I'll Save You - Larry Stylinson || SOSPESA

Capitolo XII

< Andiamo, baby > lo incoraggiò Tomlinson mentre la limousine viaggiava a gran velocità per la strada, sorpassando gli altri autisti. < Ripetimi le regole che ti ho appena spiegato, così che possa capire se le hai afferrate. Ricorda che molte sono collegate tra loro, devi solo usare il cervellino. Non ti punirò se le sbaglierai. >

Harry annuì lentamente e si leccò più volte le labbra mentre cercava di ricordare tutte le regole che Louis gli aveva spiegato qualche minuto prima, per introdurlo nel mondo del "Dominatore-Sottomesso". Le regole erano tante, diciotto in tutto, e doveva impararle in fretta perché il suo padrone aveva menzionato una punizione abbastanza severa se non ci fosse riuscito entro i primi quattro giorni. < Prima regola: Sono proprietà del mio unico padrone. > mormorò mentre uno spettro d'ansia stava comparendo dentro di lui. Tomlinson non l'avrebbe punito ma voleva il meglio dal suo sottomesso. < Seconda regola: Non avrò nessun altro partner se non il mio padrone. Terza regola: Dedicherò tutto il mio tempo libero al piacere e al benessere del mio padrone. Quarta regola: Dovrò chiamare Daddy il mio padrone quando nessun altro sarà con noi o sotto richiesta del mio padrone e dovrò chiamarlo Signore quando avverranno uscite.. > Harry si bloccò, non riuscendo a ricordare la fine della regola, e le sue guance si tinsero di rosso per la vergogna.

Tomlinson stringe le labbra e allungò la mano verso la gamba del minore, accarezzandola lentamente. < Sei stato bravo, piccolo, anche se siamo solo all'inizio. > osservò il liscio. < Manca solo una parola e so che ce la puoi fare. >

Harry non osò guardare il suo padrone e si limitò a tenere le mani sul grembo, torturando alcune pellicine. Per quanto si sforzasse, il riccio non riusciva proprio a ricordare la parola mancante.

Almeno ci sta provando pensò Tomlinson prima di rispondere al suo posto. < Formali. > L'idea che Harry non ricordasse alcune cose non gli piaceva affatto, ma sapeva che era solo all'inizio. Lo punirò più in là, usando una futile scusa che si berrà facilmente

Harry annuì più volte, prima di ripetere la regola completamente, e andò avanti. < Quinta regola: Obbedirò a tutti gli ordini del mio padrone e non mi sarà permesso di ribattere, nemmeno se le mie idee sono in contrasto con quelle del padrone. Sesta regola: Non dovrò mai oppormi al mio padrone. Settima regola: Se disubbedirò, dovrò capire i miei errori e sarò punito dal mio padrone. Ottava regola: Non dovrò m-mai.. > Harry si morse il labbro inferiore quando la mano del maggiore salì, spostandosi verso l'interno coscia che accarezzò.

< Stai andando così bene, piccolo. > Mormorò il liscio. < Continua. >

Harry deglutì e si irrigidì leggermente sotto il tocco del dominatore ma fece come gli era stato ordinato. < m-mai mentire al mio padrone. Nona regola: Dovrò sempre ringraziare per le punizione datomi dal mio padrone. Decima regola: Le punizioni cambiano a seconda della gravità del mio atto e dovrò accettarle tutte. Undicesima regola: il mio corpo appartiene al mio padrone, non dovrò mai rifiutare di concederglielo. Dodicesima regola: Non dovrò mai incrociare le gambe al cospetto del mio padrone. Tredicesima regola: Dovrò avere sempre un atteggiamento umile e rispettoso. Quattordicesima regola: Non dovrò mai guardare il mio padrone negli occhi, a meno che non sia lui a chiedermelo. Quindicesima regola: mi sarà permesso di parlare solo sotto ordine del mio padrone. Sedicesima regola: Dovrò sempre presentarmi ineccepibile e ornato. Diciassettesima regola: non dovrò mai obbiettare per le idee che il mio padrone adopererà su di me e sul mio corpo. Diciottesima regola: Non mi è permesso di lasciare casa senza la compagnia del mio padrone o di alcune guardie. >

Tomlinson sorrise fiero al suo sottomesso e gli baciò un angolo della bocca, facendolo arrossire. Poteva sentire il cuore di Harry che batteva velocemente per la paura di aver sbagliato qualche regola. < Sei stato impeccabile, tesoro. Il tuo Daddy è molto fiero di te. >