Capitolo 30

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Eravamo tornati a casa, non alla "nostra" purtroppo, ognuno nella propria. Era strano ritrovarmi sola, ancora una volta, ma sarebbe stato meglio per entrambi non farci vedere in giro insieme. Decidemmo di avere un rapporto segreto, non mi erano mai piaciuti queste specie di intrighi ma, mio malgrado, dovevamo vederci di nascosto.

Fintamente ritornai all'azienda. Entrai dalla porta principale, presi l'ascensore e non appena arrivai al piano vidi tutti i miei dipendenti, lì ad accogliermi. C'erano tutti, Nadia, la biondina, il tipo con gli occhiali che mi sembrava sempre più buffo e tutti gli altri. Mi salutarono con una festa di abbracci e baci, ero felice di essere ritornata qui con loro, nel posto dove mi sentivo più a casa; mi faceva un'enorme piacere rivederli tutti li, per me. Mi erano mancati, ero affezionata ad ognuno di loro, con cui avevo passato dei bei momenti.

Con mio grande stupore, entrando nel mio ufficio, vidi tutto imbandito da piante e cioccolatini. Andai alla ricerca di qualche bigliettino nascosto per capire chi li avesse mandati e dopo tanta fatica riuscì a trovarne uno con sopra scritto il seguente messaggio:

<<Spero vada bene il tuo "primo giorno di lavoro". Ti penserò per tutta la giornata, non vedo l'ora di rivederti. Il tuo ammiratore segreto!>>

Lessi il testo riuscendo mentalmente a sentire la sua voce mentre mi prendeva in giro riferendosi al primo giorno di lavoro e risi, mentre per la seconda parte mi sciolsi, era davvero un tesoro. "Anch'io non vedo l'ora di rivederti Matt" pensai nella mia testa. Ora era il mio ammiratore segreto, il mio straordinario ammiratore segreto.

Passò velocemente quella giornata tra un appuntamento e l'altro, anche grazie a Nadia che mi tempestò di domande su Matt, ma le dovetti mentire. Non perché non mi fidassi di lei, ma a quanto pare Allison in qualche modo veniva sempre a scoprire tutto e sta volta non volevo intoppi nella nostra storia, relazione, non sapevo nemmeno io come definirla, volevo solo stare bene.

Finalmente ritornai a casa, mi ero completamente disabituata a quel lavoro, da casa era tutto diverso, più facile.
Mandai un veloce messaggio a Matt appena arrivai alla soglia del portone, dicendogli che ci saremmo visti all'entrata posteriore della mia villa. Erano le 19:05 e sentì bussare alla porta, corsi subito ad aprire ed era lui, bellissimo come non mai.

- 'Ciao M..' Non feci in tempo a finire la frase che si catapultò dentro e mi baciò. Mi erano mancati i suoi baci così pieni di passione e, perché no, di aggressività.
Mi baciò così intensamente che non volevo si staccasse mai, ma prima o poi sarebbe dovuto succedere.

- 'Mi sei mancata.. Tanto.' Mi disse dolcemente, spostando il peso su una gamba sola e accarezzando i miei capelli.

- 'Anche tu mi sei mancato. Grazie per il pensiero in ufficio, ma non dovevi scomodarti tanto.' Lo ringraziai avanzando ancora più vicino verso di lui, così che i nostri respiri potessero fondersi.

- 'Non mi sono scomodato per niente, te lo meriti. Ti è piaciuta la sorpresa?' Mi domandò persuasivo.

- 'T-tantissimo.' Riuscì solo a rispondere con un'unica parola. Non so nemmeno perché avessi balbettato, la troppa vicinanza a lui mi provocava questi effetti.

- 'E il bigliettino? È stato di tuo gradimento?' Mi domandò nuovamente, sghignazzando.

- 'Si, sopratutto la parte del mio "primo giorno".' Mimai le virgolette sorridendo, mentre lo spinsi leggermente.

- 'È la mia parte preferita. Davvero, sono contento tu sia qui, vicino a me.' Diventò serio di colpo, ma al contempo sempre dolce. Era un'uomo così affascinante.

- 'Andiamo a farci un bagno?' Lo spiazzai con questa domanda, ovviamente non credevo sapesse della piscina che ho sul retro della villa.

- 'Nella tua piscina?' Mi rispose ovvio. Ancora una volta mi sbagliavo, era a conoscenza della piscina, e questa cosa mi incuriosì, anche se non c'era un reale interessamento.

- 'Come fai a sapere che ho una piscina? Non ti credevo uno stolker.' Beh, diciamo che più volte invece gli diedi quel soprannome, ma erano dettagli che preferivo non sapesse.

- 'Ti ho vista una sera, mentre facevi il bagno, eri bellissima al chiaro di luna.' Mi sussurrò dolcemente in un orecchio, provocandomi brividi.

- 'Ah.. Quanto sei dolce..' Riuscì solo a dire questo, come sempre mi spiazzava con certe risposte. Non ero abituata a tanta dolcezza, Jack non era molto affettuoso.

- 'Su vieni, andiamo a fare il bagno.' Mi prese per mano e mi baciò. Dio.. adoravo i suoi baci più di ogni altra cosa.

- 'Sopra ho il costume, dovrei averne uno anche per te, ma non so se ti potrebbe st..' Mi interruppe, non facendomi finire quello che stavo dicendo.

- 'Costume? Non ne abbiamo bisogno.' Mi rispose trascinandomi verso non so dove visto che la piscina era in tutt'altro posto.

- 'Si, ma la piscina è di là.' Mi misi a ridere indicando con l'indice la giusta direzione e prendendo la situazione in mano.

- 'Conducimi allora.' Mi disse persuasivo e io feci come mi ordinò. Portandolo per mano verso il giardino dove c'era la piscina.

Si girò verso di me, mi sorride e si tolse la maglietta, rimanendo a petto nudo.. oddio, sarei potuta morire in questo esatto momento! Si tolse i pantaloni e infine anche i boxer, ero in procinto di un collasso. Il mio cuore stava facendo il giro del mondo a piedi, ma non in 360 giorni; lo stava facendo in 360 secondi e l'infarto era il traguardo. C'eravamo quasi.
Mi lanciò i boxer addosso e caso vuole mi andarono a finire in faccia, tra 3-2-1 sarei svenuta. Si mise a ridere mentre io avevo un'espressione da ebete sul viso. Prese la rincorsa e si gettò in piscina facendo un gran tonfo, e ovviamente mi arrivarono gli schizzi addosso. Riemerse dall'acqua facendo un gesto con la testa per scrollarsi un po' d'acqua che gli aveva inzuppato i capelli, e io quella scena la vidi, nella mia testa, a rallentatore.. durò un paio di minuti a dire la verità.

[COMPLETATO] Conflitti d'amore - &quot;Lui mi ha cambiata&quot;.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora