La regina dei Licantropi.

Capitolo 66

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"Allora, vuoi giocare. Giochiamo, ma è meglio che tu corra veloce, perché ho fame".

Rabbrividii, vedendo quello sguardo predatorio sul suo viso. I miei occhi si spalancarono per lo shock, quando le sue parole affondarono. Cazzo, e adesso?

I miei occhi sfrecciarono sulla parte anteriore del palazzo, e corsi. La velocità dei Licantropi mi aiutò a spingermi più in là nei giardini. Non passò molto tempo prima che si sentisse il suo forte ringhio, spronandomi a correre più veloce.

Trovai un vecchio capanno coperto dagli alberi. Decisi che era il miglior nascondiglio, per ora.

Adonis mi avrebbe trovato qui. Dovevo liberarmi di questi vestiti, ma come?

Feci spuntare la testa fuori e sentii l'odore di Adonis molto vicino. Ok era ora di andare. Era chiaramente molto veloce, e io che lo facevo arrabbiare, probabilmente lo spingevo a trovarmi più velocemente.

Corsi ancora di più, e mi fermai davanti a un albero enorme. Se avessi potuto scalarlo, sarebbe stato il nascondiglio perfetto.

C'era solo una piccola falla all'interno del mio piano geniale: Non avevo mai scalato un albero in vita mia.

Oh beh, ci sarebbero sempre stati un tempo e un luogo per imparare cose nuove. Anche se questo poteva essere il posto, certamente non era il momento, specialmente con Adonis alle mie calcagna.

Facendo un respiro profondo, stavo per saltare, quando un getto d'aria mi fece cadere a terra.

Gemendo, cercai di alzarmi, ma mi ritrovai trattenuta da nientemeno che Adonis.

"Mi ricorda come la prima volta sei scappata...", mi sussurrò all'orecchio.

Merda, mi aveva trovato. Perché non l'avevo sentito e nemmeno annusato? Dovevo imparare a concentrarmi di più sui miei sensi.

"Oh, giusto, perché la prima volta che mi hai trovato mi hai buttato a terra?" sgranai gli occhi.

"Questa volta l'ho fatto solo perché qualcuno ha la brutta abitudine di scappare". Adonis mi baciò il collo, facendomi rabbrividire.

Si alzò e mi tirò su con lui. Dio, era così sexy quando mi fissava in quel modo.

Annusò l'aria, e improvvisamente l'atmosfera divenne tesa.

"Posso sentire l'odore del tuo desiderio". La voce di Adonis divenne roca.

Ingoiai il groppo in gola, ma non dissi alcunché; Non mi fidavo della mia voce. Adonis stava per divorarmi. Non c'era niente che potessi fare, ma sapevo che non volevo fare niente.

Adonis gemette e disse: "Non posso più aspettare".

Non perse un secondo prima di prendermi in braccio e gettarmi sulle sue spalle.

"Adonis", "ansimai.

Lui non rispose nemmeno prima di correre di nuovo verso il palazzo. I dintorni ci passarono dinanzi in un lampo, e il mio cuore batteva all'impazzata.

Adonis tornò indietro a tempo di record e si diresse verso la stanza. Vidi Niya, che era in cucina, e si mise a ridere.

Wow, avrebbe potuto aiutarmi ad uscire da questa situazione, ma no, si stava godendo la mia sofferenza.

Adonis aprii la porta della stanza, per poi richiuderla a chiave prima di gettarmi sul letto.

"Sei stata una ragazza cattiva; Penso che sia il momento della tua punizione".

Adonis si avvicinò a me.

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