Capitolo XIX

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< C-che patto? >

"È già mio" pensò Zayn sorridendo maliziosamente davanti a tutta quella ingenuità del minore. < Oh, Harry.. > sussurrò al suo orecchio, assaporando già la vittoria sulle labbra mista al sapore fresco della pelle di Harry. < Sei tanto carino quanto ingenuo, sai? > disse, portando le mani calde e grandi al ventre del minore, che sussultò spaventato. "E ti voglio davvero tanto, Harry; ti voglio in questo fottuto letto, sotto il baffi di quel bastardo."

< M-Malik, p-per favore.. > riuscì a dire Harry, tra le lacrime calde che inondavano la sua bocca. Strattonò la cintura che teneva stretti e uniti i suoi piccoli polsi, che ormai erano diventati rossi, nel futile tentativo di cercare di fermare le mani freneticamente del moro. Harry sapeva benissimo quel che Zayn voleva da lui - anche un bambino l'avrebbe capito - e anche se sapeva che non aveva chance di sfuggire o di salvare la sua reputazione, dentro di sé continuava a sperare che Zayn non volesse il suo corpo in cambio del silenzio del dottore.

< Cosa c'è adesso, uh? > chiese Zayn, continuando ad accarezzare con movimenti circolari il basso ventre del minore. < Sei sempre in tempo a dirmi di smettere e andarmene ma.. > disse Zayn, cercando di trattenere il sorriso che dipingeva sul suo volto la perversione pura. < sappiamo entrambi a cosa andresti incontro. > il moro rimase in silenzio per qualche secondo, aspettando che Harry si calmasse per avere la sua completa concentrazione. < Vedi, tesoro... il patto è davvero semplice. > Le labbra di Zayn si spostarono lungo il collo di Harry, che baciò dolcemente. < Se ti concedi a me, ti posso assicurare che farò tacere quel dottore da strapazzo ma se non vuoi..  >

< N-non voglio andarmene! > disse subito Harry, strattonando la cintura nel tentativo di dimenarsi dalle mani di Zayn. < V-voglio rimanere c-con Mr Tomlinson! > ma era davvero disposto a dare il suo corpo a Zayn per stare con Louis?

A quelle parole, Zayn scosse la testa e sorrise divertito. "Stupido bastardino.." pensò il moro mentre sentiva i boxer stringersi sempre di più intorno alla sua vita. Zayn era a conoscenza del fatto che da lì a poco avrebbe perso il controllo se Harry non si fosse sbrigato a dire quel dannato "Sì!" e sapeva anche che a quel punto non sarebbe stato capace di rispondere delle sue azioni. "Louis ti butterà nell'umido non appena tornerà a casuccia" < Lo faccio solo per te, Harry. > Continuò Zayn. < Se accetterai, sia io, che te e Louis saremo felici e nessuno saprà del tuo piccolo problema. Ma se rifiuterai.. > Zayn scosse la testa e sospirò con fare teatrale. < Non so davvero come Louis potrà spiegarsi il motivo per il quale sei largo come un tunnel e a quel punt- >

< F-farò t-tutto quello che vuole! > urlò improvvisamente il riccio, non riuscendo più a sopportare tutto quello stress e quelle parole, che si insinuavano come rampicanti nella sua anima. < ma non m-mi faccia mandare via! > "Se è l'unico modo per stare con il mio padrone" si disse Harry, mentre violenti singhiozzi scuotevano il suo corpo. "Allora accetterò.." Il riccio sapeva che era la cosa sbagliata da fare, sapeva che stava ingannando il suo padrone, ma sapeva che la colpa non era sua: la colpa era solo di Sam. Se Sam non l'avesse violato così tante volte, adesso non avrebbe dovuto scendere a patti con Zayn... ma Harry non poteva tornare indietro. Poteva solo chiudere gli occhi e sperare che tutto quello finisse il prima possibile..

< Bravo piccolo.. > disse Zayn, sorridendo ampiamente. Velocemente, le sue mani andarono a liberare l'erezione dolorante e gonfia dai pantaloni e, successivamente, dai boxer. < Non abbiamo tanto tempo, però. > Continuò, andando a mettersi tra le gambe gracili del ragazzo. < dovrò fare veloce. >

< Aspetti, io- > fece per dire Harry, ma la frase si tramutò in un urlo agghiacciante quando Zayn affondò improvvisamente e rudemente dentro le sue carni morbide.

