Capitolo 29

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P.O.V EMMA

Scendemmo le scale, e nel salotto non trovai più Jack, lo sapevo che se la sarebbe presa così tanto da andarsene, ma era consapevole di quello che provavo per Matt, anche se quest'ultimo non lo sapeva. Pensandoci non gli avevo mai confessato quello che provavo per lui, almeno non a parole.
Ci tenevamo per mano, sembravamo davvero una bella coppia, ma ancora non credo ci potessimo definire tali.

Vidi nel salotto Maria e la figlioletta più piccola, che appena mi vide mi corse incontro per abbracciarmi, era così bella e ingenua.

- 'Penelope! Ciao!' Le dissi piegandosi in basso per far si che l'altezza non fosse un problema.

- 'Mi sei mancata zia!' Mi rispose abbracciandomi ancora più forte. Era ancora più bella di quanto ricordassi. Erano passati su per giù nove mesi da quando la vidi per l'ultima volta, dovrei venire più spesso a trovarle. In queste 3 settimane la piccola Penelope era dal padre, erano divorziati i suoi.

- 'C-chi è lui?' Disse puntando un dito contro Matt, era così dolce mentre corrugò la fronte incuriosita.

- 'Ah quasi dimenticato, lui é Matt.' Le risposi sorridente. Amavo così tanto i bambini.

- 'Ciao piccoletta, piacere.' Le disse e anche lui si abbassò per poterle dare la mano e presentarsi.

- 'Mm.. Ciao.. Siete dei fidanzatini?' Ci disse guardandoci e io divenni subito rossa in viso per la vergogna, era sempre stata una curiosona, girai la testa per guardare la reazione di Matt e lui mi stava sorridendo.

- 'Nono Penelope, siamo amici.' Dissi la prima cosa che mi venne in mente, non ci potevamo definire una coppia.

- 'Quanti anni hai?' Le chiese Matt scompigliandole un po' i capelli lisci e lunghissimi.

- 'Tre e mezzo, sono bimba grande.' Rispose ovvia mentre mise le braccia conserte.

- 'Certo che lo sei, e sei bellissima.' Disse dolcemente Matt e lei se ne vergognò un sacco. Ecco un'altra vittima del misterioso uomo d'affari.

- 'Secondo me siete belli insieme, lui ti guarda sempre.' Parlò la bambina riferendosi a me. E io, di nuovo, arrossì. Per fortuna avevo la carnagione olivastra, sennò si sarebbe visto tutto il rossore delle guance.

- 'Grazie Penelope. Ora dobbiamo andare, ciao Maria e scusami per prima, non volevo essere maleducato.' Gli disse Matt, avvicinandosi alla bambina per lasciarle un tenero bacio sulla fronte e poi salutò con una stretta di mano la domestica.

- 'Ciao amore mio, ciao Maria. Fate le brave.' Dissi sorridendo.

- 'Ziaaaa, mi vieni a trovare?' Mi chiese la piccola.

- 'Certo amore, promesso.' E l'avrei mantenuta quella promessa.

- 'Giurin giurello?' Mi disse avvicinando il suo piccolo e grazioso mignolo.

- 'Giurin giurello piccola mia.' Le risposi, ricambiando il gesto e stringendo i nostri
mignoli per convalidare la promessa.

La abbracciai, salutai Maria e uscimmo da quella casa. Era strano vedere come si era comportato Matt con Penelope, non credevo ci sapesse fare con i bambini, e invece, come al solito mi sbagliavo sul suo conto.
Eravamo nel vialetto, intorno a noi c'era la pace più assoluta.

- 'Emma?' Mi chiese Matt all'improvviso girandosi verso di me.

- 'Matt. Cosa c'è?' Gli chiesi incuriosita dal suo comportamento.

- 'Sei stata fantastica con Penelope, si vede che ami i bambini. Sei proprio un persona speciale, non mi stancherò mai di ripetertelo.' Mi elogiò avvicinandosi a me e lasciandomi un dolce bacio sull'angolo della bocca.

- 'Anche tu non sei niente male, pensavo peggio.' Dissi ridendo.

- 'Ah si?! La pensi davvero così?' Mi sfidò con il suo meraviglioso sorriso sulle labbra.

- 'Certamente caro.' Rilanciai ironica.

- 'Non sai contro chi ti stai mettendo, cara mia.' Pronunciò quelle ultime parole con più enfasi come per prendermi in giro. E iniziò a farmi il solletico li, in mezzo al vialetto.

Era una giornata perfetta. Non avrei potuto desiderare di meglio.

[COMPLETATO] Conflitti d'amore - "Lui mi ha cambiata".Where stories live. Discover now