Prologo

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-puoi cortesemente dirmi cosa sta succedendo?- domandò Rinald osservando attentamente quello che era il suo fratello minore e che stava camminando a passo di marcia per i corridoi del castello quasi del tutto deserti.

-perché dovrei dirtelo?- domandò Sasha guardandolo storto continuando a camminare e cercando di ignorare quello che era non solo suo fratello maggiore ma anche un altro dei generali della guardia reale, proprio come lui.

-perché sono tuo fratello e tu sembri agitato fin troppo- continuò convinto Rinald guardandosi intorno -riguarda le rivolte in città?-

-maledizione- digrignò i denti Sasha -ho fatto infiltrare degli uomini tra i ribelli Rinald e mi hanno confermato che stanno per attaccare il castello. Devo portare in salvo la famiglia reale- si decise a parlare il moro sospirando pesantemente -non possono morire qui-

-perché non volevi parlarmene?- domandò confuso Rinald -sono tuo fratello e...-

-e dopo la morte di tua moglie Rinald non fai altro che pensare al bene di Addison e ti capisco- mia nipote ha solo tre anni e so che sei preoccupato per lei e che ti schiererai da qualunque parte vinca per essere sicuro che tua figlia stia bene. Il problema Rinald è che le mie fonti mi hanno confermato che ci sono alte possibilità che Irma vinca...la popolazione è quasi tutta dalla sua parte- si bloccò di colpo Sasha guardando preoccupato il fratello maggiore che aveva distolto lo sguardo a quelle parole perché sapeva perfettamente che l'altro aveva ragione sul suo conto.

-non vuoi che ti segua perché vuoi portare in salvo la famiglia reale ma allo stesso tempo non vuoi che io sappia il luogo dove li stai portando per non rivelare questa informazione ad Irma...Sasha so tenere la bocca chiusa e...-

-se prendono Addison tu canti Rinald. Puoi essere forte quanto vuoi ma è tua figlia e faresti davvero di tutto per lei. È meglio che tu non sappia niente- Sasha sospirò pesantemente osservando ancora una volta il fratello che non avrebbe mai più rivisto se non come rivale -salutami la cucciolina- aggiunse poi riprendendo a camminare mentre suo fratello rimase immobile al centro del corridoio intenzionato a non far passare nessuno e aiutare la famiglia reale e Sasha a scappare dal castello.

Sasha notando che il fratello non lo stesse seguendo aumentò il passo fino ad arrivare davanti la porta di quello che sapeva essere il suo re e bussò velocemente e altrettanto velocemente entrò nello studio dopo aver ricevuto il permesso.

-vostra altezza- iniziò facendo un inchino con la testa -mi hanno informato che stanno per attaccare il castello, Irma e il suo seguito, è meglio andare in un luogo più sicuro- spiegò velocemente il generale mentre il re lanciava un veloce sguardo alla sua regina, che da quando gli attacchi da parte dei ribelli si erano fatti più insistenti non si separava mai dal marito, e poi al bambino di cinque anni che si era nascosto leggermente dietro la donna: il suo erede.

-porta mia moglie e mio figlio via da qui, io rimango-

-vostra altezza...-

-Sasha Lateynasin è un ordine- lo bloccò il re e Sasha fu costretto a sospirare pesantemente coscio che molto probabilmente il re non avrebbe mai abbandonato quel castello e lo stesso capì anche che la regina che distolse lo sguardo dal marito prima di prendere per mano il figlio e seguire Sasha verso un luogo che doveva essere più sicuro.

Rival FactionsWhere stories live. Discover now