Capitolo 23

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Mi svegliai e realizzai che ero di fianco a lui. Lo guardavo dormire indisturbata. Quando all'improvviso venni distratta dal suono del telefono che stava squillando.

- 'Pronto?' Dissi assonnata e senza aver guardato lo schermo per vedere chi fosse.

- 'Emma, che fine hai fatto? Non vieni a lavorare oggi?' Sentì la voce di Nadia, guardai per averne la certezza ed era così. Merda il lavoro.

- 'Mm.. Sto arrivando Nadia, dammi 10-15 minuti.' Risposi strofinandomi gli occhi. E riattaccai. Mi alzai dal letto dopo essermi sgranchita un po', e andai sotto la doccia.

Aprì l'acqua e il getto si fiondò con ferocia sul mio corpo che subito venne risvegliato. Iniziai a canticchiare alcune canzoni, solo sotto la doccia potevo dare sfogo alle mie "doti" canore, che ovviamente non erano affatto doti. Anzi.
Mi sentì circondare i fianchi in un abbraccio.

- 'Matt.. Buongiorno, non ti ho sentito entrare.' Dissi sincera e un po' turbata. Non ero abituata ad abitare con qualcuno, ancora dovevo realizzare che fossimo insieme in quella casa.

- 'Buongiorno splendida. Certo che non mi hai sentito entrare, cantavi a squarciagola.' Ammise ridendo.

- 'Oddio scusa, sono stonatissima. Spero di non averti svegliato.' Risposi guardando verso il basso e sentendo solo il getto d'acqua.

- 'No assolutamente, per poco non rompevi tutte le finestre della casa. Ma va bene.' Continuò a prendermi in giro ridendo e io gli diedi un pugno sul petto, fingendomi offesa.

- 'Dai, non si è rotto niente. Guarda il lato positivo.' Rispose facendo ridere anche me. Era davvero un bel risveglio.
E all'improvviso mi baciò. Adoravo sentire le sue labbra sulle mie. Erano così soffici. Mi iniziò a toccare, laggiù. La mia amica era ancora indolenzita per la sera prima, e credo che ancora stesse dormendo, guarda caso improvvisamente si risvegliò.

- 'M-Matt, ti prego.. Non posso ora, devo andare all'azienda...' Dissi con un filo di voce, dovendo purtroppo rovinare quel momento.

- 'Va bene piccola. Finiamo questa doccia.' Mi tranquillizzò accarezzandomi la spalla bagnata.

- 'Finiamo? Non posso avere la mia privacy?' Dissi ridendo. Riuscivo ad essere così spensierata con lui.

- 'Nono, così risparmiamo. Non mi vorrai di certo far spendere un sacco di soldi per la bolletta vero?' Disse sarcastico, mentre spremeva la bottiglia del bagnoschiuma sulla sua mano.

- 'Certo che no, non vorrei mai deturpare il conto milionario che hai in banca.' Risposi a tono, mente lui iniziava a massaggiarmi la schiena e insaponarmi. Feci lo stesso io. C'era una carica sessuale tra di noi non indifferente.

- 'Vorrei tanto rimanere ancora qui, con te.. Ma non posso.' Dissi un po' triste e facendo labbruccio, mentre ci sciacquavamo.

- 'Non preoccuparti piccola.' Disse uscendo dalla doccia e a sua volta tendendomi una mano per aiutarmi ad uscire dal box.

- 'Ci vediamo dopo allora. Vado a vestirmi.' Mi prese per i fianchi mentre stavo per uscire dal bagno, e mi poggiò un leggero bacio sulle labbra.

- 'Ora puoi andare.' Mi sorrise ed io ricambiai.

Andai di la, mi vestii velocemente con le prime cose che mi erano capitate a tiro e iniziai ad asciugare frettolosamente i miei capelli che non ne volevano sapere di stare al loro posto. Decisi di tenerli un po' bagnati. Era pur sempre mia l'azienda, ma non mi sembrava giusto fare ritardi, quando tutti gli altri venivano sempre puntuali.
Guidai fino all'azienda, ascoltando buona musica.

- 'Buongiorno Nada..!' Dissi canticchiando la canzone che avevo sentito prima alla radio durante il tragitto.

- 'Emma, ciao! Sei felice oggi?' La guardai per un attimo, come faceva a capire così tanto le persone non me lo seppi mai spiegare. Eppure era così.

- 'Si nota? Più che felice sono spensierata.' Parlavo tranquillamente con lei, come tutti gli altri qui in azienda. Non mi piaceva credermi superiore a loro, ok ero il loro capo, ma non glielo facevo pesare. Odiavo chi trattava i propri dipendenti come schiavi.

- 'Beh, diciamo che io ti capisco sempre. Ah approposito, una donna è di là in sala d'attesa. È stata molto insistente, le ho detto che oggi non hai tempo per nessun colloquio, ma dice che è importante e che tu vorrai sicuramente parlarle. Nonostante sia stata un po' molesta e maleducata non l'ho fatta entrare nel tuo ufficio per aspettarti, è una persona strana. Non mi piace.' Era abbastanza preoccupata, ma fortunatamente era una tipa anche tosta.

- 'Grazie. Allora andrò a vedere chi è questa donna, a dopo Nadia.' Dissi sorridendo.

Mi incamminai verso la sala d'attesa dell'azienda. Non era molto grande, ma abbastanza per creare un ambiente confortevole. Parecchie volte aspettavano per molto li le persone, quindi ci tengo a farle sentire a loro agio. L'attesa non è mai una bella cosa.

Aprì la porta e la vidi.

- 'C-che ci fai qui?' Dissi con gli occhi spalancati per la sorpresa e un filo di voce.

- 'Vorrei parlarti!' Mi rispose lei, alzandosi dalla sedia.

Merda!

[COMPLETATO] Conflitti d'amore - "Lui mi ha cambiata".Where stories live. Discover now