Capitolo 63

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"Dimitri!" La voce familiare di Lexi chiamò.

Sia io sia Adonis ci girammo, per vederla correre verso di noi.

"Tu... è meglio che tu venga giù....", disse Lexi, riprendendo fiato.

Gli occhi di Adonis si ridussero a fessure, quando fiutò qualcosa nell'aria. Per me, non significava nulla, ma per Adonis era chiaramente qualcosa.

Il suo corpo si tese ancora una volta, e si precipitò dunque al piano di sotto. Vidi Lexi preoccuparsi, prima di corrergli dietro.

.

.

Adonis si fermò davanti a un uomo di mezza età, che se ne stava lì con uno sguardo compiaciuto sulla faccia.

"Chi è quello?" sussurrai a Lexi.

"È quello che ha proposto per primo l'idea dell'accoppiamento tra Adonis e Savanah", rispose Lexi, facendomi sgranare gli occhi per lo shock.

Come se quel giorno non fosse stato abbastanza complicato... Speravo solo che Adonis potesse controllare il suo licantropo, ma guardando quell'uomo ne dubitavo seriamente.

Beh, questo poteva essere divertente.

Adonis ringhiò all'uomo, "Come cazzo sei entrato?"

Con mia sorpresa, quest'uomo non sembrava spaventato o anche solo sconvolto dal fatto che Adonis fosse a pochi secondi dal strozzarlo a morte. Invece, sembrava che se la stesse godendo.

Questo era confermato dal suo sorriso, che non era affatto seducente; bensì, terrificante, che ti faceva sentire a disagio.

"Sono solo venuto a vedere la tua compagna. Calmati". Quell'uomo non aveva vergogna.

Il corpo di Adonis era molto teso, e Lexi si aggrappò a me, probabilmente nervosa, temendo che perdesse il controllo.

Notai Niya in piedi di lato con un'espressione confusa sul viso. Per fortuna era lontana da tutto il dramma. Aveva già abbastanza da fare.

L'ultima cosa di cui avevo bisogno quel giorno era che Adonis perdesse il controllo per colpa di quell'idiota, che ovviamente ce l'aveva con lui.

"Sono il re, e decido io quale feccia può entrare nella mia casa, e tu non sei il benvenuto. Quindi, prendi la tua cazzo di nipote e vattene". Adonis digrignò i denti.

Nipote? Aspetta... non dirmi che sua nipote era Savanah?

"È così che tratti la mia nipote? Savanah non merita queste parole dure". L'uomo sembrava offeso.

Sapete una cosa, ne vedevo la somiglianza. Entrambi erano degli idioti fastidiosi, che non sapevano stare al loro posto, ed entrambi avevano quello sguardo che indicava che non stavano tramando alcunché di buono.

Beh, l'unico aspetto positivo di quella testa di cazzo era che avrebbe potuto riportare a casa quella stronza di sua nipote, così non avrei dovuto avere a che fare con lei.

Uno stress in meno sul mio piatto. In più, Savanah si era trattenuta troppo a lungo, se volete conoscere il mio parere.

"Non ho bisogno di spiegare la mia scelta di parole, Mark". Adonis stava stringendo i pugni. Questo non era un bene.

"Beh, ho sentito dell'attacco alla tua compagna. Di come qualcuno sia riuscito a intrufolarsi e ad appendere il cadavere di una bambina sopra sua Maestà dormiente. E tu dov'eri? Ho sentito che eri nel tuo studio, lontano da lei. Se non sei capace di proteggere la tua compagna, allora non sei certo in grado di gestire un regno".

Oh, diamine, no. Qualcuno avrebbe dovuto dire a questo Mark che se avesse continuato, lo avrei preso a calci nel culo.

Come osava insultare il mio compagno in quel modo?

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La regina dei Licantropi. Où les histoires vivent. Découvrez maintenant