Capitolo 25

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P.O.V MATT

Erano settimane che non ci vedevamo. Non rispondeva alle mie chiamate, ne ai miei messaggi. Casa sua era chiusa, nessun segno di vita. Mi misi a cercarla ma senza risultati, non so più dove sia. Ho provato a cercarla all'azienda ma a quanto pare sta lavorando da "casa", nemmeno lì a lavoro sanno dove sia o semplicemente non vogliono dirmelo. Spero non ci sia lo zampino di Allison, questa volta la ucciderei.

Devo vederla; la mia Emma, mi manca, mi manca da morire.. E non credevo di poter sentire così tanto la mancanza di qualcuno.
Mi sentivo perso e vuoto senza di lei, è come se avessero tolto un pezzo di me, non so come sia possibile provare certe cose così in fretta per una persona, ma con lei è diverso. Tutto.

Mi alzai dal divano, dopo aver trascorso tutta la nottata in bianco per fare ricerche su di lei. Sulla scrivania e sul pc c'era la mappa di Miami, dovevo trovarla, non mi sarei dato pace senza prima poterla rivedere, almeno una volta.

- 'Signore.. Forse l'abbiamo trovata.' Mi disse Carl, ed io allargai gli occhi per l'improvvisa notizia.

- 'Dov'è? Dimmi tutto quello che sai!' Ero più agitato del solito e io non lo sono mai. Fatta eccezione per queste 3 settimane senza di lei.

- 'A dieci isolati da qui signore. Vive in un villetta.' Mi disse come sempre in modo professionale.

- 'Bene. Andiamo subito allora Carl.' Dissi sistemandomi l'orologio. Lo guardavo sempre da quando non la vedevo più, contavo ogni istante nella speranza che si presentasse qua a casa mia.

- 'Signore..' Mi disse richiamando l'attenzione su di lui.

- 'Cosa c'è?' Risposi. Lo so a volte non ero proprio gentile con lui, ma avevamo un rapporto particolare e sapevo che lui capiva davvero come sono fatto.

- 'Oggi ha l'incontro con quel commerciante. Fra mezz'ora.' Mi riferì professionale.

- 'Annulla tutto, non possiamo perdere tempo. Andiamo da lei!' Dissi e mi catapultai fuori da casa, chiudendo il portone alle mie spalle dopo essere stato seguito a ruota da Carl. E mi sedetti dietro mentre lui mise la chiave per l'accessione del motore e partimmo.

Dopo circa 20 minuti in cui non avevo fatto altro che guardare fuori dal finestrino, pensando a lei, ai suoi occhi e a quello da dire quando l'avrei rivista, la macchina si fermò di fronte una casetta nocciola e un vialetto che conduceva all'entrata attraverso un sentiero fatto di pietre. Lo seguimmo e arrivammo li difronte casa.

- 'Signore.. Tutto bene?' Mi disse Carl che era qualche passo dietro di me, più vicino alla macchina.

- 'Emm.. si, sto solo aspettando qualche momento prima di suonare.' In realtà stavo riorganizzando tutto il discorso che avrei dovuto farle.

- 'Vado in macchina signore. L'aspetto qui.' Disse e ritornò velocemente sulla vettura.

Dopo altri minuti a fissare la porta presi coraggio e suonai il campanello, che emise un suono abbastanza fastidioso che non aiutava affatto i miei nervi a calmarsi. Si, ero arrabbiato, era scappata da me senza darmi alcuna spiegazione.

- 'Si?' Disse una donna che aprì la porta. Era medio-alta, un po' pienotta e con qualche ruga sul viso coperta da fondotinta.

- 'Salve, cerco la signorina Smith.' Dissi un po' duro e pacato.

- 'Mi dispiace non è in casa.' Disse mettendo la mano sulla maniglia della porta che stava per chiudere. Sicuramente Emma aveva previsto questa mia visita e l'aveva avvisata di non farmi entrare.

- 'Non fa nulla. L'aspetterò, non ho fretta.' Dissi entrando a casa di prepotenza, non potevo non vederla.

Era una bella casetta, accogliente, non grandissima ma ben curata, con molte piante.
Mi sedetti sul divano e sentì la signora sbuffare dietro di me.

- 'Mi scusi per l'intromissione. Lei è un'amica di Emma?' Dissi cercando con le parole di rimediare al mio completamente alquanto maleducato.

- 'No, solo la sua domestica. Ma cosa vuole da lei?' Mi disse raccogliendo in una coda i capelli.

- 'Devo parlarle, assolutamente.. Fosse l'ultima cosa che faccio. Ma come mai lavora qui e non nella casa al centro?' Le dissi, non capendo come poteva preferire una piccola casetta come questa, piuttosto che quella villa magnifica.

- 'Sa, sono un po' grande e voglio vivere in tranquillità. Il centro è bellissimo ma preferisco abitare qui. La signorina sta benissimo da sola nella sua casa e poi qua ci sono le mie due figliolette.' Mi disse sentendosi più a suo agio.

Sentì la porta aprirsi e le risate si facevano sempre più vicine. Era lei.. con lui.

- 'Emma!' Dissi alzandomi in piedi.

- 'Matt!' Rispose buttando le buste della spesa per terra.

Spazio autrice:
Inizia a farsi più complicata la storia! Eheheh che ne pensate?

Odiate Allison vero?! Perché se potessi la uccidere con le mie mani... Oppure potrei dire semplicemente "come ti ho creata ti distruggo" ahhahaha una frase che sento spesso da mia madre :')

Vi piace il carattere di Matt? Pensavate avrebbe fatto di tutto per trovarla?

E di Emma che ne pensate? Ha fatto bene a scappare o avrebbe dovuto affrontare il problema e fregarsene delle minacce di quella strega?

Votate votate votate e sopratutto commentate ahahahah no vabbè, spero vi sia piaciuto anche questo capitolo. Grazie per tutto. Siete fantastiche ❤️

[COMPLETATO] Conflitti d'amore - "Lui mi ha cambiata".Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu