Capitolo IV

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Tomlinson potrò di nuovo lo sguardo su Harry, che non si era mosso di un centimetro, ritrovandosi a pensare che tutto in quel piccoletto era bello: i capelli color caffè, la pelle bianca, la corporatura minuta e aggrazziata, il viso dolce e infantile e le guance rosse dal pianto. Per Tomlinson il pianto sommesso e le spalle tremanti del ragazzino erano come un richiamo a farselo su quel materasso sporco.. Tuttavia riuscì a mantenere la calma.

"Se non ci sto attento" pensò Tomlinson mentre Sam chiudeva il borsone di Harry. "lo spezzerò come gli altri e sarebbe veramente uno spreco. È un fiorellino troppo prezioso."

Ma in fondo, Mr Occhi azzurri voleva spezzarlo: voleva sentirsi affondare nella carne morbida del riccio fino a farlo gridare e voleva farlo gemere, ricordandogli che era stato lui a togliergli la verginità.
"Speriamo che si metta a piangere" pensò il liscio leccando le labbra. "Cazzo, a quel punto perderei il controllo".

< Va' a mettere le valigie nella mia auto. > ordinò il liscio a Sam, senza degnarlo di uno sguardo.

Sam annuì e lasciò accanto ad Harry dei vestiti stracciati e sporchi. Lanciò un'occhiata al piccolo sottomesso, deglutendo dalla rabbia, e lo distolse non appena iniziò a vederci rosso: la rabbia che stava covando era così grande che nemmeno riusciva a rendersene conto. < Non lo faccia uscire sen- >

< Sta zitto e vai. > lo fermò Tomlinson con tono autoritario, senza badare alle parole del tutor.

Sam strinse i denti e afferrò le valigie con un gesto veloce e rabbioso, lasciando velocemente la stanza, mentre Tomlinson faceva maturare il suo approccio col ragazzino.

Il sottomesso tremava già di paura e il tremolio aumentò quando la mano calda e grande del dominatore si posò sulle sue costole, infilando le dita nella pelle ninfea e morbida.

< Sei pelle e ossa, piccolo. > osservò Mr. Tomlinson, toccando il petto del ragazzino. < Ma non mi stupisco: questo posto è uno schifo e molti ragazzi sono ridotti peggio di te.. > le labbra di Tomlinson arrivarono fino al collo morbido del ragazzino, che baciò. < ma adesso sei mio, piccolo. Mi prenderò cura di te. >

Harry non risponde, incapace di formulare qualunque frase. La benda che gli copriva gli occhi si inzuppò velocemente grazie alle lacrime del ragazzo, che uscirono copiose quando le dita del riccio si posarono sui suoi capezzoli, che toccò delicatamente.

< Ti farò sentire a casa > continuò il ricco dominatore. < Sarai libero di fare quel che vuoi ma.. > e Tomlinson aveva uno strano concetto di "Libertà". < ad una sola condizione, piccolo. > le labbra del liscio salirono verso il suo collo del riccio. < E tu sai qual è, vero? >

L'uomo prese a giocare con i capezzoli del ragazzino, riuscendo a strappare a Harry dei piccoli gemiti acuti che appagarono molto il dominatore. Al solo immaginarsi un Harry ansimante e nudo, che lo prega di scoparlo, Tomlinson si eccitò e il rigonfiamento dei suoi pantaloni pigiò contro la schiena del ricciò, che trasalì spaventato. Tanta era l'eccitazione di Tomlinson quanta la paura del piccolo sottomesso che non riusciva a trattenere le lacrime, continuando a pensare che Sam l'avrebbe punito per il suo tradimento.
Era già successo in passato e Harry non era ancora riuscito a togliersi di mente il dolore e l'umiliazione che quel giorno aveva provato e che ricordava ancora vividamente.

I'll Save You - Larry Stylinson || SOSPESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora