Capitolo 38

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Joao camminò con calma all'interno della foresta cercando di non attirare l'attenzione su di se. Era riuscito a seminare i soldati in città ed era uscito dalla stessa senza troppi problemi ma non sapendo come se la fosse cavata il suo migliore amico aveva deciso di incamminarsi il più silenziosamente possibile all'interno della foresta che lo avrebbe portato alle rovine.

Il suo camminare silenzioso però si bloccò quando avvertì quello che era l'urlo di Lumir venire da poco più avanti di lui e con tutta l'adrenalina in corpo per la paura si mise a correre. Non poteva permettere che il suo principe venisse catturato o peggio ancora morisse. Raggiunse il luogo dove c'era stato lo scontro giusto in tempo per vedere Lumir disteso a terra privo di sensi e con un mare di sangue che stava bagnando alla velocità della luce quelli che erano i pantaloni verdi del ragazzo. Non riuscì a trattenere un urlo di sfida e si fiondò sui cinque aggressori del suo principe che erano già conciati parecchio male: Lumir anche se da solo era riuscito a farsi valere. Fu solo grazie al fatto che li colse in parte di sorpresa e del precedente lavoro di Lumir che Joao riuscì ad ucciderli tutti e cinque cavandosela con solo parecchi tagli su tutto il corpo. Sapeva che la loro politica era quella di non uccidere nessuno ma quegli uomini avevano quasi fatto fuori Lumir e non poteva perdonarlo.

Joao raggiunse velocemente il corpo incosciente del suo migliore amico e quasi riprese a respirare quando avvertì il battito del suo cuore: era ancora vivo. Il castano con la poca forza che gli era rimasta si caricò il corpo inerme di Lumir sulle spalle e cercò di raggiungere il più velocemente possibile la loro base.

La cosa più difficile durante il tragitto di ritorno fu lo scendere le scalette a pioli con il corpo del principe sulle sue spalle, aveva il terrore di farlo cadere, ma riuscì a toccare la terra sano e salvo e dopo quel punto critico riprese a correre verso il cancello di ingresso dove urlò alle guardie di aprirgli immediatamente.

-cos'è successo al principe?- domandò una delle del mentre gli aprivano il passaggio ma Joao non gli rispose incamminandosi verso l'infermeria dove era certo di trovare Yelen e così fu.

-maledizione di nuovo la gamba!- sbottò la donna dopo che Joao ebbe posato su uno dei lettini il biondo -strappagli i pantaloni ora!- e Joao annuì facendo come gli era stato detto e fu una volta strappato il tessuto verde che si accorse di quanto fosse messo male il principe.

-cazzo...-

-siediti che appena finisco con lui passo a te. Demetra va a chiamare il generale Rinald- aggiunse in direzione dell'unica delle infermiere che era presente di notte con Yelan.

-come...come sta?- domandò con un filo di voce Joao osservando il volto quasi pacifico del biondo.

-non so se potrò salvarlo...la ferita è troppo grave- fu la risposta di Yelan e Joao con il cuore in gola rimase completamente in silenzio per quelle che parvero ore fino a quando non entrarono in infermeria Rinald e Ignatas che non appena lo notò gli si avvicinò lasciandogli un bacio sulla fronte.

-stai bene?- gli sussurrò il moro preoccupato.

-io si- fu la risposta di Joao -Addison?-

-mia figlia probabilmente stava dormendo visto che quando sono andato a bussare non mi ha risposto nessuno- rispose Rindal cercando di mantenere un'espressione calma anche se non lo era per niente nel vedere Lumir in quello stato mentre Yelan lo stava medicando. -che è successo?-

-ci hanno individuati e abbiamo cercato di scappare. Lumir ha proposto di dividerci in modo da dividere anche i soldati che ci stavano seguendo- iniziò Joao stringendo forte la mano di Ignats -io sono scappato nei vicoli mentre lui è andato dritto. Non so cosa sia successo di preciso ma quando sono entrato nella foresta ho sentito il suo urlo e l'ho raggiunto. Era già provo di sensi...ha combattuto da solo contro cinque di loro- Joao chiuse gli occhi cercando di farsi coraggio -mi dispiace generale ma sono stato costretto ad uccidere quei cinque che erano ancora in piedi nonostante fossero malconci e dopo di ciò sono corso qui con Lumir in spalla-

-Joao non chiedere scusa per aver ucciso quei soldati. Hai solo cercato di salvare Lumir il più velocemente possibile- fu la risposta di Rinald andando verso il ragazzo per posargli una mano sulla spalla in segno di rassicurazione.

-non abbiamo ottenuto niente con la nostra missione generale-

-non ti preoccupare, troveremo un altro modo- poi Rinald si voltò in direzione di Yelan e Demetra che stavano lavorando insieme alla cura -come sta Lumir?-

-la ferita è profonda- fu il commento secco di Yelan -e il principino ha perso troppo sangue. Ci sono probabilità che si riprenda ma non del tutto. La ferita precedente che ha subito alla stessa gamba fatta da vostra figlia ha compromesso in parte l'osso e questa ha peggiorato la situazione. Se si sveglierà Lumir potrebbe anche non poter più muovere la gamba destra-

-capisco- disse in un sussurro Rinald chiudendo un momento gli occhi.

-Addison non se lo perdonerà mai- sussurrò Joao osservando il suo ragazzo negli occhi ambra -se Lumir non dovesse più poter muovere la gamba...si accuserebbe a vita-

-lo so- disse a sua volta Rinald incrociando le braccia al petto -conosco mia figlia e so perfettamente che lo farebbe- annuì l'uomo -vado a vedere se mio fratello è sveglio e nel caso avviso anche la regina di quello che è successo. Voi cercate di andare a riposarvi- concluse il discorso il generale scomparendo dall'infermeria.

-Yelan mi permetto di curare io Joao- disse Ignatas e la donna annuì dando il via libera al moro di prendere tutto l'occorrente per iniziare a disinfettare le ferite del suo ragazzo.

-non dovevamo dividerci- sussurrò Joao cercando di farsi sentire solo da Ignatas.

-non è colpa tua e anche uniti poteva finire in questo modo o entrambi potevate ferirvi pesantemente-

-ma potevo aiutarlo- sussurrò ancora il castano con le lacrime agli occhi.

Rival FactionsWhere stories live. Discover now