Il moro si spinse fino in fondo, riuscendo a congiungere il suo bacino contro il culo sodo e morbido del minore e arpionò i suoi fianchi minuti con le dita. Sentì la schiena e le gambe di Harry tremare e tendersi per colpa del dolore ma le ignorò nello stesso modo in cui ignorò l'urlo iniziale.

< Z-Zayn.. > cercò di dire Harry con voce acuta e rotta dal dolore. Ogni movimento, anche solo il semplice respirare, gli procurava un dolore lancinante in ogni parte del corpo.  Zayn era grosso e, grazie al cielo,  abbastanza corto ma non sarebbe mai riuscito ad abituarsi a suo membro se non si fosse fermato per qualche secondo. < N-non ce la faccio, Z-zayn.. N-non ce l-la faccio, p-per favore! >

< Un patto è un fottuto patto. > disse Zayn, che non aspettò che Harry si fosse abituato, iniziando a muoversi dentro di lui ritmicamente. < Sarei stato più gentile con una puttanella come te se avessi risposto prima ma non abbiamo tempo per le carezze e la dolcezza. > 

< Fa male! > urlò nuovamente Harry, mentre piangeva e singhiozzava come un bambino per colpa del dolore. Quasi non riusciva a riconoscere Zayn: un secondo prima era stato quasi comprensivo e tranquillo e adesso sembrava solo una bestia inferocita alla ricerca dell'orgasmo. < Basta, Zayn! B-! >

Harry non riuscì a finire la frase che Zayn spinse la sua testa contro il cuscino morbido e, con l'altra mano libera, tirò un sonoro schiaffo sul suo culo, facendo comparire dopo poco la manata rossa sulla pelle candida.

< Te ne arriverà un'altra se non chiudi quella fottuta bocca! > lo avvertì Zayn,  schiaffeggiandolo con forza nuovamente. < Vuoi farti sentire da tutti i servi? Vuoi che sentano che puttana che sei? Vuoi che sappiano quanto urli per questo cazzo? >

Harry non si degnò di rispondere alle domande, sapendo già che entrambi conoscevano le risposte. Cercò di distrarsi dal rumore delle spinte di Zayn - dal suono della pelle contro pelle - e dai suoi gemiti, pensando intensamente al motivo per il quale l'aveva fatto. L'aveva fatto per qualcosa di giusto, si diceva, e che dopo quella volta non avrebbe più rivisto Zayn.. o almeno lo sperava.

Harry non seppe nemmeno quando tutto quello finì: un momento prima sentì Zayn riversarsi dentro di lui e quello dopo uscire dal suo corpo velocemente, scendendo dal letto. Riuscì a vedere le labbra di Zayn muoversi per dire qualcosa mentre si affrettava a liberare i suoi polsi, ma non riuscì a capire cosa dicesse. Non si sforzò nemmeno di capire; non voleva affatto sapere quale altra merda uscisse dalle labbra del dominatore. Lo vide sistemarsi e continuare a parlare, ma non riuscì ad udire la sua voce, finché Zayn non uscì dalla stanza, lasciandolo finalmente solo. E a solo quel punto si concesse di chiudere gli occhi e sprofondare nel buio...

"E anche questa è fatta" pensò il moro, una volta uscito dalla stanza del minore. Non badò a guardarsi intorno per vedere se qualcuno della servitù l'avesse visto mentre usciva dalla camera di Harry e si diresse verso l'ingresso principale della casa, sicuro che il dottore sarebbe arrivato tra poco. Infatti..

Il moro fece in tempo a raggiungere il portone che il campanello suono e, velocemente come un fulmine, aprì la porta, ritrovandosi davanti il dottore di fiducia del riccio.

< Mi scusi ma sto cercando il Signor Tomlinson. > disse il dottore, un uomo calvo sulla sessantina, lanciando uno sguardo a Zayn. Essendo il dottore di fiducia di Tomlinson, l'uomo l'avrebbe riconosciuto ovunque e quello non gli sembrava decisamente Louis. < Avevamo un appuntamento oggi a quest'ora. >

< Certo, ma.. > disse Zayn, uscendo all'abitazione e chiudendosi subito dopo la porta alle spalle. "Un patto è sempre un patto" pensò mentre il dottore lo guarda confuso, spostandosi per lasciargli spazio per scendere dagli scalini. < c'è una cosa di cui dovremmo discutere, a proposito di questa visita. >

I'll Save You - Larry Stylinson || SOSPESAWhere stories live. Discover now