42. Deadly Power

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Pansy

Il fatto di aver appena assistito a una delle iconiche risse di Mattheo non mi stupirebbe più di tanto, contando il fatto che trovi un certo senso di piacere nel farle (in tutti questi 6 anni ho sempre pensato fosse una sorta di sadico ma purtroppo non ha mai accettato di farsi vedere da uno bravo su mio consiglio). Non mi stupirebbe il fatto che abbia picchiato Theodore dal momento che tra i due non è mai scorso buon sangue. Ma la cosa che mi lascia perplessa è la presenza di Alexia.

Insomma, stare in una stanza con l'ex che tu hai mollato dopo nemmeno una settimana di relazione e il pervertito con cui hai stretto una scommessa erotica non è il massimo della parola "sicurezza".

Subito ho notato un cambiamento dello sguardo di Adam non appena siamo entrati. Lui odia Mattheo, chi non lo odia, d'altronde? Beh, dopo ben 6 anni in cui sei nel suo gruppo ti rendi conto che è semplicemente Mattheo e non puoi farci niente.

Però Adam possiede quel risentimento che proviene dalla morte di sua sorella e dei suoi genitori.

Molti qua ad Hogwarts lo scambiano per un pazzo e un malato di mente, la gente pensa che questo suo tentativo nel ritrovare la sorella che pensa che sia ancora viva, sia una fase di negazione della sua morte, la negazione di non aver potuto fare niente per salvare la sua famiglia e un certo odio verso sé stesso per essere sopravissuto.

Vorrei abbracciarlo ma so quanto lui odi il contatto fisico. Non penso di averlo mai visto con una ragazza prima d'ora eppure è così estremamente attraente che non mi capacito del motivo per cui quando lo nomino, nessuno sa dirmi chi sia.

I suoi muscoli tesi sono solo l'ennesima prova della sua rabbia ormai cronica che prova e che accresce dentro di lui quando sente anche solo la presenza di Mattheo.

Lo guardo con la coda dell'occhio.

Le mie dita sfiorano le sue cercando qualsiasi modo per supportarlo emotivamente. Lui è stato cresciuto in un orfanotrofio babbano pur essendo a conoscenza dei suoi poteri lui doveva sopprimerli, nessuno gli ha mai provato amore e le uniche persone a farlo erano i suoi genitori che sono morti troppo prematuramente.

Ognuno ha la propria storia e di questo ne sono sempre stata convinta.

Me l'ha insegnato mio padre prima di andarsene.

Era un uomo buono e seppur ci abbia provato immensamente, non riesco ancora ad odiarlo.

Vorrei dimenticarlo, rinnegarlo, estirparlo dal mio passato e dimenticare di averlo mai avuto come genitore, come ha fatto mia madre.

Dopo il suo abbandono ha iniziato a farsi carico di tutte le colpe (nessuna che le appartenesse direttamente). Pensava di essere la peggiori delle madri ed è caduta in una forte depressione, non usciva di casa e il numero dei debiti aumentava. Lei ha dovuto rimparare a vivere e quando si è resa conto che nessuna delle scelte di quello che era suo marito dipendesse da lei, ha potuto riprendersi la sua vita in mano.

Ero una bambina e difatti con posso dire di aver vissuto una bella infanzia ma vederla di nuovo sorridere mi ha fatto dimenticare ogni giorno in cui se ne stava rinchiusa in camera a piangere con addosso l'unica camicia che si era dimenticato di mettere nella valigia che l'avrebbe compagnato nel suo viaggio senza ritorno dalla vita che voleva ed evidentemente, quella vita non era con noi.

Poi non si sa come, un giorno è uscita dalla sua camera per un'ora e il giorno dopo per tutta la mattina e il giorno dopo ancora è andata in giardino.

Ora è quasi un tabù parlare di lui ma onestamente a me va bene così, mi basta il sorriso di mia madre.

«Giuro su Dio, Pansy che se non mi porti via di qui spaccherò la faccia a quello stronzo prima che possa anche solo guardarmi» sibila Adam a denti stretti.

Sonder // Mattheo RiddleWhere stories live. Discover now