Capitolo 31

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- 'Dai vieni qui! Si sta benissimo!' Mi urlò da dentro la piscina, e fece bene, ero così immersa nei miei pensieri che se non avrebbe alzato la voce probabilmente sarei ancora rimasta qui con le sue mutante in viso.

- 'Ma ancora hai le mie mutande sulla faccia? Toglile ti prego, se non vuoi farmi affogare per le risate.' Iniziò a ridere così tanto che per poco credetti che non si sarebbe più fermato.

- 'Ehiii..' Merda, chissà per quanto le avevo lasciate qui, appoggiate sul mio viso. E ovviamente ha dovuto farmelo notare lui. Me le tolsi velocemente per riparare un po' alla figuraccia fatta pochi secondi prima.

- 'Ecco, ora si che si ragiona.' Mi disse, ancora continuando incessantemente a ridere di me. Era così imbarazzante.

- 'Basta! Non ti sembra di avermi messo in soggezione abbastanza?' Domandai, tra l'infastidita e la divertita, però guardandolo male.

- 'Non abbastanza. Vieni a picchiarmi, se hai il coraggio.' Mi sfidò e non me lo feci ripetere due volte.

- 'Ah si?!' Risposi alla sua sfida, toccandomi i ricci.

Mi tolsi i jeans strappati, la camicetta di lino, e rimasi in intimo. Non potevo farmi il bagno così, mi avrebbe ridicolizzata di nuovo, e non volevo dargliela vinta.
Infatti decisi di togliermi, in modo sensuale, anche l'intimo che avevo indossato per andare a lavoro, niente di speciale. Sganciai il ferretto che teneva unito il reggiseno e lo lascia cadere fluidamente sul mio corpo, dopo di che iniziai ad abbassare prima un'angolo e poi l'altro del mio slip, facendolo scivolare sulle mie cosce in modo molto, molto lento. A quel gesto sgranò gli occhi in un modo che non avevo mai visto prima. Aprì leggermente la bocca e intravidi nei suoi occhi il fuoco ardere. "Ben ti sta Matt!" Pensai tra me e me, battendomi il cinque mentalmente per il gesto appena compiuto.

Camminai in modo sensuale fino al trampolino della piscina, ci salterellai un po' sopra e poi mi tuffai. Riemersi dall'acqua e c'era Matt di lato a me che mi fissava ancora sbalordito.

- 'Che c'è? Non mi credevi capace?' Gli domandai sghignazzando, rompendo il silenzio che si era creato tra di noi.

- 'No, in realtà no, non credevo restassi nuda senza che ti avessi detto qualcosa.' Si mise a ridere e si avvicinò per baciarmi.

- 'Ti sbagliavi Fox!' Dissi avvicinandomi sempre di più, fin quando i nostri nasi non si sfiorarono e a quel punto gli gettai l'acqua addosso, facendolo allontanare.

- 'Allora è la guerra che vuoi?! Bastava dirlo subito cara mia!' Mi rispose a tono, iniziando anche lui a spruzzarmi grandi quantità d'acqua.

Sembrava di essere in un tornado, era divertente questo lato di lui, stavo ridendo da un paio di minuti e non riuscivo più a smettere.

- 'Dai, facciamo pace.' Dissi con la faccia da tipico cucciolo abbandonato.

- 'E va bene, vieni qui su.' Mi prese per mano e mi tirò a lui energicamente, mi abbracciò e poi mi schizzo ancora.

- 'Sei proprio un bastardo!' Dissi ridendo, e incrociai le braccia per fare la finta offesa.

Mi tirò nuovamente a se, cercai di ribellarmi ma fu inutile. Si avvicinò ancora di più ed eravamo faccia contro faccia, non stavamo ridendo, ci limitavamo a fissarci.

- 'Dove credi di andare? Sei mia.' Mi sussurrò in un orecchio, per poi continuare a guardarmi intensamente.

Ci avvicinammo ancora una volta, e all'improvviso mi baciò, e mi circondò con le sue braccia i fianchi, mentre io le poggiai delicatamente al suo collo. Il bacio si fece più rude, iniziò a toccarmi il fondoschiena e a palparlo. Mi ero completamente dimenticata di essere nuda, infatti al suo gesto sussultai un attimo ma senza mai staccarmi delle sue labbra, quelle meraviglie che sembravano essere create appositamente per baciarle. Mi toccò nuovamente e passò la sua mano in tutto il mio corpo, massaggiandomi le parti più deboli. Cominciai a fare lo stesso, passando il palmo della mia mano sui suoi capelli che massaggiai delicatamente, sulle sue spalle possenti, suo addome scolpito, fino ad arrivare al suo membro che sembrava già contento nell'avermi rivista. All'improvviso mi fece avvinghiare alle sue caviglie e senza mai rompere quel bacio intenso mi trasportò fino al bordo della piscina, a cui mi fece appoggiare, staccandosi dolcemente da me. Mi guardò per un'ultimo istante, in cui ero sicura di essere diventata bordeaux per la vergogna, per poi fiondarsi su di me con passione, toccando la mia amichetta laggiù, rendendola felice. Inserì molto delicatamente un dito nella fessura delle labbra, stimolano l'eccitazione che stava crescendo in me. Appena raggiunsi la giusta eccitazione mi penetrò, e a quel gesto improvviso di passione emisi un gridolino per il piacere e anche per un minimo di dolore. Iniziò a spingere, e nel mentre mi baciava il collo, e io continuavo ad ansimare e ad aderirmi alle sue spinte, imitandolo. Finché non diventammo un'unico corpo, che si muoveva in sincronia spinto dalla passione. Gettai la testa all'indietro per il piacere che si insinuava violentemente in me, facendomi godere sempre di più. Assaporavamo quell'amplesso dove eravamo diventanti un'unica anima, dove la passione la faceva da padrone, in quel momento di perdizione.
Mi continuò a baciare, senza mai staccarsi da me, spingendo e ansimando, cambiando posizioni. Finché non venne e si lasciò cadere su di me, continuando a massaggiarmi la parte che infine fece venire anche me.

Mi sentivo piena, piena di lui, provavo una soddisfazione e un'appagamento sessuale da quest'uomo. Ma non era solo sesso, era amore. Amore puro.

[COMPLETATO] Conflitti d'amore - "Lui mi ha cambiata".Where stories live. Discover now