Capitolo 29

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-Lumir- sussurrò Athena osservando abbastanza sconvolta in direzione dei suoi genitori.

-cosa?- chiese con lo stesso tono il biondo facendo girare la sorella su se stessa.

-sai quando ti dicevo che dovevi dire il più velocemente possibile la verità ad Addison?-

-ti ho già detto che le parlerò domani smettila di ricordarmelo- borbottò Lumir alzando gli occhi al cielo.

-domani è troppo tardi Lumir-

-e quando questa sera? Devo darle il tempo di assimilare la notizia e la sera non mi sembra il momento adatto in cui fare una cosa del genere visto che conoscendola probabilmente non dormirebbe bene-

-no Lumir non mi hai capita- sbuffò Athena -guarda verso mio padre- ringhiò allora la mora e Lumir lanciò un'occhiata dove si ricordava essere Sasha e anche lui sgranò gli occhi quando capì chi fosse la ragazza mora accanto a Rinald. Non aveva mai visto Addison in un vestito ma era certo fosse la ragazza. -merda-

-già lo scoprirà a breve- borbottò Athena -dovevi parlargli prima maledizione-

-io non sapevo venisse anche lei a questa festa altrimenti...oh cazzo se mi ammazza- disse Lumir osservando ancora Addison che era intenta a parlare con Sasha e sua madre e che forse, lo sperava, non si era ancora accorta della sua presenza -forse posso scappare e nascondermi-

-Lumir questa sera è per il principe e se tu scompari...- Athena lasciò la frase a metà conscia che il fratello aveva perfettamente capito il senso di quella frase e anche perché la musica era cessata indicando quindi la fine di quel ballo.

-andiamo- sussurrò il biondo cercando di trovare coraggio mentre con Athena sottobraccio raggiungeva sua madre e tutto il resto del gruppo.

-già finito di ballare?- domandò Sasha quando li vide arrivare e Lumir si trovò ad incrociare i suoi occhi con quelli di Addison che lo stava scrutando come se volesse in qualche modo analizzarlo.

-ho visto mia cugina dalla pista e volevo salutarla papà- disse Athena sorridendo ad Addison -stai benissimo-

-io non mi sento a mio agio con questa cosa- borbottò invece la ragazza cercando di non far vedere quanto fosse sorpresa della presenza di Lumir li -e tutti mi stanno fissando- aggiunse sbuffando e Lumir la capì perfettamente.

-Lumir- disse Sasha guardando alle spalle del biondo -credo che stiano cercando di coglierti di sorpresa- aggiunse l'uomo e Lumir si girò leggermente per capire di cosa stesse parlando l'uomo e si accorse subito che alcune ragazze stavano cercando di avvicinarsi a lui per poter ballare visto che era uscito dalla pista con Athena.

-merda- sussurrò il biondo mentre riceveva un'occhiataccia di rimprovero da parte della madre per quella parola. Poi il ragazzo prese la palla al balzo e si avvicinò ad Addison prendendole la mano destra -vuoi ballare con me?- Addison rimase davvero confusa dal quel gesto e soprattutto presa alla sprovvista e quindi si ritrovò ad annuire ed essere trascinata a ballare in mezzo alla sala da parte del biondo.

-va piano- riuscì a dire la mora stringendosi forte a Lumir visto che con quelle scarpe alte stava veramente rischiando di cadere e poi non era mai stata una fissata con il ballare quindi non sapeva minimamente come fare e si stava lasciando trascinare dal biondo.

-scusa, oggi non è giornata- sussurrò Lumir rallentando leggermente -mi vogliono assalire tutte-

-non mi avevi detto di essere di origine nobile- si ritrovò a sussurrare Addison dopo un po'.

-scusa- le rispose con lo stesso tono di voce Lumir -non sapevo davvero come dirtelo e stavo rimandando. Non mi aspettavo di trovarti qui altrimenti te ne avrei parlato prima e non in questo modo-

-potevi anche dirmelo tranquillamente che eri di origine nobile. Io...non me ne sono minimamente accorta visto che sembravi davvero uno di noi- sussurrò ancora Addison sospirando.

-odio quando la gente mi porta troppo rispetto e quindi cerco di sembrare un ragazzo normale. Ho troppo peso sulle mie spalle Ad e la cosa non mi piace- le spiegò con calma Lumir mentre Addison lo guardava confusa dalle sue parole -non sono un semplice nobile Ad-

-in che sen...- iniziò la ragazza ma poi sgranò gli occhi nel capire perché quelli verdi di Lumir gli sembravano tanto simili a quelli di Athena, Helen e della regina.

-scusa- le sussurrò ancora Lumir facendola girare su se stessa.

-e io che ti insultavo perché credevo fossi nascosto da qualche parte- borbottò Addison mentre Lumir le stringeva la vita quasi con possessività -e ti ho anche insultato-

-non me la sono presa Ad- le sussurrò Lumir che ancora non sapeva se la ragazza avesse preso bene la notizia -avevi i tuoi motivi per farlo-

-tu sei il principe Lumir e...- ma Addison non riuscì minimamente a continuare la frase sentendosi strana. Lumir, il ragazzo con il quale aveva una specie di relazione, non era altri che il principe, l'erede al trono.

-Ad cosa ti preoccupa?- le sussurrò ancora il ragazzo ma Addison avvertì chiaramente nella voce del ragazzo una leggera nota di preoccupazione.

-ho bisogno di uscire di qui- sussurrò lei e Lumir si guardò intorno un momento prima di condurre Addison fuori da quella sala fino ad arrivare, attraverso vari corridoi in quella che era la sua camera dove entrò e fece sedere sul letto la mora.

-stai meglio?- le chiese avvicinandosi e tornando a parlare con un tono di voce alto.

-grazie ma non protesteranno per la tua assenza adesso?- domandò invece Addison mentre Lumir si sedeva al suo fianco.

-dirò che non mi sono sentito tanto bene e avevo bisogno di aria- inventò il ragazzo accarezzando una guancia della mora -mi dispiace davvero tanto averti mentito Addison ma non sapevo come dirtelo, avevo paura di dirti la verità perché...non so quale sarà la tua reazione a tutto questo-

-la mia reazione? Sono letteralmente in imbarazzo e mi sento in colpa visto che non ho fatto altro che insultare la famiglia reale e il principe davanti a te Lumir- Addison sospirò pesantemente -stavo per ucciderti la prima volta che ci siamo incontrati Lumir, stavo per uccidere il principe-

-Irma ti avrebbe lodata- ridacchiò Lumir ma si fece subito serio nel vedere la faccia sconvolta di Addison -sapevo quello che stavo rischiando quando sono venuto a prenderti quindi non devi preoccuparti amore mio- concluse quel discorso Lumir baciando poi la ragazza sulle labbra.

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