16. Broken Breath

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Alexia 

Giorno 8
Lunedì 11 novembre 1996 ore 20:59

Sono sola mentre ascolto i miei pensieri rumorosi.

Madama Chips non mi ha ancora dato il permesso di andarmene.
Un'ultima notte di sorveglianza e poi sarò libera.

Sto leggendo un libro che non ho mai letto in vita mia.

Orgoglio e pregiudizio.

Già.
Se l'avessi detto alle me quindicenne non ci avrebbe mai creduto.
Insomma, non sono quel genere di persona che legge libri romantici.
Però solo il fatto di averlo rubato dalla stanza di Mattheo è un motivo in più per leggerlo.

La luce fioca della lampadina poggiata sul mio comodino mi facilita la lettura.
Quella è la sola fonte di luminosità della stanza.

Sono quasi a pagina cento e devo dire che non è proprio così brutto come me lo immaginavo.

Ero immersa nella mia lettura pre-dormita quando sento una voce fioca che si appropria del silenzio in questa stanza.

«Dove sono?» mi giro di scatto per cercare l'origine di quella voce e dopo pochi secondi noto la figura di Astoria distesa in un lettino poco distante da me.

Mi precipito da lei nonostante le fitte acute di dolore ai muscoli.

Mi guarda spaesata.
Io non riesco a dire niente e nemmeno a fare qualcosa di oggettivamente utile.

«Per la barba di Merlino!» sento la voce di Madama Chips accompagnata dai suoi passi rumorosi.

Dopo poco mi affianca.

«Signorina Carrera, la prego di sposti e chiami un'infermiera» mi incita mentre si sporge verso Astoria per visitarla.

«Allora?» mi domanda girandosi verso di me «su, su, non abbiamo tutta la notte e lei deve riposare»

Corro velocemente nonostante il mio equilibrio sia instabile quanto la mentalità di un certo Mattheo Riddle.

Nella stanza non c'è nessun altro se non io, Astoria e Madama Chips perciò mi trovo costretta ad uscire.

Spalanco le porte in legno ma non appena esco trovo una figura indesiderata intenta a fumare una sigaretta.

Mattheo ha lo sguardo concentrato, dritto davanti a sé e sembra come se attorno a lui si sia formata una bolla di sapone in grado di proteggerlo, da tutto.

"Non mi ha vista, adesso ritorno dentro che è meglio" penso girandomi di spalle per ritornare nel mio letto con la scusante di non aver trovato nessuna infermiera.

Proprio quando i miei polpastrelli sfiorano le porte chiuse in legno mi sento chiamare.
«Signorina Carrera, cosa ci fa lei qui? Non dovrebbe essere a dormire?»

La voce acuta di una giovane infermiera che non ho mai visto prima mi sorprende in flagrante.

"Non girarti"
"Non girarti"
"Non girarti!"

Mi ripeto assiduamente nella mia testa ma mi trovo costretta a voltarmi per colpa della mano dell'infermiera che mi volta con troppa veemenza.

Il mio sguardo si schianta contro gli occhi azzurri della ragazza, segnati da un'espressione troppo dura per avermi semplicemente chiamato.

Potrebbe avere la mia età ma dato che lavora già qua ad Hogwarts suppongo che abbia almeno 3/4 anni in più.

Dietro le sue spalle, come due fari, noto gli occhi incendiati di Mattheo che sono un misto tra il divertimento e la rabbia ancora accesa.

Sonder // Mattheo RiddleUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum