Capitolo 6

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- 'Non ti odio e ora siediti, io nel frattempo finisco di cucinare la colazione.' Dico indicandogli la sedia.

Bene, a deciso la mia bocca per me, contro tutti quei ragionamenti contorti che mi perseguitano da quando ci siamo visti la prima volta alla Smith.

Lo spio con la coda dell'occhio, ammiro la sua bellezza mentre osserva casa mia, è arredata in stile moderno, luminosa ed è accogliente, anche se grandissima. In cucina c'è un bancone da cocktail nero opaco su cui lui è appoggiato. Cambio subito sguardo nel vedere che mi guarda, mi scruta con quegli occhi verdissimi, mi persuade solo con lo sguardo e infatti, portata dalla distrazione che è lui, faccio cadere un mestolo. Lui se ne accorge e scoppia in un risata fragorosa, gli rivolgo un sorriso imbarazzatissimo e mi concentro sulle omelette.

- 'La colazione è pronta!' C'è l ho fatta.

- 'Sai potrei pure abituarmici' disse mettendosi a ridere.

- 'Non credo proprio, non sono né la tua domestica né nient'altro.' Gli lancio un'occhiataccia e mi siedo di fronte a lui sul mio sgabello bianco.

Non sono abituata ad avere invitati a colazione ne tanto meno così affascinanti. Mi mette in soggezione e nessuno dei due sta parlando, l'atmosfera inizia a farsi imbarazzante. Finalmente alza lo sguardo e mi sorride, credo voglia dire qualcosa, ma non lo fa e probabilmente per via della mia espressione che è un misto di nervosismo e sonno arretrato.
Non mi sono nemmeno guardata allo specchio stamattina, chissà quante occhiaie avrò e in che stato sono.

- 'Sai Smith ancora non mi hai raccontato nulla di te, se dovremmo diventare soci dovrò sapere di più sul tuo conto.' Finalmente le sue parole rompono questo silenzio.

- 'Beh intanto non so nemmeno perché ti interessa così tanto diventare socio della mia azienda, anzi a dire il vero non ne abbiamo mai parlato.' Un punto per te Smith!

- 'E infatti lasciamo fuori da questo discorso mattutino l'abito lavorativo, parliamo di te piuttosto.' Il suo sguardo si fa più intenso, mi sta uccidendo lentamente.

Merda, non mi vuole far sapere niente, ma col cavolo che ti firmo il contratto! Pensandoci non so nemmeno dov'è andato a finire, ma a questo ci penserò dopo. Che gli posso raccontare di me?

- 'Mi sono trasferita qui con la mia migliore amica, Cloè la ragazza di ieri sera, quando avevo 21 anni, prima abitavo a Los Angeles insieme alla mia famiglia.'

- 'Perché hai deciso di venire proprio qua? È come hai iniziato con l'azienda?'
Curioso il ragazzo.

- 'Perché amo questa città! Già mi piaceva prima di trasferirmi e ogni giorno che passa mi innamoro ancora di più, è divertente, positiva e c'è sempre il sole, cosa si potrebbe volere di più? Non ci si annoia mai. Per quanto riguarda il lavoro invece, non so se già ne sei a conoscenza, ma mio padre possiede la Smith già lì a Los Angeles, e io, invece di farne parte li ho voluto aprirla qui. Riguarda sempre la pubblicità, ovviamente tu lo sai, solo che mio padre fa più che altro pubblicità per il cibo, io invece per vestiti.' Bevo un sorso di succo, ho la bocca asciutta.

Non so come ma sono riuscita a fare un discorso sensato nonostante il sonno.

'Invece io non so nulla di te, raccontami un po', sono curiosa.' Dissi riprendendo il discorso.

Lo vedo cambiare espressione, forse non gli piace parlare di se, e mi sento un po' in colpa. Ma in fin dei conti non lo conosco, e ho tutto il diritto di fargli delle domande, sopratutto se firmeremo il contratto. Un attimo, che sto dicendo? Non lo firmerò quel fottuto contratto! Neanche se cadesse il mondo.

- 'Non amo parlare di me a dirti la verità, anzi non lo faccio mai, ma farò uno sforzo.. Solo perché mi è piaciuta la colazione. Sei un'ottima cuoca.' Mi sorride e io mi sciolgo dentro, come un cono gelato esposto al sole in piena estate.
Amo quella barba che gli ricopre il mento e le guance.

- 'Ho 27 anni, questo non so se lo sapevi, ho un fratello e due sorelle gemelle ma diverse. Provengo anche io da una famiglia che ha un'azienda e ne abbiamo varie in molte parti del Mondo. E ora sono qui, di fronte a te.. Che sei di una bellezza incredibile, lasciatelo dire!'

È evidente che non vuole parlare di lui visto che mi hai detto tutte cose abbastanza reperibili in qualunque posto, però con l'ultima frase mi hai stupito.. Un punto per te Fox! Mi piace la sua dolcezza ma non riesco ad essere completamente me stessa con lui, mi sento goffa e imbranata. Ho un Dio di fronte a me, bello da impazzire e quanto vorrei baciarlo... Dio quanto vorrei !
Ma che dico? Non posso fraternizzare con il nemico .. No, no.. Meglio lasciare stare questi pensieri, ancora non sono consapevole di quello che dico, ho ancora sonno.

- 'E tutti questi complimenti gratuiti a cosa sono dovuti?' Dico con un leggero tono di arroganza, ma sono divertita allo stesso tempo.

- 'Sono assolutamente veritieri. Ma approposito, questa è una domanda che voglio chiederti da parecchio tempo, sei fidanzata?'

Cazzo!

- 'Beh non sono fidanzata, ma c'è una situazione particolare con un ragazzo.'

All'improvviso l'atmosfera cambia tra di noi, lo vedo diventare gelido di punto in bianco, evidentemente non se l'aspettava. Guarda attento l'orologio, non credo stia guardando l'orario, forse non vuole guardarmi più in faccia.

- 'Bene è arrivata ora che io me ne vada. Salve Smith ci vediamo e grazie.' Disse con un tono freddo e distaccato e non mi da più del tu, questo dice tanto.

Lo accompagno alla porta ed è evidente che la tensione fra di noi si può toccare con un dito. Se ne va senza nemmeno guardarmi in faccia, senza sorridermi, senza fare niente di niente.

Credo di aver rovinato qualcosa che nemmeno era nata. Merda! Perché ha avuto questa reazione? E perché di punto in bianco mi sento così vuota e anche, perché no, in colpa?

Mi stendo sul letto e guardo il soffitto.. Tutto d'un tratto mi appare buio e vorrei solo fuggire il più lontano possibile.. Da questo posto. Da lui.

Fatemi sapere che ne pensate, grazie a chi sta leggendo questa storia! Spero diventiate sempre più numerosi❤️

[COMPLETATO] Conflitti d'amore - "Lui mi ha cambiata".Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora