Capitolo XXXI parte 2

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Harry urlò dallo spavento quando Louis lo lanciò sul letto, come se fosse un orsacchiotto di peluche. Harry mugolò dal dolore - aveva sbattuto il gomito, piegandolo per non sbattere la faccia contro il materasso - e quando si voltò verso il suo padrone, spalancò gli occhi dal terrore: L'erezione di Louis era grande, gonfia e rosea e si trovava a pochi centimetri dal suo volto.

«Su..» Louis si avvicinò maggiormente al materasso del letto, senza però salirvici sopra. L'uomo prese l'erezione con una mano e sbatté la punta contro le labbra gonfie e rosse del ragazzino. Adorava quel che vedeva e sapere che Harry non sapeva come comportarsi, come se fosse la prima volta che si trovava davanti un pene, lo eccitava maggiormente. «Prendilo in bocca, piccolo..»

Harry deglutì nervosamente e si morse il labbro inferiore. Non voleva farlo, non voleva fare una cosa simile; non voleva prendere il membro dell'uomo in bocca e dargli piacere. O almeno non voleva farlo in quel modo, costretto dal suo padrone.

«Non fartelo ripetere» Louis afferrò i capelli del minore con una mano.

«No-»

L'uomo non ascoltò il minore e spinse con forza la sua bocca contro la sua erezione, entrando rudemente nel suo cavo orale. Louis ansimò a denti stretti e continuò a spingere la testa del ragazzo contro il suo bacino fin quando non sentì la punta del naso di Harry sfiorargli il pube. Sentì come le mani del ragazzino afferrarono i suoi fianchi con fare disperato, reggendosi a lui nel tentativo di non cadere; sentì come Harry ansimò in cerca d'aria e come le sue labbra tremarono mentre circondavano la sua erezione. "Dio, come se non avesse mai fatto un pompino prima d'ora..." si ritrovò a pensare. "è così fottutamente eccitante.."

"N-non piangere" pensò Harry mentre Louis lo costringeva a muoversi, tirandogli i capelli indietro e nuovamente in avanti. "Non piangere. N-non deve vederti piangere" Non voleva che Louis avesse il privilegio di poterlo far piangere di nuovo o solo di vederlo piangere. Di fatto, Harry cercò di fare da solo per facilitarsi: tolse la mano dell'uomo dai capelli e iniziò a muoversi a suo piacimento, risucchiando ritmicamente la sua erezione.

"Ha-ha un buon sapore, è-è pulito ed è b-buono" cercò di dirsi, appigliandosi ai lati positivi per non piangere. Effettivamente, l'erezione di Louis era ben curata e non era da escludere. Harry non aveva avuto molti partner, ma decisamente la pulizia era qualcosa che non doveva escludere quando incontrava qualcuno. Sapeva che non tutti si trattavano bene, soprattutto nelle zone intime, e fortunatamente Louis non era uno di questi o non sarebbe stato capace di fare quel pompino.

«Sì, Harry...» ansimò Louis, accarezzando dolcemente i capelli del minore. «Dio, come sei bravo...»

Harry avrebbe voluto dirgli che era normale - era stato abusato fin da piccolo con il solo scopo di poter dar piacere al suo tutore. Voleva dirgli che aveva imparato a fare i bocchini ancor prima di imparare a leggere ma sapeva che non avrebbe avuto senso. Sapeva che a Louis non fregava niente e che, molto probabilmente, gli avrebbe riso in faccia se gli avesse detto una cosa simile. Così il ricciolino fece finta di nulla e continuò con il suo lavoro di bocca, sicuro che Louis non l'avrebbe mai spostato. E invece...

«Fermati»

Harry non ebbe nemmeno il tempo di realizzare cosa gli avesse detto che venne spinto via, come se fosse un fottuto oggetto; non ebbe nemmeno il tempo di capire cosa stesse succedendo che Louis lo ribaltò, pancia in giù, e gli schiacciò la faccia contro il materasso. Il ricciolino boccheggiò in cerca d'aria, il suo petto si alzava e si abbassava velocemente, e fece per appoggiare entrambe le mani al materasso ma Louis lo fermò subito.

«Chi ti ha detto che puoi appoggiarti?» chiese l'uomo e Harry fece per rispondere ma un sonoro schiaffo sulle natiche gli tolse le parole dalla bocca. «Piccola troia, non ti ho detto di farlo. O mi sbaglio?»

I'll Save You - Larry Stylinson || SOSPESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora