Capitolo XXXI parte 3

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Harry si scoprì e si affrettò a mettersi un accappatoio da notte; non voleva che Louis lo portasse per casa nuovo.. "Aspetta- che vuol dire "Ti porto io"?" pensò ma non ebbe modo di chiedere spiegazioni che Louis lo afferrò a mo di sposa. Harry si affrettò a gettargli le braccia intorno al collo e guardò il suo padrone con le guance rosse in volto. Nessuno l'aveva mai preso così prima d'ora e al ricciolino venne istintivo di sorridere, emozionato.

Louis, tuttavia, non sembrò notare la felicità del suo sottomesso e lo portò al piano inferiore, dirigendosi in cucina.

«Il maggiordomo non c'è, quindi dovremo fare da soli.» disse Louis e lasciò Harry sopra il tavolo dell'isola della cucina. Louis si affrettò a chiudere la vestaglia del ragazzino prima di voltarsi e andare verso il frigorifero. «E io non sono nemmeno un bravo cuoco, per giunta. Quindi siamo nelle mani di Dio.»

Harry annuì appena. Nemmeno lui sapeva cucinare, quindi non era un problema. "Non sono nessuno per giudicare."

«Cosa vorresti mangiare?» Louis aprì il frigorifero. Diede una veloce occhiata prima di voltarsi verso il suo sottomesso. «Qui c'è di tutto.. credo.»

«Un.. sandwich?»

«Vuoi un panino?»

Harry annuì appena. «Se a te va bene...»

«A me non cambia.» Louis si allungò per prendere un po' di ingredienti: afferrò il prosciutto cotto, del formaggio a fette, dell'insalata e della maionese. «Faremo due sandwich, allora.» disse e appoggiò ogni cosa accanto a Harry, che lo guardò stando in silenzio. «O almeno ci proveremo.» "è quasi imbarazzante che a quest'età non sappia minimamente cucinare.." si ritrovò a pensare e si voltò verso la cucina. "E dove cazzo è il pane?"

Harry guardò come l'uomo si diresse verso le credenze. Le aprì tutte, ma non sembrò trovare quello che cercava. In effetti, Louis sembrava che avesse messo mano in quella cucina per la prima volta in vita sua. E la scena era anche un po' divertente, se non fosse stato che Harry non riusciva a non pensare ad altro. Non riusciva a non pensare a come l'avesse trattato qualche minuto fa, con quanto amore e quanta cura l'aveva scopato e l'aveva fatto eccitare nuovamente, scopandolo un'altra volta. Sicuramente c'era qualcosa che non andava in tutto ciò. Louis non aveva mai pensato a lui o tantomeno si era mai preso cura di lui in quel modo. C'era qualcosa di strano sotto e Harry voleva capirlo. «Signore..?»

«Dimmi, Harry..» "ma dove cazzo è quel pane di merda? Dove cazzo l'ha messo? Non sta nella credenza?"

«Posso chiederle una cosa...?» mormorò a mezza voce Harry.

Louis sospirò. Si stava iniziando a scaldare. «Dimmi.»

Harry deglutì nervosamente. Poteva sentire che Louis si stava incazzando - probabilmente esclusivamente per colpa sua - e questo lo frenò un po'. In più, come pensava di orchestrare un discorso come quello che voleva fare? Da dove voleva partire? Cosa voleva dirgli veramente?

Dopo un anno e mezzo di ricerca, finalmente Louis riuscì a trovare il pane affettato da sandwich in un ripiano della cucina e un sospirò «Harry, ti ho detto di parlare.»

Harry sobbalzò spaventato. «Sì.» disse e le sue guance si tinsero nuovamente di rosso. Come mai stava arrossendo in un momento simile? Nemmeno lui lo sapeva. «Io... io.. mi chiedevo una cosa...» iniziò il ragazzino con voce tremante dall'emozione. C'era qualcosa nel modo in cui Louis gli aveva risposto che gli faceva provare quel tipo di emozione; che gli faceva sentire le farfalle nello stomaco.

«Cosa?»

«Perché mi ha trattato in quel modo prima? Cos'ho fatto per meritarmi un trattamento simile?»

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⏰ Last updated: Nov 28, 2022 ⏰

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