Capitolo 65

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"Hai ragione. Dopo gli eventi di oggi, ho bisogno di una distrazione" lui disse, sorridendo.

Il mio cuore batteva forte, mentre notai la familiare vista intrisa di desiderio che turbinava nei suoi occhi.

"Ma... ma ora non è il momento. Ci sono così tante cose da fare....", lasciai perdere.

"Esattamente per questo ho bisogno di una distrazione, e credo di averti detto che voglio un assaggio. Non l'ho dimenticato, piccola, e ora mi sembra il momento perfetto".

Adonis sembrò godere del mio stato di agitazione.

"Ora non è proprio il momento, Adonis", provai di nuovo.

Naturalmente, le mie parole furono ignorate, quando Adonis venne verso di me con uno sguardo predatorio negli occhi.

Beh, merda, non c'era nessuna Savanah che potesse interrompere ora. Adonis stava davvero per avere il suo assaggio.

I miei occhi guardarono verso ia finestra. Forse potevo saltare fuori? Non era perché non volevo che Adonis avesse un assaggio, ma se voleva una distrazione, non potevo rendergliela così facilmente.

Inoltre, c'era un brivido che provavo nel farmi inseguire da lui. Lo rendeva più divertente.

"Hai chiuso la porta a chiave?" chiesi.

Il sorrisetto di Adonis si allargò. "Sembra che qualcuno sia pronto".

Mentre si girava per chiudere la porta, saltai in piedi e corsi verso la finestra. L'adrenalina riempì il mio corpo, mentre l'aprivo e tiravo fuori una gamba.

"Che cosa pensi di fare?" Adonis mi afferrò per quella ancora all' interno.

Ora ero seduta sulla finestra, con una gamba dentro e una fuori. Bella mossa, Aarya. Ero troppo lenta per Adonis.

"Pensi che ti lascerei andare via senza aver avuto il mio assaggio?". Si leccò le labbra.

"Non dirmi che credevi davvero che fosse così facile averne uno con me? Volevi una distrazione, quindi te ne sto dando una". Sbattei le ciglia.

"Non dirmi che credevi davvero fosse così facile scappare da me?".Gli occhi di Adonis si incollarono alle mie gambe.

Questa volta sorrisi, anche se lui non potè vederlo.

"Beh, dov'è il divertimento?" dissi.

Prima che potesse rispondere, feci oscillare la gamba e saltai. Grazie al cazzo, ero una licantropa ormai, perché atterrai a terra sana e salva.

La testa di Adonis spunto dal finestrino e ringhiò.

"Allora, vuoi giocare. Giochiamo, ma è meglio che tu corra veloce, perché ho fame".

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La regina dei Licantropi. Where stories live. Discover now