Capitolo XXIII parte 3

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«Louis!» la voce della cameriera uscì tanto forte quanto chiara e disperata dal cellulare di Tomlinson, risuonando nella stanza silenziosa. «S-Signor Tomlinson, riguarda Harry!»

«Che succede?» stavolta fu la voce di Louis a dare vita alle sue preoccupazioni. «Harry ha qualche problema?»

«M-mi dispiace» disse Genevieve mentre le lacrime inondavano la sua voce tremate e addolorata. «i-io non volevo..!»

"Oh mio Dio" pensò shockato Harry, sentendo l'aria mancargli nei polmoni. "O-oh mio Dio.." il riccio sollevò a fatica la faccia dal cuscino e la sua bocca si aprì nel disperato tentativo di pescare un po' d'aria ma niente entrò nei suoi polmoni. "G-genevieve non può avermi fatto una cosa simile.. Genevieve.. L-lei.."

«Genevieve, sei ancora in linea?» chiese dopo qualche secondo di silenzio lo Tomlinson della chiamata.

«S-sì.»

«Allora parla chiaro, voglio sapere quel che è successo.» continuò l'uomo con voce dura e tesa.

«I-io.. I-io non volevo...» iniziò la cameriera, prima di soffiarsi il naso rumorosamente. «M-ma avevo bisogno di quei soldi, S-signor Tomlinson.» continuò ma la sua flebile voce si incrinò nuovamente, costringendola a fare un'altra pausa. «T-tobia s-sta sempre più male, S-signor Tomlinson. H-ha bisogno di m-medicine costose e... E-e.. I-io sono stata debole. N-non dovevo permetterlo, m-ma quei dollari m-mi..» la voce della ragazza si ruppe nuovamente tra i singhiozzi. «N-non posso vivere con questo.. C-con questo peso!»

«Sta calma, Genevieve.» la voce di Tomlinson uscì calma e pacata rispetto a come si era sentito l'uomo in quel momento. «Datti un secondo per riprenderti e poi riparti da capo, okay?»

«O-okay..» sussurrò la donna e nella stanza regnò il silenzio - infranto di tanto in tanto da qualche suo singhiozzo - per più di un minuto e quando Genevieve tornò a parlare, Harry sentì il sangue e gelarsi nuovamente nelle vene. «I-il Signor Malik è-è... È venuto m-mentre lei e-era fuori e-e... E mi ha dato d-dei soldi i-in cambio di.. D-di qualche minuto c-con Harry e-e..» la cameriera si soffiò nuovamente il naso prima di riprendere a parlare con la stessa voce straziante di dolore e rotta dalle lacrime. «e.. E qualche m-minuti si è trasformato i-in un'ora d-dove.. Oddio! Che cos'ho fatto?!» si chiese, prima di scoppiare a piangere con più foca.

«Cos'è successo a Harry?» la voce di Louis uscì lenta e così carica di rabbia che anche il riccio riuscì a sentirla come se fosse una presenza solida al suo fianco.

«Z-Zayn... Zayn ha a-abusato di l-lui... E-e io n-non ho f-fatto niente per fermarlo!» esplose la ragazza, prima di tornare a piangere con la stessa intensità di una fontana. «N-non volevo, S-Signor Tomlinson m-»

«Direi che può bastare.» disse stavolta la voce dura e carica di rabbia repressa del dominatore, prima di bloccare la registrazione. Tomlinson buttò il cellulare al suo fianco prima di tornare a posare le mani sui fianchi minuti e tremanti di paura del minore, rivolgendogli la sua completa attenzione. «Voglio che tu mi spieghi questo malinteso, se così vuoi definirlo. E voglio che tu lo faccia adesso, schifoso verme.»

Come risposta Harry avrebbe potuto inventarsi tutto quel che gli sarebbe potuto passare per la testa data la maestria che aveva nel mentire alle persone, tuttavia niente uscì dalle sue labbra rosee. Niente, nemmeno un sospiro o un respiro.
“Genevieve..” pensò mentre lo shock prendeva possesso del suo piccolo corpo immobilizzato. “L-lei.. L-lei m-mi ha... Mi ha.. Tradito. L-lei...” cercò di formulare il riccio mentre le lacrime avevano ripreso a solcare il suo volto con la stessa velocità di macchine da corsa, non riuscendo ancora a credere a quel che aveva fatto la ragazza.

«Dannazione, Harry!» al contrario delle volte precedenti, quel che si schiantò forte come un mattone sulla schiena del sottomesso dagli occhi verdi non fu uno schiaffo ma un pugno. «Se non vuoi parlare ti darò un motivo giusto per farlo» ringhiò furioso Tomlinson, perdendo completamente la staffe per colpa di quel silenzio ostinato del minore.

«Dad-» la voce di Harry uscì soffocata quando il membro grande e duro del suo dominatore entrò dentro di lui con un'unica forte e decisa spinta e il riccio avrebbe urlato dal dolore, se non fosse stato per le mani di Louis che andarono a tappargli la bocca.

«Sei un fottuto bugiardo, Harry.» ringhiò con rabbia Tomlinson prima di iniziare a spingere con velocità, ignorando completamente i bisogni del suo sottomesso di adattarsi. «Un fottuto bugiardo che ha osato prendersi gioco di me. Pensavi che non me l'avrebbero detto, Harry? Pensavi che non mi sarei accorto che sei largo quando un tunnel?!»

Anche quella volta, Harry non si rese conto quanto durò quella tortura: il riccio si risvegliò da un'improvvisa tranche solo quando sentì il suo dominatore venirgli copiosamente dentro, riempiendolo con un liquido caldo. Una volta che Louis fu uscito dal suo corpo, Harry si lasciò cadere di fianco e per la prima volta dopo tutto quel tempo gli sembrò di poter respirare nuovamente.

D'altro canto, Louis non si sarebbe aspettato che Harry rimanesse così calmo durante la sua punizione.. Tant'è che il modo in cui il riccio aveva reagito fece infuriare ancor di più il dominatore dai capelli lisci. “Piccola puttana succhia cazzi...” pensò inferocito Louis mentre si rivestiva velocemente. “Tutti soldi fottutamente sprecati.”
«Non c'è posto per uno come te in questa casa.» disse dopo qualche secondo Louis, con ancora l'amaro in bocca.

«D-daddy...» sussurrò ancora confuso Harry, osservando la figura possente di Tomlinson che si rivestiva velocemente davanti a lui. Il riccio avrebbe voluto fermarlo, avrebbe voluto alzare i suoi occhi ancora pieni di lacrime su di lui e chiedergli scusa per tutto quanto ma si limitò a piangere in silenzio, pensando al fatto che avesse perso ogni cosa che a fatica si era guadagnato.

«Fa' le valigie, Harry.» lo ignorò Tomlinson, liberando i polsi del riccio dalla cintura. «Ti riporto alla topaia, dal tuo Sam.»

||ed ecco a voi un bellissimo doppio aggiornamento!
So che non è un granché - ultimamente io stessa non sono un granché - e mi spiace dirvi che non riesco a fare di più di questo.
So affrontando un altro dei miei periodi e ultimamente si sono aggiunti attacchi di panico e d'ansia e per me è davvero difficile andare avanti in questo modo.
Ma almeno ci provo, okay? La scrittura mi sta aiutando ma questi capitoli non mi sembrano altro che vomito pulito da un bidello svogliato.
Quindi...
Mi scuso per la mia indecenza e il mio ritardo cronico nell'aggiornare le parti.

I'll Save You - Larry Stylinson || SOSPESAWhere stories live. Discover now