Capitolo 23

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Questo legame di coppia stava facendo cose pazzesche ai miei sentimenti.


"Persino io faccio fatica a credere che questi due vi abbiano sopportato così a lungo. Voglio dire, io e Gabe siamo compagni solo da sette anni, ma è sufficiente per sapere che razza di persona sei". Lexi scosse la testa.

Evan sussultò drammaticamente: "Che cos'è questo? È l'ora della banda contro Evan? Mi stai mettendo in imbarazzo davanti alla regina".

La menzione della regina mi fece irrigidire. Non volevo esserlo. Era una responsabilità troppo grande, e come avrei potuto gestire tutto quello dopo lo strazio che avevo dovutoaffrontare?

"Basta. Sei tu che ti stai mettendo in imbarazzo. Andate e assicuratevi che tutti gli ospiti siano felici e che si stiano divertendo. Io devo andare a conoscere la famiglia della mia compagna", disse Adonis. La sua faccia seria era tornata.

Evan e Gabe annuirono e si accinsero a eseguire gli ordini del re. Adonis mi prese delicatamente la mano; Tocco al quale sussultai. Era così che sarebbe stato sempre?

Adonis si diresse verso i miei genitori. Non appena mamma mi vide, mi avvolse in un enorme abbraccio. L'abbraccio di una madre dovrebbe rendere tutto migliore, ma non fu così per me. Io non volevo stare un minuto di più in quel posto.

"Perché stai piangendo?" le chiesi, asciugando le lacrime dal viso di mia madre.

"Perché sono così felice. La mia bambina ha trovato il suo compagno. Qualcuno che si prenderà cura di lei. Che cos'altro potrebbe desiderare una madre?". Disse per poi tirare su col naso.

Si voltò verso Adonis e sorrise. "Tutto quello che voglio è che tu ti prenda cura di mia figlia. Che la tratti come una regina".

Adonis annui e rispose: "Non si preoccupi. Sua figlia sarà sempre felice".

"Wow, la mia principessa non è più una principessa ma una regina.

Non ci posso credere...!" Mio padre fece l'occhiolino.

"Papà..." Alzai leggermente li occhi al cielo.

Lui rise e mi abbraccio prima di dire: "Aarya, voglio che tu sappia che io e tua madre siamo molto orgogliosi della donna che sei diventata. Ora stai entrando nella prossima fase della tua vita. Goditela".

Le parole di papà mi fecero venir voglia di piangere, quando realizzai che si trattava del suo addio. Non volevo lasciare i miei genitori e rimanere lì. Avevo solo voglia di tornare a casa e nascondermi nella mia comoda stanza.

"Mi mancherai, sorellina mia." Sai fu il seguente ad abbracciarmi.

"Davvero? O ti mancherà solo prendermi in giro?" Alzai le sopracciglia. Sai rise: "Mi hai beccato. Mi mancherà prenderti in giro e farti arrabbiare".

Zoya mi strappo via dalle braccia di Sai per poi riabbracciarti a sua volta. "Te l'avevo detto che sembrava una regina! Aarya, sei una donna straordinaria, non dimenticarlo mai!"

"Questo non è giusto! Sono appena tornato e già mi lasci, Smiley!" Sentii dire a Carter, dietro di me.

"Beh, ora hai una compagna che si prendera cura di te." Dissi per poi incontrare lo sguardo di Diya.

Carter mi guardò, per poi sospirare e tirarmi dentro a un caloroso ma freddo abbraccio. Si percepiva la felicità che si mescolata con la tristezza nell' aria. Feci del mio meglio per non piangere.

Non era così che avevo pianificato la mia serata. Mai nei miei pensieri più selvaggi avrei pensato di trovare il mio compagno al ballo, e tantomeno che avrei dovuto dire addio a tutti i miei cari.

"Sai che mi prenderò cura di lui." Disse Diya sorridendo.

"Lo so. Sarà meglio che anche lui si prenda cura anche di te." Fissai Carter. Lui alzò le mani in segno di finta resa. "Sì, Vostra Maestà."

"Davvero?" Scossi la testa.

"Non ho detto niente di male; sarai una regina e anche straordinaria." Carter mi baciò sulla fronte.

Sembrava tutto così strano. Tutti i membri del mio branco si stavano radunando intorno a me, per congratularsi.

All'improvviso, percepii la presenza di uno sguardo indesiderato su di me. I miei occhi si posarono attentamente su tutti quelli dei membro intorno a me, finché non incontrarono quelli Hunter. Non sorrideva affatto, mentre Lana era intenta a conversare con qualcun altro poco più in là.

Per tutta la notte, sembrava che avesse fatto finta che io non esistessi nemmeno. Ma il modo in cui mi fissava in quel momento mi fece accelerare il battito del cuore e mi fece quasi venire un groppo in gola. Ora che tutti sapevano che avevo un compagno, {nientemeno che il fottuto re}, aveva un inconfondibile luccichio negli occhi.

Uno sguardo di pura gelosia.

Oh Dea..

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La regina dei Licantropi. Where stories live. Discover now