La regina dei Licantropi.

Capitolo 30

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I due giorni successivi passarono molto più velocemente del previsto. Mi ritrovai immersa fino al collo in tutte le valigie che dovevo fare. Immancabilmente, Adonis mi aveva chiamato ogni giorno, e io, puntualmente, non vedevo l'ora di ricevere le sue chiamate.

Mi chiedeva come andavano le valigie e io rispondevo con "noioso", al che lui diceva che sarei dovuta rimanere al castello con lui.

Ma io gli ripetevo la stessa cosa, ossia che volevo dare un adeguato addio al posto in cui ero cresciuta, e lui comprese.

Carter si era calato nel suo ruolo di Alpha, e Diya era armare al suo fianco. Non capivo se vederli insieme mi desse la nausea o mi rendesse felice.

Penso che Carter cercasse di proposito di farmi sentire male, pomiciando con mia cugina davanti a me.

Fedele alla sua parola, Luke mi seguì ovunque. Era chiaro per me che fosse super cauto. Per quanto mi riguardava, avevo accettato il fatto di non poter scappare questa volta, ma non mi ero arresa all'idea

Anche Sophia era molto presente; Mi aiutò a fare i bagagli e mi parlò dei cambiamenti che avrei dovuto affrontare. Sembrava piuttosto scoraggiante ad essere onesti, ma mi limitai ad annuire.

C'era una persona che cominciava a darmi i brividi. Hunter.

Per qualche motivo, ogni volta che lo guardavo, anche lui aveva lo sguardo fisso su di me. Non sentivo più il dolore che provavo prima, ma mi sentivo invece molto a disagio.

Sembrava quasi che stesse rivendicando un diritto su di me, e questo non sarebbe finito bene per lui. Non potevo immaginare Adonis che cedeva amichevolmente ad Hunter, mai.

Adonis mi telefonò alle 09.00 di quella mattina, per dirmi che stava partendo per raggiungere il mio branco. Quelle parole mi fecero saltare dal letto, per poi farmi preparare velocemente.

Sapere che quella sarebbe stata l'ultima volta nella mia stanza mi rendeva triste. Dopotutto, quella era stata il mio santuario, e non volevo lasciarla così, come se per me non fosse più niente.

Mamma bussò, facendo poi capolino dalla porta e disse: "Tutto pronto?" Non mi fidavo della mia voce, così mi limitai ad annuire e mia madre sospirò.

"Tesoro, so che per te è difficile, ma questo è un nuovo capitolo per te. Dovresti esserne entusiasta! Questa sarà sempre la tua casa, qualunque cosa accada, lo sai".

"Oh, mamma. Come posso lasciarmi tutto alle spalle? Questo è tutto ciò che ho sempre conosciuto". Dissi con le lacrime che iniziavano a inumidirmi le ciglia, e sprofondando fra le calde braccia di mia madre.

Lei mi passò le mani tra i capelli prima di rispondere: "Aarya, ho cresciuto una ragazza forte. Il cambiamento è sempre difficile, ma so che lo supererai".

Sospirai prima di annuire. "Ci proverò".

"Questa è la mia ragazza". Mamma mi sorrise.

Passai le due ore successive a finire i bagagli e a portare tutto di sotto. Carter e Diya vennero ad aiutarmi, anche se Carter passò la maggior parte del tempo a infastidirmi.
"Smiley, non andartene". Carter mi fece un sorriso triste.

"Non cominciare anche te. Mi state rendendo tutto più difficile!" Scossi la testa.

"Ho messo questo da parte nella mia mente, pensando che ho ancora un sacco di tempo da passare con te. Dio, mi mancherai, Smiley". Carter mi tirò dentro per un grande abbraccio.

Mi lasciai sprofondare in esso e poi risposi: "Come farò a sopravvivere senza le tue continue prese per il culo.."

"Ora sei troppo in alto e potente per questo, mia regina", mi prese in giro Carter.

Dire addio al mio branco si rivelò essere troppo per me; Qualche lacrima mi rigo il viso, creando delle leggere righe grigie per colpa del trucco. Stavo cercando di rimediare al disastro quando una macchina si fermò davanti a casa mia.

Adonis uscì, e immediatamente la gente si inchinò a lui. Il suo sguardo trovò il mio, dal quale rimasi incantata mentre si dirigeva verso di me.

"Piccola amica, mi sei mancata", sussurrò Adonis con uno sguardo pieno
di amore, facendomi venire i brividi lungo la schiena.

Gli feci un piccolo sorriso, per poi abbassare immediatamente lo sguardo, ricordandomi del disastro sul mio volto. Percepii il suo sguardo indurirsi fermandosi su di me.

"Chi ha fatto piangere la mia regina?"

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