Capitolo XVIII

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< B-Basta, Malik! > urlò il piccolo Harry con la faccia premuta contro il cuscino morbido e pieno di lacrime salate. Strattonò la cintura con i polsi nel tentativo di liberarsi da essa mentre il moro era intento a massaggiare velocemente le sue pareti interne con le dita. < T-ti prego, smettila! Basta! >

< Come cazzo ti permetti di usare questo tono con me, piccolo bastardo bugiardo?! > ringhiò Zayn, afferrando i capelli di Harry con la mano libera. “Spero che non parli così anche con Louis o non durerà più di tanto.” pensò mentre il sottomesso sotto di lui strillò di dolore. < Anche se non sei il mio cazzo di sottomesso, Louis... > continuò Zayn inserendo improvvisamente altre due dita dentro il corpo del minore e facendolo gemere involontariamente. < non ti lascerò usare questo tono con me, hai capito? >

< S-sì.. >

< Sì cosa? > sussurrò Zayn al suo orecchio, strattonando con forza i capelli del minore. < Cazzo, Baby, stai dannatamente complicando tutto. Te ne rendi conto, vero? >

< S-si, Signor Malik. > pianse Harry, tremando involontariamente sotto il corpo di Zayn. Sentiva le gambe tremanti e deboli e la schiena rigida per colpa della familiare sensazione pre-orgasmo e per quanto si ripeté che non poteva venire, sapeva che non avrebbe mai potuto fermarsi.

< Dai, piccolo.. > continuò Zayn, aumentando la velocità nei movimenti. Anche lui, come Harry, sapeva che il sottomesso era vicino all'orgasmo e non l'avrebbe mai lasciato senza farlo venire; l'unica cosa che voleva era sentire la voce di Harry che si amplificava, riempiendosi di armonici di ecstasy e soddisfazione. < Devi solo dire la verità, tesoro, e poi ti lascerò stare. Promesso. >

Harry scosse la testa più volte, balbettando piccole scuse sottovoce mentre le lacrime continuavano a rigare il suo viso. Non voleva venire, non sicuramente grazie a Zayn, ma sapeva che il dominatore non l'avrebbe mai lasciato se non avesse aperto bocca sulla questione.

< Dai, tesoro.. > continuò Zayn, applicando una maggiore pressione sul punto sensibile del minore. < So già tutto, ormai. Voglio solo sentirtelo dire a parole e non dovrebbe essere difficile, non- >

< O-okay! > strillò Harry mentre le sue gambe e il suo corpo tremavano così tanto da farlo preoccupare. < M-ma la smetta, p-per favore! > Fortunatamente per la dignità di Harry, il moro riuscì a fermarsi in tempo per lasciarlo insoddisfatto e ancora dolorante per colpa della rudezza del maggiore dei suoi movimenti. < N-non deve dirlo al mio padrone! > lo supplicò Harry, continuando a piangere. Le dita di Zayn erano ancora dentro di lui e sapeva che il maggiore non le avrebbe tolte finché non avesse finito di raccontare tutto.

< Parla, Harry. > disse Malik con una nota di eccitazione nella voce, ignorando completamente la supplica del sottomesso. < Sono tutte orecchie solo per te. > Il fatto che Zayn non avesse risposto alla richiesta del minore, non significava che sotto sotto non gliene importasse. Per mantenere il segreto di Harry, Zayn aveva ideato un patto diabolico e bastardo. Ed era sicuro che Harry non avrebbe mai potuto rifiutarlo. “Piccolo ingenuo..” pensò mentre Harry cercava il fiato per tirare fuori dal corpo un segreto pesante come quello. “Ho io il coltello dalla parte del mano”

Harry ci mise un po' prima di parlare, preparandosi mentalmente per quel che doveva dire, e Zayn non poté far altro che aspettare con pazienza, la quale durò fino alla fine del racconto che Harry sussurrò poco dopo. Il riccio piangeva mentre quelle parole e quei racconti uscivano dalla sua bocca con la stessa forza e velocità di una valanga, lasciandogli un retrogusto amaro e salato lungo la gola. E se Harry aveva pensato di aver raccontato troppo poco e con troppi pochi dettagli - che per nessun motivo al mondo avrebbe mai voluto raccontare apertamente ad uno sconosciuto come Zayn -, Malik invece era dell'idea che avrebbe quasi potuto scriverci un libro.

< Verginello.. > rise leggermente Zayn, una volta che Harry ebbe finito di dirgli quel che il moro si voleva sentir dire. < Che cuore hanno avuto a scriverlo sulla tua cartella, nemmeno le tue orecchie sono vergini! >

< L-la prego.. > sussurrò Harry, affondando la testa nel cuscino ormai zuppo delle sue lacrime. Si rannicchiò su un lato, dando le spalle al dominatore, e tremò leggermente per colpa del freddo mentre si ripeteva continuamente che era stato solo uno stupido a dirgli una cosa simile. Il riccio si era quasi convinto che si sarebbe sentito meglio dopo che l'avesse detto a qualcuno, perché era sicuro che non sarebbe riuscito a reggere quel peso per molto altro tempo, ma si dovette ricredere; si sentiva tutt'altro che leggero e sollevato.

< Oh, Harry.. > sospirò sorridendo Zayn, sdraiandosi dietro di lui. < Tesoro, sai di essere fottuto, vero? > il moro appoggiò una mano calda sul fianco del riccio e si avvicinò al suo collo, per lasciarci un bacio. < Louis ti farà fare un controllino tra circa... Quaranta minuti? Ne eri a conoscenza? >

< C-cosa? > Harry si sentì morire quando sentì quelle parole e si voltò subito verso di Zayn, guardandolo con occhi rossi, gonfi e lucidi. La testa gli martellava pesantemente e per un secondo ci vide doppio ma non se ne curò: voleva sapere quel che Zayn gli aveva appena detto. < U-un controllo? >

Malik rise leggermente nel vederlo in quel modo ma annuì più volte. < Non te l'aveva detto la vecchia volpe? > chiese il moro mentre la pelle del riccio impallidiva progressivamente. < Sarà solo un veloce controllo al tuo buchetto, Baby. > spiegò Zayn, facendo scendere la mano lungo il fianco del sottomesso. < Solo per vedere se è ancora sigillato. >

< N-no.. > sussurrò spaventato Harry, riprendendo a piangere come un bambino. Sentì il terreno crollare sotto di lui, creando un'immensa voragine dalla quale non sarebbe mai riuscito a tornare su. Con Tomlinson aveva trovato subito protezione e amore, qualcosa alla quale si era abituato molto velocemente, e non riusciva a credere che tra quaranta minuti tutto quello sarebbe sparito per colpa di Sam, che l'aveva distrutto e sfigurato molti anni prima. < N-no, no.. >

< Calmo, piccolo.. > sussurrò il moro con un sorriso beffardo sulle labbra, lasciando un piccolo bacio sul suo collo. < Io posso aiutarti, sai? > continuò mentre Harry si irrigidiva immediatamente sotto di lui. < Devi solo fare un patto con me, okay? È qualcosa di semplice, piccolo, non spaventarti. >

Harry singhiozzò a voce altra, incapace di trattenere la sua voce, e si girò verso di Zayn mentre lacrime calde rotolavano lungo le sue guance calde. Poteva già immaginarsi che quel patto non l'avrebbe mai portato a niente di buono, ma era pronto a rinunciare a tutto quello - all'amore di Louis - solo per colpa di Sam? < C-che patto? > sussurrò ed ebbe la stessa sensazione di essere finito nella gabbia di un leone.

I'll Save You - Larry Stylinson || SOSPESAWhere stories live. Discover now