La regina dei Licantropi.

Capitolo 64

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Come osava insultare il mio compagno in quel modo?

E credeva davvero che gliel'avrei davvero fatta passare liscia?

Strinsi gli occhi e mi misi di fronte ad Adonis. Non mi avrebbe mai fatto del male, e in questo modo, sarebbe rimasto calmo.

"Chi ti credi di essere per dire ad Adonis di che cosa è o non è capace? Ha governato senza una compagna per dieci anni e ha fatto un ottimo lavoro. La tua opinione è indesiderata e un mucchio di merda, perché sei solo arrabbiato perché tua nipote non è riuscita a diventare la compagna di Adonis. Ora, è il momento che tu e la tua linea di capelli che si sta ritirando vi leviate dalle palle. Oh, e non dimenticare la tua amata nipote". Sorrisi dolcemente alla fine.

Sentii Lexi ridere sommessamente, e alcune delle guardie sorrisero. Guardai una di loro, che sembrò aver recepito il messaggio e si mosse per portare la fastidiosa feccia fuori di lì.

Mark rimase li con la bocca aperta, probabilmente scioccato, perché nessuna donna gli aveva mai parlato in quel modo, infatti:

"Senti un po', io non prendo ordini dalle donne", disse Mark, in tono sprezzante.

Sorridendo e risposi: "Non avrei mai pensato di usare il mio titolo, ma ora sembra il momento perfetto, perché significa che posso farti scendere dal tuo piedistallo. Esci dal mio palazzo prima che ti costringa. Sono gli ordini della regina. Hai tentato la fortuna con tua nipote, e grazie al cielo, non ha funzionato, quindi è ora che tu te ne vada".

Adonis mi mise una mano sulla spalla, così mi girai per vedere il suo enorme sorriso.

"La regina ha parlato; Sai dov'è la porta".

"Che cosa stai facendo? Toglimi le mani di dosso", urlò una voce familiare.

Dio, la sua voce era così fastidiosa.

Savanah era stata portata giù dalle guardie, ed era chiaramente insofferente di come veniva trattata.

"Dimitri, di loro di togliermi le mani di dosso. Guarda cosa stanno facendo", si lamentò Savanah.

"Vedi, Savanah, ti sei trattenuta più del dovuto. Ma non preoccuparti, il tuo amato zio è venuto a prenderti per portarti a casa, perché questa non è mai stata e non sarà mai la tua casa". Feci cenno a Mark.

"Zio Mark?" Savanah sembrava scioccata.

Adonis non perse tempo, prima di prendermi in braccio e chiamare Gabe ed Evan, che erano appena arrivati. "Portateli fuori di qui".

"Oh, cavolo. Perché mi perdo sempre il divertimento?" Evan si lamentò, facendomi ridacchiare.

Adonis mi portò fino alla nostra stanza temporanea e mi mise sul letto.

"Sai quanto è stato incredibilmente sexy?" Mi guardò con orgoglio.

"No, ma guardando i tuoi occhi, lo posso immaginare". Risi.

"Hai detto a Mark di andarsene e hai usato il tuo titolo contro di lui. Piccola, è stato fottutamente incredibile". Adonis scosse la testa incredulo.

"Grazie. Ma ho dovuto farlo. Quell'idiota stava dicendo ogni sorta di stronzate". oteai gli occhi..

"Ogni giorno mi sorprendi". Adonis mi sorrise.

"Sì, beh, dopo la giornata che abbiamo avuto, penso che una bella sorpresa fosse d'obbligo", risposi.

Improvvisamente, l'atmosfera cambiò. Era come se fosse scattato qualcosa in Adonis, perché ora sembrava che volesse divorarmi...?

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