La regina dei Licantropi.

Capitolo 62

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"Vostra Maestà?" chiamò la voce familiare di Jane.

"Sì, entrate", rispose Adonis.

Jane aprì la porta con cautela, e mi accorsi della sua tensione quando vide Adonis. Povera donna, probabilmente era ancora terrorizzata da quello successo teempo prima.

"Sono stata chiamata per controllare la causa della morte e cercare qualcosa di sospetto nella tua stanza. Ho pensato che avrei dovuto riferirvi le mie scoperte", iniziò Jane.

Adonis si limitò ad annuire.

"Beh, non posso ancora stabilire l'ora esatta della morte, ma sono certa che sia stata uccisa da pugnalate multiple. Questo, e l'essere stata appesa nel modo in cui è stata trovata spiegherebbe perché c'era così tanto sangue..."

Rabbrividii e seppellii il viso nel collo di Adonis. Quella povera bambina. Chi avrebbe potuto uccidere una bambina innocente con tale violenza? Mi si spezzò il cuore al pensiero della sua famiglia. Probabilmente, non avevano idea del tragico epilogo che aveva avuto la vita della loro figlia.

"Ma ho anche scoperto qualcos'altro. Il motivo per cui Aarya non si è mai svegliata durante l'intero atto.." Jane sospirò.

Sollevai il capo e Adonis chiese: "Vuoi dire che qualcuno ha drogato Aarya?"

Jane annuì. "La sua acqua è stata corretta con una droga. Non sono sicura di quale si tratti esattamente, ma conosco le varie droghe che hanno un odore simile, e tutte hanno lo stesso effetto. L'ha fatta cadere in un sonno profondo, dal quale non si sarebbe più svegliata, anche se intorno a lei succedevano tali cose. Ditemi, Maestà, avete avuto mal di testa quando vi siete svegliata?"

"Sì, ma ho pensato che fosse perché non avevo dormito bene", risposi.

Jane scosse la testa.

"È l'effetto collaterale del farmaco. Il responsabile sapeva che siete una licantropa. Altrimenti non avrebbe avuto altri motivi per drogarvi. Sapevano anche quando farlo. Si è trattato di un piano attentamente pianificato".

Gli occhi di Adonis cominciarono a cambiare. Il volto di Jane impallidi, e fece pertanto qualche passo indietro, avvicinandosi ulteriormente alla porta.

Non era il momento per Adonis di perdere il controllo.

Gli presi la testa tra le mani. "Resta con me, Adonis. Ho bisogno di te, non del tuo Licantropo".

I miei occhi rimasero su quelli mutevoli di lui, rifiutando di lasciare che il suo Licantropo prendesse il controllo. Adonis chiuse gli occhi e lasciò uscire un respiro profondo.

Quando i suoi occhi nocciola si unirono ai miei, tirai un sospiro di sollievo.

"Dover sentire tutto questo risulta difficile, piccola. Il mio licantropo vuole il sangue di chi ha fatto questo". Adonis si passò le mani tra i capelli.

"Lo so, ma il tuo licantropo non aiuterà nessuno a trovare prima questo stronzo. Sei tu che lo farai, quindi devi mantenere il controllo".

"Devo andare, vi farò sapere viene fuori qualcos'altro". Jane se ne andò.

Adonis mi prese in braccio e mi depose sulla tavoletta del water, prima di sparire nella stanza. Non ci volle molto, perché tornasse con dei vestiti.

Mi preparai rapidamente e prima chwbpotessi fare qualsiasi altra cosa, mi strinse forte la mano.

"Non ti allontanerai da me", disse, senza lasciare spazio ad alcuna discussione.

Mi limitai ad annuire, segretamente contenta che l'avesse detto, perché non volevo comunque lasciare il suo fianco. Lasciammo la camera da letto e ci dirigemmo verso le numerose guardie.

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