3. Rely on life or destiny?

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Alexia


Odio ammetterlo ma Pansy aveva ragione quando ha detto che eravamo in ritardo nel prepararci.

Ci abbiamo messo 3 ore abbondanti per colpa del trucco che Pansy ha voluto farmi, completamente coordinato con il mio vestito.

La musica suona forte tra le mura della sala comune che a stento riesce a contenere un normale mormorio di voci.

Nella sala tutti i divanetti e gli altri mobili non utili sono stati spostati per non essere d'intralcio.

Al posto dell'edilizia già esistente, è stato posizionato un tavolo enorme. Sopra ad esso sono presenti ogni tipo di dolciumi, bevande o cose salate, a tema Halloween.

«Vuoi qualcosa?» mi chiede Pansy, urlandomi nelle orecchie per farsi sentire.

Lei è vestita da angelo, con un tubino bianco che le arriva a metà coscia e un cinturino del medesimo colore che le fascia la coscia destra, in mezzo ad esso c'è un cuore colorato in oro che unisce i due lembi staccati.

Il trucco è semplice quanto bello.

Le ciglia sostengono le numerose passate di mascara mentre un eye-liner bianco le allunga l'occhio insieme all'ombretto scuro.

In testa è posizionato un cerchietto con l'aureola.

«Sì... c'è qualcosa di analcolico?»

Lei mi guarda stupita.

«Vuoi veramente bere un analcolico ad una festa di Halloween?»

«Sì»

«Lo fai per il tuo capitano?» inizia a ridere mentre io sbuffo e ciò sembra che la faccia ancora più divertire.

«Ti prendo un Casper cocktail e la facciamo finita»

«Cos'è?»

«Secondo te?»

Alzo gli occhi al cielo per la sua battuta palesemente ironica.

«Va bene, ma solo uno» le punto un dito contro e lei annuisce.

Pansy sparisce dalla mia vista mentre si addentra nella massa per andare al balcone dei cocktail.

«Ehi, Alexia» il ragazzo con cui sono andata a sbattere il giorno prima mi saluta.

Io gli faccio segno con la mano.

La sua figura si avvicina e più lo fa e più vedo il suo outfit.

Ha una normale giaccia nera da cerimonia come i pantaloni, la cravatta gli fascia il collo.

Due corna rosse gli spuntano dalla testa.

Un diavolo.

«Ehi» lo saluto o meglio, urlo.

«Ieri non abbiamo avuto tempo di salutarci, io sono Blaise» mi allunga la mano che poco dopo gli stringo.

Sorrido.

«Alexia, alla fine l'ho preso anche per me... » la voce di Pansy urla, sovrastando la musica.

«Blaise!» saluta il ragazzo abbracciandolo rischiando di far cadere i due cocktail che tiene in mano.

«Vi conoscete?» ci chiede Pansy, puntandoci il dito contro con ancora i due bicchieri.

«Ci siamo "conosciuti" ieri» ridiamo.

«Che ore sono?» chiedo mandando giù un sorso del liquido contenuto nel mio bicchiere che Pansy mi ha gentilmente passato.

La gola brucia al passaggio dell'alcol con troppo gradi.

Sonder // Mattheo RiddleWhere stories live. Discover now