Il mio cuore iniziò a battere forte. Che cosa stava facendo? Non stavo per essere incoronata, vero? Conoscevo appena il re.
Il mio cervello affannato da tutto questo, capì che Savanah non era più in cima, e quando la raggiungemmo, la intravidi nella folla sottostante. Non sembravaaffatto felice.
"Miei fedeli sudditi. Oggi è un'occasione monumentale. Oggi ho trovato la mia compagna, la vostra regina, e non potrei essere più felice", annunciò il re, tirandomi al suo fianco.
L'annuncio fu seguito da un forte applauso. Il mio sguardo trovò i miei genitori, che versavano lacrime di gioia. Carter stava urlando, e Diya lo stava rimproverando. Questa scena mi fece sorridere.
Guardai tutti i licantropi, che prima erano tutti tesi. Ormai, sembravano molto più felici, visto che, apparentemente, sembrava si fossero tolti un peso dalle spalle.
Tutto questo sembrava così sbagliato, ma anche così giusto al contempo. Perché ero così combattuta?
Mi guardai intorno, riuscivo a vedere tutto e tutti da quell' altezza, tutti tranne Niya. Non la vedevo da nessuna parte. Dov'era? La preoccupazione prese il sopravvento, mentre continuavo a guardare tra la folla. Lei era davvero sparita.
"Che cosa c'è che non va, piccola?" mi sussurrò il re all'orecchio.
Alzai lo sguardo verso di lui, che dovette scorgere la preoccupazione sul mio viso. Si voltò verso la folla e sorrise prima di portarmi via.
Mi resi conto che in realtà non sapevo come chiamarlo. Ma lui, come se mi avesse letti nel pensiero, mi sorrise e rispose: "D' ora in poi, puoi chiamarmi Adonis. Solo tu avrai questo diritto".
Sussultai mentre l'aria diventava di nuovo soffocante. Mi ritrovai a desiderare di passare le mani tra i suoi capelli e assaggiare quelle sue labbra lussuriose.
"Vieni, lascia che ti presenti ad alcune persone molto care a me", disse Adonis, prendendomi per mano.
Ci dirigemmo al piano di sotto, dove tutti stavano chiacchierando tra loro.
"Bene bene bene, che cosa abbiamo qui?" una voce sconosciuta interruppe i miei pensieri.
Non mi ero nemmeno resa conto che Adonis mi aveva portato verso un gruppo di persone. Due uomini ci guardarono mostrando enormi sorrisi sui loro volti.
Uno di loro si fece avanti e sorrise. Aveva i capelli castano scuro, sembravano quasi neri. I suoi occhi scuri brillavano di felicità.
"Sono Evan Clark; non so dirti quanto sia felice che questo idiota abbia finalmente trovato la sua compagna." Disse Evan per poi stringermi la mano.
lo sorrisi educatamente, e Adonis scosse la testa. "Questi sono i miei migliori amici. Evan si è già presentato, e quello li è Gabe Davis".
"Piacere di conoscerti." Gabe mi strinse la mano anche lui. I suoi capelli biondi erano decisamente lunghi per un giovane ragazzo; Ma, gli stavano davvero bene. Essi erano decorati con treccine e piccoli nastrini dorati fra esse, e teneva metà dei capelli sulle spalle come me. E sul tutto risultavano la sua leggera barbetta e dei grandi orecchini.
Anche una donna venne avanti. Aveva i capelli rossi, che le arrivavano fino alle spalle e i suoi occhi blu spiccavano. Era bellissima. "Sono Lexi Robinson, la compagna di Gabe. Devo dire che sei bellissima". Lexi sorrise.
Lei erasemplicementestupenda; Avevano uno splendido viso, con dei grandi occhi blu e capelli rosso sangue. Entrambi le mettevanoin perfetto risalto la carnagionepallida. Aveva, labra, ciglia e acconciatura curati, era perfetta. L' unica cosa a rovinarle il viso, erano delle cicatrici che le attraversavano la pelle tra l' occhio sinistro.
L' unica cosa che riuscii a dire fù: "Grazie, adoro il tuo vestito", risposi.
"Sai che noi tre siamo amici da così tanto tempo? A volte mi chiedo come ho fatto a trattare con questi due". Evan sospirò drammaticamente.
Adonis sgrano gli occhi e Gabe lanciò un'occhiataccia a Evan.
"È il contrario, idiota. Non so come io e Gabe abbiamo fatto a sopportarti. Quante volte ci siamo messi nei guai per colpa tua". Adonis scosse la testa.
"Sono d'accordo. Evan, sei proprio un bel tipo. Mi dispiace per la tua compagna". Gabe scosse la testa.
Guardai Adonis, che aveva un enorme sorriso disegnato sulla faccia. Anche se ci eravamo appena conosciuti, per qualche motivo, vederlo sorridere in quel modo mi rendeva così felice.
Questo legame di coppia stava facendo cose pazzesche ai miei sentimenti.
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