Capitolo 31

1.6K 56 0
                                    

_________________《⚜》_________________


"Chi ha fatto piangere la mia regina?"


Tuonò Adonis.


La gente guardò per terra on preoccupazione, e io scattai sul volto del mio compagno. Stava scrutando tutti, cercando di capire perché stessi piangendo.


"Nessuno mi ha fatto piangere. Sono solo addolorata perché me ne sto andando", dissi con tono calmo.


Adonis mi guardò e sospirò: "Avrei dovuto saperlo. Scusate tutti, ho esagerato".


"No, eri solo preoccupato per la tua compagna", rispose Carter sorridendo ad Adonis.


Adonis annui per poi riportare il suo sguardo su di me."Sei pronta ad andare?"


Annuii, e Adonis mi pulì il viso con un fazzoletto per poi fare cenno alle guardie dietro di lui di portare via le mie cose.

Le lacrime minacciarono di cadere di nuovo, quando vidi tutte le mie cose che venivano impacchettate e i miei familiari in piedi con dei tristi sorrisi sui loro volti.

Prima che ci avvicinassimo alla macchina, una voce chiamò il mio nome; "Aarya!"

Mi voltai per vedere Hunter che correva verso di me con qualcosa in mano. Vedete, se avessi ancora provato gli stessi sentimenti di prima, allora il mio cuore avrebbe corso così velocemente da esplodere, ma in quel momento, mi sentivo solo a disagio.

"Non andartene senza che io ti dia il tuo regalo. Ecco." Hunter mi mise fra le mani una collana.

Era semplice, ma mentre la tenevo in mano, non potei fare a meno di pensare che stesse avanzando una sorta di pretesa su di me.


"Permettimi." Disse Hunter riprendendo delicatamente la collana per poi avvicinarsi con le mani al mio collo.

"NO!", dicemmo io e Adonis contemporaneamente.

Senza accorgermene avevo di nuovo usato la voce del mio Lupo, che venne però coperta da quella di Adonis.

"Grazie per il regalo, Hunter, ma la indosserò più tardi. Dobbiamo andare ora", spiegai.

Lui sembrava sorpreso della mia reazione ma annuì. Non potei fare a meno di notare lo sguardo sconfitto sul suo volto. I miei occhi si fermarono su Carter, anche stava fissando Hunter. Sembrava come se lo stesse tenendo d' occhio per me.

Questo confermò i miei sospetti: Hunter si stava davvero comportando in modo bizzarro. Non c'era traccia di Lana da nessuna parte, il che era ancora più strano.

Adonis stava ancora fissando Hunter, ma decisi di prendere il comando.

"Dai, Adonis, dobbiamo andare", dissi, tirando Adonis fuori dalla sua trance, gestito da Hunter.


Mi rigirai un ultima volta verso la mia famiglia. "Vi amo tutti, e mi mancherete molto", dissi.


"Anche noi ti vogliamo bene, Aarya", rispose mio padre.


Una volta che Adonis ed io fummo entrambi in macchina, salutai tristemente, mentre lasciavamo il mio branco. L'unico posto che avevo considerato casa per tutti questi anni.

La prima ora di viaggio fu silenziosa; ascoltai la musica mentre Adonis guidava. Nella seconda ora, ci fermammo a una stazione di servizio per una pausa alla toilette, e incontrai Sophia, mentre prendevo del cibo per lei e Luke.

Quando riprendemmo il viaggio, notai che Adonis non aveva preso niente, a differenza di me, che avevo preso un panino.
Ero incerta: avrei dovuto offrirgli il mio panino?

Il mio lupo, naturalmente, stava dicendo di offrirgli tutto il mio cibo, il che era un po' esagerato. Dopotutto, anche io avevo bisogno di mangiare.

Alla fine, decisi di condividere il mio panino, ma quando lo offrii ad Adonis, mi disse di non poter mangiare e guidare contemporaneamente. Che sciocchezza, io l'avevo sempre fatto invece.

Tuttavia, sentii una sorta di bisogno di volere che Adonis mangiasse. Pertanto, feci l'unica cosa logica possibile. Gli diedi da mangiare, reggendo per lui il panino.

Pensai che rimanesse scioccato quando la mia mano comparve improvvisamente davanti alla faccia, tenendo il panino. Mi guardo confuso, e io guardai di nuovo il panino e dissi: "Mangia".

Lui sorrise, mentre si concentrava sulla strada, diede un morso al panino. Quell'azione mi fece rabbrividire.

Onestamente, il mio corpo avrebbe reagito così ogni volta che Adonis faceva qualcosa? Non ero sicura di poterlo sopportare.

Adonis continuò a mangiare il panino che gli avevo dato, e una volta finito, mangiai l'altra metà.


Rimase in silenzio per un po', poi io parlai: "Non so se sai che mi stavo preparando per diventare un medico di branco".


Adonis mi guardò e poi tornò a guardare la strada. "Sì, lo sapevo. Me ne ha parlato Sophia".


Certo che lo sapeva. Ovviamente, aveva fatto una sorta di controllo su di me.


"Beh, vorrei continuare la mia formazione e lavorare come professionista". Diedi un'occhiata per vedere la sua reazione.

"Certo, non c'è nessun problema, piccola". La risposta di Adonis mi sciocco.


"Tu... tu sei d'accordo?"


"Sì, perché non dovrei?". Adonis mi guardò.


Esitai un pò, ma poi decisi di parlare; "Pensavo che sarei stata impegnata nei doveri di regina tutto il giorno, o che non mi fosse stato ugualmente permesso", ammisi.


"Non c'è motivo per cui tu non possa essere un medico e una regina. Ovviamente, hai un talento e hai la passione per la medicina. Queste due cose sono preziose e non te le porterei mai via". Adonis sorrise, quando vide la mia reazione.


"Abbi un po' di fiducia in me, piccola. Non sono così cattivo come pensi", scherzò Adonis.


Mi limitai ad annuire. Chi sapeva che Adonis sarebbe stato d'accordo così facilmente?


Avevo pianificato nella mia testa gli altri passi che avrei fatto, perché ero sicura che non sarebbe stato d'accordo, ma mi aveva dimostrato che mi sbagliavo.

Fu in quel momento che sbadigliai e Adonis ridacchio. Questo mandò scintille lungo la mia schiena. La sua risata mi fece sentire tutta confusa dentro.

"Immagino che tu non sia una persona mattiniera". Rise Adonis. Scossi la testa e Adonis disse: "Dormi, piccola".


Non ebbe bisogno di dirlo due volte, i miei occhi cominciarono a chiudersi una volta che mi rilassai e le ultime parole che sentii prima di cadere in un sonno profondo furono: "Presto saremo a casa".

________________《⚜》_________________

La regina dei Licantropi. Kde žijí příběhy. Začni objevovat