Sonder // Mattheo Riddle

13. Only trouble

Alexia

Giorno 6
Sabato 9 novembre 1996 ore 20:49

Mattheo si stacca immediatamente e io ho solo qualche secondo a disposizione per sembrare il meno traumatizzata possibile.

Piton entra nella stanza con uno sguardo agghiacciante.

Il silenzio è logorante per i miei nervi.

Si innalza una tensione in grado di torturarmi più del tocco di Mattheo.

«Buonasera» diciamo in coro io e il ricciolino alla mia destra.

Di conseguenza, Piton non dice niente e questo non fa altro che aumentare il mio stato di agitazione.

«Sono qui per la vostra punizione»

Oh cazzo.
Mi ero completamente dimenticata.

Sento le mie guance riempirsi di un calore intenso.

«Mujer... un po' di contegno» mi 'ammonisce' Mattheo sottovoce.

Una voglia malsana di spaccargli la faccia fa capolino nella mia mente, ma per fortuna quest'idea molto allettante viene presto interrotta da Piton.

«Riddle, la punizione non è riservata solo alla signorina Carrera»

Ridacchio mentre lo guardo con la coda dell'occhio per notare quanto sia arrabbiato.
Le sue sopracciglia ne sono l'evidente testimonianza dato che sono corrucciate per colpa della rabbia.

«Cosa dovremmo fare?» domando al nostro professore che per il momento sembra riservare i suoi sguardo agghiaccianti solo a Mattheo.

«Aiutare il professor Lumacorno a riordinare ingredienti e l'aula per la prossima lezione di pozioni che avverrà questo lunedì»

Tiro un sospiro di sollievo per l'unico motivo che mi aspettavo di peggio, detto sinceramente.

Senza dire nulla ci avviamo verso il corridoio che ci condurrà all'aula di pozioni.

L'unico rumore che riesco ad udire sono i nostri passi malinconici.

Piton ci guida, illuminandoci la strada grazie alla sua bacchetta che emana una luce a dir poco abbagliante.

Tutta Hogwarts si sta preparando a spegnersi e a riposarsi dopo una settimana di scuola.

«Professore!» una voce si fa spazio tra gli accumuli di silenzio deposti in questo corridoio.

Ci fermiamo, o meglio, Piton si ferma e io non faccio altro che scontrarmi contro la sua schiena mingherlina.

Mi guarda come se stesse già programmando il mio omicidio.

Capelli castani.
Occhi verdognoli.
Adam.

Non so se io sia più sorpresa o contenta di vederlo.

Ha il respiro leggermente affannoso da cui posso dedurre che abbia corso per raggiungerci.

«Wesboury» lo squadra Piton con circospezione e ostilità.

«Buonasera»

«Come mai è qui? È consapevole che non può uscire dalla sua stanza»

Piton e la sua fissazione nel seguire le regole.

«So che non dovrei stare qua, se non ricordo male al secondo anno mi ha fatto imparare a memoria tutte e le 527 regole di Hogwarts perché ero entrato nel reparto proibito della biblioteca»

Ho capito bene?
Speriamo di no.

«527 regole?!» salto sopra io sorpresa.

Piton passa il suo sguardo sulla mia figura.