Capitolo 40

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Mi prese per mano e iniziò a camminare, non avevo idea di quale sorpresa mi stesse attendendo.
Per poco non inciampai e mentre stavo per cadere subito Matt mi prese per i fianchi e mi "salvò".

- 'Vieni piccola, appoggiati a me. Siamo quasi arrivati.' Feci come mi disse e mi lasciai condurre verso quel posto sconosciuto. Sentivo intorno a me solo il dolce suono della natura che ci circondava; gli uccellini cinguettavano, l'erba si muoveva e ne potevo sentire il suono per via del vento, c'era un profumo fantastico di fiori e di lato a me c'era quest'uomo magnifico.

Avere gli occhi bendati mi fece capire quanto davvero c'era ancora da scoprire; nella nostra vita ognuno di noi va di fretta, senza accorgersene del mondo meraviglioso che c'è la fuori.

All'improvviso si fermò, probabilmente eravamo arrivati a destinazione.

- 'Piccola, eccoci.' Mi disse dolcemente tenendomi ancora per mano.

- 'Posso togliere la benda allora?' Gli domandai sentendolo staccarsi dalla mia mano.

- 'No, voglio essere io a farlo piccola..' Si avvicinò e dolcemente mi sussurrò quelle parole nell'orecchio. C'era una tale enfasi quando parlava che anche la parola, il dialogo più banale diventava interessante.

Molto lentamente si posizionò davanti a me, lo potevo intuire dal suo piacevole profumo che mi faceva perdere il fiato ogni volta che ne sentivo l'essenza. Mi prese la testa fra le mani, e mi baciò sulle labbra lasciando uno schiocco; prese il nodo che aveva fatto precedentemente alla benda e lo sciolse. Quello che vidi mi fece rimanere senza parole.

- 'Ti piace?' Mi chiese mentre si posizionò di lato a me e mi prese per mano stringendomela.

- 'Dio mio, è bellissimo! Mi piace? È fantastico Matt, sono davvero senza parole.. non so cosa dire.' Esclamai stupita per quello che stavo vedendo, mentre continuavo a sbattere le palpebre.

- 'Non dire nulla baby, vieni ci sta aspettando.' Mi disse indicandomi la mongolfiera davanti a noi.

Si, era quella la sorpresa che mi stava attendendo, eravamo in questa immensa distesa di margherite e davanti a noi c'era una mongolfiera piena di colori, rimasi stupita per il piacevole panorama; nessuno aveva mai fatto una cosa simile per me, per di più le mongolfiere le avevo solo viste nei film, mai davanti ai miei occhi. Era davvero uno spettacolo, sembrava di essere in una favola, la nostra.

- 'Dobbiamo salire li sopra?' Chiesi un po' impaurita, nonostante fosse una bellissima sorpresa avevo il timore che potesse succedere qualcosa, non perché non mi fidassi di lui, anzi; ma al mio solito l'ansia la faceva da padrone.

- 'Certo piccola, non devi preoccuparti quando sei con me, e finché lo sarai non ti succederà mai nulla. Ti proteggerò sempre.' Era sempre così premuroso e dolce, mi stupiva sempre; sapeva ogni volta cosa dire e sopratutto al momento giusto.

- 'Ho un po' di paura Matt, ma ho fiducia in te. Su facciamo questa cosa!' Esclamai rivolgendogli un sorriso. Mi avvicinai e lo baciai, come per ringraziarlo silenziosamente per tutto quello che stava facendo per me. Non ne avevo mai abbastanza dei suoi baci e delle sue carezze.

- 'Forza!' Mi prese per mano e lentamente andammo verso la mongolfiera attraversando la prateria di margherite che ci circondava.

- 'Ma serve la patente per guidare questa cosa?' Chiesi confusa, realmente non sapevo se si dovesse avere una patente per poter condurla.

- 'Si, la patente di pilota.' Mi disse e pensavo scherzasse sinceramente.

- 'Dai non prendermi in giro, finiscila!' Dissi ridendo e colpendolo sul braccio.

- 'Sono serio, ma tu non ti fidi abbastanza. Pagherai per questo cara Emma!' Mi prese per i fianchi e mi buttò sull'erba, iniziando a farmi il solletico in tutti i posti.

- 'T-ti credo-o-o basta per favore-e-e!' Implorai sperando che finisse di torturarmi, con la voce roca oramai persa per tutte le urla e risate.

- 'Mi credi? Davvero?' Continuò indisturbato a farmi soffrire, con quella faccia da pervertito. Ma devo ammetterlo; era pur sempre il dolore più dolce che potessi provare.

- 'S-sii!' Esclamai e finalmente lui mollò la presa coricandosi di lato a me sul prato.

Girò la testa e iniziò a guardarmi di sottecchi, lo potevo notare con la coda dell'occhio, girai la testa e iniziammo a fissarci. Era così romantico, un momento magico; forse il migliore che avessimo passato fin ora. C'era una tale intensità nel suo sguardo, una luce profonda dentro ai suoi occhi, quando mi fissava, che mi faceva perdere la testa.
Cercò la mia mano e la trovò, stringendola iniziò ad avvicinarsi sempre di più a me, fino a ritrovarsi attaccato al mio corpo. In un solo movimento sporsi la testa e lo baciai, così intensamente che sembrava di essere in una bolla che ci escludeva dal resto del mondo.

- 'Piccola andiamo? Voglio essere lì sopra entro un certo orario.' Non capì subito il motivo di tutta questa fretta, quindi senza fare domande gli risposi di si con la testa e ci alzammo.

Arrivammo alla mongolfiera e iniziò a spiegarmi tutto il funzionamento dell'aeromobile. Non che ci avessi capito un gran chè, anzi pensavo a tutt'altro quando mi guardava.

Mi fece salire sulla gondola, una specie di cesto che era stato fatto appositamente per ospitare il pilota e i passeggeri. Allora qualcosa avevo capito a quanto pare.
Dopo aver raggiunto la temperatura ottimale il nostro viaggio poteva finalmente cominciare. Per fortuna era una giornata ventosa, sennò Matt mi aveva detto che sarebbe stato difficile controllarla.

- 'Conosci un sacco di cose, non ti credevo così saputello Matt.' Risi provocando per un momento la confusione e infine anche la risata a Matt stesso.

- 'Ancora hai molte cose da scoprire su di me.' Mi disse continuando a manovrare la mongolfiera per dargli la direzione voluta.

- 'Mi stupisci sempre Matt, non so come fai.' Gli rivelai sincera mentre continuavo a guardarlo, era così preso a pilotare. Era bellissimo.

- 'Finalmente potrò lasciare per un po' che la mongolfiera ci porti dove vuole. Ora le condizioni sono perfette. Sia quelle del tempo, sia.. essere qui con te. È un momento perfetto.' Mi prese la testa fra le mani e mi baciò.

- 'Matt.. devo rivelarti una cosa.' Avevo finalmente deciso di confessare i miei sentimenti. Ma venni interrotta.

- 'No aspetta Emma, devo prima dirti una cosa io, poi se non ti va bene, non farà nulla. Voglio che tu sia sincera con me al 100%.' Fece una pausa e poi continuò.

[COMPLETATO] Conflitti d'amore - "Lui mi ha cambiata".Where stories live. Discover now