La regina dei Licantropi.

Capitolo 55

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"Aarya!" Niya sorrise e mi tirò dentro per un abbraccio.

"Sei davvero qui! Oh, Niya, mi sei mancata". La strinsi di più.

"Si, dovresti ringraziarmi per averla portata qui e aver dovuto soffrire per quello che ho sentito". Evan sospirò drammaticamente.

Niya ruppe l'abbraccio e mi guardò confusa prima di dire: "Mi sono persa".

"Non vuoi sapere che cosa ho sentito prima che la porta si aprisse". Evan rabbrividi.

I miei occhi si allargarono per lo shock, quando capii di che cosa stava parlando Evan, e borbottai sottovoce: "Stupido udito licantropo..."

Adonis decise allora di rendere nota la sua presenza. "Beh, le tue orecchie innocenti avrebbero potuto essere risparmiate, se avessi scritto come una persona normale"

"Ah, ma noi non siamo persone normali, e chi ha detto che le mie orecchie sono innocenti?" Evan fece l'occhiolino.

"Vuoi davvero parlare di questo davanti a una certa persona? Ho molte cose da dire". Adonis fece cenno a Niya.

Evan imprecò sottovoce e cambio rapidamente argomento. "Beh, comunque, ho pensato che Niya volesse fare una sorpresa ad Aarya", rispuse Evan, un rossore che gli saliva sulle guance.

"Allora, tutto questo era per la tua amica? Il tuo rossore dice tutto". Adonis sorrise. Per fortuna, non aggiundendo altro.

Niya guardo il pavimento, mentre Evan guardò Adonis come sevolesse ucciderio.

Diedi una gomitata a Niya, che guardo me e Adonis, prima che un sorriso si facesse strada sul suo viso

"Beh, ho sentito che anche tu ti sei data molto da fare, cugina. Per prima cosa, trasformandoti in una licantropa nel modo più drammatico possibile,pieno your-style, facendo si che il tuo compagno dovesse essere rinchiuso".

"Bhe, mi conosci", dissi.

Niya si mise a ridere e rispose: "Ahh, certo, ecco perché sei scappata quando hai visto il tuo compagno per la prima volta..."

Alzai gli occhi. "Oh, andiamo! Ormai è nel passato"

Niya rise ancora di più. "Sei troppo facile da prendere in giro".

Il mio sorriso si allargo, mentre Niya rideva. Notai che aveva di nuovo un po' della sua scintilla, ma sapevo che stava anche cercando di fare del suo meglio per mostrarmi che stava bene.

Avrei voluto che Adonis facesse soffrire di più quel coglione, ma la sua rabbia avrebbe avuto la meglio. Un altro motivo per cui aveva bisogno di tenere sotto controllo la sua rabbia.

"Allora, ti trasferisci qui?" Adonis chiese a Niya.

"Um.... Forse mi sono ammalata molto a casa, mi hanno detto che, venire qui avrebbe aiutato..." Niya mi guardò timidamente.

"Eri malata? Niya?

"Perché sapevo che sareste accorsi e non volevo. Inoltre, quando ho parlato con la mia terapista, ha detto che sarei guarita più velocemente se mi fossi circondata di voi ragazzi", rispose Niya.

"Con questo, intendi davvero Evan. Dopotutto, è il tuo compagno" dichiarai.

Niya sorrise.

Evan gonfiò il petto come se fosse orgoglioso.

"Ho anche bisogno del tuo amore e del tuo sostegno". Niya cambiò argomento.

"E io sarò sempre qui per darlo", Sorrisi.

"Davvero? Non sarai troppo occupata con il tuo compagno, i doveri di regina e la preparazione da medico?" Niya prese in giro,

"Troverò il tempo per te! Inoltre, se non ho tempo, il tuo compagno sarà più che felice di abbandonare quello che sta facendo". Feci l'occhiolino a Evan..

Niya si limitò ad alzare gli occhi e si voltò verso Adonis.

"Voglio solo ringraziarti per quello che hai fatto...."

Adonis sorrise e rispose: "Non devi dire grazie. Ho fatto quello che ogni persona decente avrebbe fatto. Inoltre, bastardi come quello non appartengono al mio palazzo. Niya, voglio che tu sappia che sarai sempre al sicuro in questo posto."

"Grazie..." Niya sembrava incerta su come chiamario.

"Puoi chiamarmi Dimitri", disse Adonis intuendo.

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