanandosi da lui, e lanciandogli uno sguardo di ghiaccio.

Sentendo la parola "casa" Hyunjin si sentì inspiegabilmente al sicuro. Era come se quella fosse anche casa sua, nonostante tutto il tempo che fosse passato dall'ultima volta che ci aveva vissuto.
E così, i due ragazzi si incamminarono in quella che entrambi definivano "casa", non spiccicando una parola, avvolti nel rumore persistente della pioggia che picchiettava sul terreno zuppo e sui loro corpi.

The fisher ~Hyunmin~Where stories live. Discover now