Capitolo 20

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P.O.V EMMA

Non ci potevo credere, non avrei mai voluto vedere una scena simile. Non riuscivo nemmeno a piangere di quanto ero inorridita da tutto quello che stava succedendo.

Forse, noi donne immaginiamo sempre il primo bacio, la prima volta, il primo ti amo, ma mai le delusioni. Forse si prova dolore anche solo immaginarle. E io lo provai.

Corsi più veloce che potevo, ed uscì fuori da quella maledetta casa, per fortuna Jack aveva sistemato la macchina ed era di nuovo utilizzabile. Sento Matt urlare in lontananza. Ma non mi interessa, non voglio più vederlo.

Guidai fino al Black, non mi andava di vedere nessuno, volevo stare sola, con una bottiglia di vino.

- 'Scusi può portarmi per favore una bottiglia di vino?!' Dissi al cameriere, alzando l'indice per avvicinarlo a me.

- 'Aspetta qualcuno signorina?'

- 'Nono grazie.' Dissi un po' infastidita.

Finalmente dopo un po' di attesa arrivò il mio vino, non ero un'alcolizzata, ma bere mi aiutava a non pensare ai problemi. Mentre buttavo giù il primo bicchiere di vino guardavo tutti questi uomini e donne intorno a me..

"Ecco il problema di chi beve", pensai versandomene un'altro, "se succede qualcosa di brutto si beve per dimenticare, se succede qualcosa di bello si beve per festeggiare, e se non succede niente si beve per far succedere qualcosa." Ed era assolutamente vero. Venni distratta da una voce calda e premurosa.

- 'Ehi bellezza! Cosa fai qui tutta sola?!' Mi disse un tizio altissimo e biondo.

- 'Sono nel posto sbagliato al momento sbagliatissimo.' Dissi senza pensare, guardandolo dal basso, sperando che se ne andasse, non volevo nessun contatto umano in questo momento.

- 'Ti faccio compagnia, e vedrai che non ci sarà più niente di sbagliato.' Replicò sedendosi di fronte a me, e io pensavo solo che fosse un alcolizzato, ma di quelli seri, sentivo la puzza di birra che per poco non mi fece vomitare.

- 'Non voglio compagnia, ora per favore se ne vada.' Iniziava ad inquietarmi il modo in cui mi guardava, volevo essere solo lasciata in pace. E allora mi alzai dal tavolo con la bottiglia di vino in mano, ora sembravo io la vera alcolizzata, lo so.

- 'Dove vaaaaai??? Vieni qui!' Mi prese così forte dal braccio, che per poco non caddi per terra. Si avvicinò a me, e io cercavo in tutti i modi di liberarmi, ma non ci riuscivo, sentivo la sua figura sovrastarmi e la puzza di birra era ancora più forte. Mi toccò il sedere, e all'improvviso sentì solo un gran tonfo, era caduto per terra, letteralmente steso per via di ...

- 'Matt?!' Non mi fece continuare che lasciò dei soldi sul tavolino e scappammo di corsa fuori dal locale, prendendomi per mano e per fortuna riuscì quasi per miracolo a prendere la borsa che era appoggiata alla sedia, mentre cercavo in tutti i modi di sottrarmi alla sua presa, ma non avevo abbastanza forza, dopo stasera credo che dovrei iniziare un po' di palestra.

Ci eravamo fermati, anzi si era, perché io non sapevo nemmeno più dove fossimo, sicuramente era un postaccio, un vicoletto brutto e buio. Avevamo il fiatone e io mi appoggiai al muro per riprendere un po' le forze, mi guardai la mano ed era incredibile, avevo ancora con me la mia cara bottiglia di vino. Eravamo diventate inseparabili ormai.

- 'Emma.' Mi disse Matt, e io mi girai, ricordandomi che, cara amica mia non eravamo sole, guardando la bottiglia.

- 'Tu! Tu sei uno stronzo! Che diavolo fai? Perché mi segui?' Dissi avanzando verso di lui e puntandogli un dito contro il petto.

- 'Intanto calmati, non mi piace vederti bere. Non voglio che lo fai. E te l'ho detto già, sei sempre seguita tu.' Disse alzando le mani in segna di resa e poi subito dopo mi poggiò una mano sui capelli, che subito spinsi via da me.

- 'Non è questo il punto! Non c'è la faccio più! Perché eri con lei? Perché?'

- 'Lasciami spiegare piccola, non è come sembra.' Disse avvicinandosi a me.

- 'Non ti permettere a chiamarmi piccola! E poi che vuol dire "non è come sembra"? Non ti permettere sai?! Non mi lascerò più abbindolare da te! Ma come hai potuto.. Dopo tutto quello che mi ha fatto!' Urlai, non ce la facevo più a tenermi dentro quei pensieri.

- 'Te lo giuro Emma, devi farmi spiegare, ti prego. Non voglio perderti per una sciocchezza simile.'

- 'Una sciocchezza hai detto?! Stavi scopando con la tua ex! Che poi è davvero la tua ex? Non so nemmeno se state insieme, non so un cazzo di te!' Stavo per scoppiare a piangere.

- 'Ti prego.. Voglio raccontarti tutto. Voglio che almeno mi ascolti. Lasciami spiegare.' Disse dolcemente, ma allo stesso tempo era preoccupato. Preoccupato per l'intera situazione, per la reazione che stavo avendo e a quanto pare preoccupato del suo passato.

- 'Matt.. Ti prego, non mentirmi, non voglio illudermi. Devo sapere la verità, le bugie fanno solo male e...'
Non finì in tempo la frase per potergli dire che non erano solo le bugie che fanno male, io stavo male per lui.. che scoppiai a piangere. Era più forte di me, sentivo che mi stavo sgretolando piano piano. Provavo un dolore immenso solo nel ripensare a loro due insieme, in quel divano, dove ci siamo baciati per la prima volta.

Ciao bellezze! Scusate il ritardo, come state? Vi è piaciuto il capitolo? Al solito fatemi sapere che ne pensate❤️

[COMPLETATO] Conflitti d'amore - "Lui mi ha cambiata".Место, где живут истории. Откройте их для себя