Capitolo 29

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"Aarya, svegliati. Siamo a casa." Mia madre mi scosse delicatamente per svegliarmi.

Mi strofinai gli occhi e guardai mia madre. "A casa? Di già? Ho dormito tutto il tempo!?".

Mio padre ridacchiò. "Eri stordita, non ti sei nemmeno svegliata quando abbiamo raggiunto la stazione di servizio. Anche il tuo amico ha chiamato, ma tu stavi ancora dormendo, così la mamma gli ha detto che eri fuoru uso. Oh, e Carter potrebbe o non potrebbe averti scattato qualche foto".

Whoa, non posso credere che ero così stanca da essere completamente morta per il mondo. Aspettate un secondo, papà aveva detto che Carter mi aveva fatto delle foto?

Quel bastardo! Le avrebbe usate per ricattarmi. Gemendo, scesi dalla macchina e corsi da Carter.

Stava parlando con Luke e Sophia, ma smise quando mi vide arrivare. Aveva un enorme sorriso malizioso sulla faccia, il che significava che le foto che mi aveva scattato dovevano essere orribili.

"Carter, cancella subito quelle dannate foto!" Lo minacciai fulminandolo con lo sguardo.

"Nahh. Sono un ottimo materiale di ricatto, Smiley. Potrebbero tornare utili". Carter mi arruffò i capelli.

Mi girai verso Diya, per poi sussurrarle: "Stai dalla mia parte. Per favore, cancella quelle dannate foto".

Diya mi sorrise e mi sussurrò: "Non preoccuparti. Ti copro le spalle".

Sorridendo trionfalmente, tornai alla mia macchina per aiutare a portare tutto dentro. Luke era dietro di me e sospirai: "Sai che non devi seguirmi ovunque, vero?"

"Non devo, ma lo farò". Rispose Luke.

Fantastico. I miei ultimi due giorni a casa non avrei avuto privacy. Dopo aver portato tutto dentro, crollai sul letto e tirai fuori il mio telefono.

Non so perché, ma chiamai Adonis e portai il telefono all'orecchio.
Il quale rispose al primo squillo.

"Sei a casa?" La sua voce profonda mi fece venire i brividi lungo la schiena.

"Sì, sono appena tornata a casa. Papà mi ha detto che avevi chiamato; Scusa, stavo dormendo", risposi, cercando di non balbettare.

"Ah, sì. Hanno detto che dovevi essere molto stanca. Come mai? Non hai dormito bene ieri sera?" Chiese Adonis.

"Certo che ho dormito bene", replicai.

"Davvero?" Il tono di Adonis mi fece pensare che non mi credesse.

"Davvero." Dissi.

"Mia piccola compagna, so che non hai dormito bene la scorsa notte. So che mi stai mentendo", disse Adonis. Potevo percepire il sorrisetto dall'altra parte.

"Come... come fai a saperlo?"

"Anche io ho dormito malissimo la scorsa notte. Ho dormito solo un'ora buona dopo averti mandato il messaggio", rispose Adonis.

"Ma... perché? Non capisco". Ero senza parole.

Come era possibile che entrambi avessimo dormito male? Non sapevamo ancora di essere amici da un giorno intero!

"Davvero non lo sai? Il motivo per cui ho esitato a mandarti a casa è che il mio licantropo e il tuo lupo si bramano a vicenda, e separarli porta solo dolore a entrambi. Per non parlare del fatto che devi aver già iniziato la transizione in Licantropo", spiegò Adonis.

Merda. Ora mi sentivo un'idiota. Ero di nuovo saltata alle conclusioni, pensando che Adonis fosse un compagno territoriale e che mi volesse sempre alla sua vista.

Ben fatto, Aarya, sempre a saltare alle conclusioni.

"Io... non ne avevo idea. Perché così presto? I lupi mannari non si trasformano dopo il processo di accoppiamento?" chiesi.

"I lupi mannari normali si accoppiano con i licantropi normali, sì. Tu non sei un lupo mannaro normale, e certamente non sei accoppiata a un licantropo altrettanto normale". Disse Adonis ridacchiando.

Quella risatina mandò scintille in tutto il mio corpo. Non avevo mai sentito un suono più melodioso di quello.

"Mmh,...giusto", risposi balbettando.

"Avevo abbandonato ogni speranza di trovarti. Avevo accettato il mio destino di essere accoppiato a un'altra Licantropa per compiacere il Consiglio. Vederti quel giorno ha riacceso il mio cuore addormentato e la mia speranza", disse dolcemente.

lo sussultai e risposi: "Adonis...".

"No, non dire nulla. Voglio solo addormentarmi con il tuo respiro; Mi fa sentire come se tu fossi accanto a me". Così aspettai, e in poco tempo, Adonis si addormentò.

Aspettai un po' di tempo, prima di dire gentilmente: "Buonanotte, Adonis". Per poi riattaccare.

Il telefono mi cadde dalle mani e sospirai. Adonis mi stava facendo cose pazzesche, facendomi provare qualcosa di sconosciuto per me, e ormai, non avevo idea di come comportarmi.

Invece di voler fuggire da Adonis, mi ritrovai a voler rvivere la mia esistenza al suo fianco.

Questo pensiero mi terrorizzava...

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La regina dei Licantropi. Where stories live. Discover now