Capitolo 32

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Uscimmo dalla piscina, corsi a prendere i vestiti che indossai subito. Nonostante mi avesse già vista nuda ancora me ne vergognavo un sacco.

- 'Piccola.. È stato bellissimo.' Mi disse prendendo l'asciugamano per tamponare i capelli zuppi.

- 'Si, grazie Matt.' Gli risposi cercando di mettere i jeans.

- 'Grazie? Per cosa? Dovrei essere io a dirtelo, non cambiare mai Emma.' Mi disse dolcemente iniziando a vestirsi anche lui, mantenendo sempre lo sguardo su di me.

- 'Per tutto, per non essertene andato nonostante l'abbia fatto io, mi dispiace di essere scappata come una codarda. Grazie per aver sopportato i miei repentini cambi d'umore. Non posso che ringraziarti.' Dissi con la voce bassa per la timidezza.

- 'Non devi farlo piccola, amo i tuoi cambi d'umore; sei come una sfida per me.'

- 'Una sfida? In che senso?' Domandai, mentre ripensavo alle parole che aveva detto in precedenza.. Amava i miei cambi d'umore.

- 'Si, tu sei una sfida vera e propria. Le cose facili riescono ad ottenerle tutti, tu sei difficile, sei veramente speciale anche per questo. Sono quelle cose che tutti vogliono ma nessuno riesce ad averle veramente, quelle per cui daresti tutto, quelle che ti fanno sentire diverso perché c'è le hai solo tu. Tu sei così.' Mi disse spiazzandomi, e piano piano lo vidi avvicinarsi. Sempre di più.

Mi baciò intensamente, non volevo si staccasse mai da me. Era sempre come la prima volta in cui ci baciammo, magico.

- 'Sei importante Matt. Non credevo di riuscire ad andare avanti dopo..' Ripensai a quello che stavo per dire e ancora non era arrivato il momento per potergliene parlare. '..una cosa.. Ma con te ci sono riuscita.' Dissi guardando in basso.

- 'Anche tu sei importante per me.. piccola.' Mi disse e io lo ringraziai mentalmente per non avermi chiesto a cosa mi riferissi, sono sicura l'avesse notato gli nascondessi ancora qualcosa sul mio passato, su Jack. Nonostante ciò non mi chiese nulla.

- 'Ora devo andare. Devo cenare con.. lei.' Mi informò. Merda, non volevo si vedessero, ma non potevo farci nulla, per ora dovevo acconsentire a questo schifo. Per lui, per noi.

- 'V-va bene.' Riuscì solo a rispondere così. E lui ovviamente, lo notò subito. Mi capiva dentro.

- 'Principessa.. lo so, lo so che è difficile questa situazione, ma ti prometto che la supereremo insieme.' Mi tranquillizzò accarezzandomi la guancia.

- 'Hai ragione. Ciao Matt e grazie ancora.' Risposi dolcemente.

Si avvicinò e mi baciò, un bacio tenero in cui percepì la sua sofferenza nel dovermi lasciare qui, per andare da lei. Avrei resistito, lo avrei fatto.

P.O.V MATT

Merda, l'ho lasciata li, tutta sola, ora penserà che sono un verme. Non voglio stare con Allison, non è lei la donna che voglio, ma per la mia incolumità e sopratutto per quella di Emma dovrò fingere.
Tornai a casa, con mille pensieri che mi girovagavano per la testa, è tutta colpa mia se Emma deve vivere in questa situazione, e so che non è facile.

Mi faccio una doccia veloce ma rilassante, quanto per distrarmi un po' visto che a momenti lei sarà qui. Sono più che sicuro che sappia che mi vedo ancora con Emma, ma sinceramente non ho capito a che gioco sta giocando.

Scendo in cucina, prendo delle lasagne precotte e le metto a riscaldare. Non so cucinare, sarai capace di mandare a fuoco l'intera casa. Ed ecco che mi ritorna in mente Emma, quando, quella volta a casa sua mi preparò la colazione. Era sempre nei miei pensieri, si insinuava negli angoli più reconditi della mia anima.

Buttai gli avanzi della cena, faceva veramente schifo. Dovrei finirla di mangiare cibo spazzatura. Accendo la tv e inizio a rilassarmi un po', ma ovviamente suona il campanello della porta principale. Vado ad aprire e c'era Allison, diamo inizio alla farsa.

- 'Ciao amore' mi disse stampandomi un bacio sulle labbra. Sentì quel sapore di alcol che non mi piaceva per niente, erano baci diversi da quelli che mi dava Emma.

- 'Ciao Alli! Hai mangiato?' Le dissi cordialmente. Nonostante tutto le avevo voluto bene.

- 'No, ma sono apposto così. Non ho fame.' Mi rispose sorridendo.

- 'Sei sicura? Potrei prepararti qualcosa di già pronto.' Le chiesi indicando il frigorifero.

- 'No grazie. Sono a dieta, la sera non mangio più.' Mi rispose quasi incazzata. Era una di quelle che faceva ogni anno, per tutta la durata dei dodici mesi la dieta, che mangiava solo bio e legumi. Non sopportavo questo aspetto delle donne, a me piaceva chi sapeva gustarsi un buon piatto di pasta e poi magari fare esercizio fisico per mantenersi.

- 'Va bene. Come va?' Non sapevo cose dirle, quindi optai per la cosa più scontata.

- 'Tutto bene. Andiamo a letto amore.' Odiavo sentire quella parola detta da lei.. "amore", non era sincera. E poi voleva solo e sempre scopare, non che non mi piacesse, anzi.. Adoro fare sesso, ma avere un'alternativa ogni tanto non guastava.

- 'Si certo, andiamo!' Risposi quasi urlando. Ero pur sempre un'uomo.

Iniziò a salire sopra togliendosi ogni cosa che indossava e lasciandola cadere sugli scalini, la seguì a mo' di cagnolino. Appena entrata nella mia stanza da letto si sdraiò in modo sensuale e io cominciai a spogliarmi e mi posizionai sopra di lei. La baciai e la toccai in ogni parte del suo corpo, iniziai a stimolarle il clitoride facendola genere. La penetrai, non dolcemente, tutt'altro, nell'esatto opposto. Quello era il mio modo per farle capire che per me era solo sesso, adoravo solo scoparla e sentirla urlare il mio nome.

Per tutto il tempo del rapporto pensai solamente ad Emma, a quanto era bella, a quanto mi mancasse sentirla mia e possederla. Mi mancava fare l'amore con lei. E io non avevo mai fatto l'amore con nessuna.

[COMPLETATO] Conflitti d'amore - "Lui mi ha cambiata".Where stories live. Discover now