Capitolo 32

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Joao sospirò pesantemente mentre raggiungeva con calma il cancello davanti al quale lo stava aspettando al momento solo Lumir.

-dov'è Ignatas?- domandò proprio il castano mordendosi il labbro inferiore -mi hai fatto preparare di corsa perché credevo di essere in ritardo e lui non è ancora arrivato-

-ha cenato con una mela e basta quindi Addison lo ha costretto a mangiare altro prima di venire in missione con noi per questo è in ritardo- spiegò Lumir con una leggera alzata di spalle.

-a proposito di Addison...ultimamente state sempre insieme, intendo più di prima. Mi devi dire qualcosa?-

-stiamo insieme ma al momento lo sapete solo in tre e Ad non vuole mettere i manifesti in giro perché è terrorizzata dai nobili- spiegò Lumir che non voleva mentire a Joao che era rimasto l'unico dei suoi due amici a non sapere ancora la cosa.

-e da quando lo sa Ignatas?-

-oggi. Lo ha scoperto oggi anche lui mentre Athena lo sa da più di un mese-

-aspetta vi siete messi insieme velocemente se tua sorella lo sa da più di un mese-

-si abbastanza velocemente. Sai quando qualcuno parla con la persona che gli piace ha dei risultati. Nascondersi non porta mai niente, solo a situazioni imbarazzanti. Tu e Ignatas siete letteralmente come due estranei da quando ti ha baciato e credimi non puoi andare avanti così- borbottò il principe guardando serio Joao che però distolse del tutto lo sguardo dal suo migliore amico per mettersi a fissare uno dei corridoi li presenti dal quale sarebbe arrivato proprio Ignatas.

-io stavo bene come stavo- borbottò il castano -è stato lui che...oh maledizione ho paura di perdere il mio migliore amico okay?-

-ma lo stai già perdendo facendo in questo modo. Potete mettere cortesemente le cose in chiaro e non girarci intorno? Almeno se ti dice di no ti metti l'anima in pace e non ci pensate più- Joao stava per rispondergli a tono ma si bloccò di colpo nel notare proprio il moro avvicinarsi a loro con calma.

-Addison non mi voleva lasciar andare- borbottò Ignatas per scusarsi di quel ritardo -qual è la missione?-

-è semplice in realtà: dobbiamo andare in una delle taverne solitamente frequentata dai soldati di Irma e cercare di ottenere informazioni sui loro giri di guardia e le loro difese- spiegò Lumir mentre apriva il cancello e faceva passare al suo interno i suoi due migliori amici.

-ma non possiamo bere perché dobbiamo essere lucidi- sbuffò Joao che non aveva nessuna intenzione di dover tornare in una di quelle taverne dove si era ubriacato e aveva innescato quindi il bacio con Ignatas.

-dobbiamo fare bere loro...scusa Lumir ma l'ex di Addison ti ha visto in faccia? Non sarebbe un po' avventato esporti così tanto rischiando di farti riconoscere?- domandò Ignatas guardando preoccupato verso il suo principe.

-non mi hanno visto bene in faccia quell'unica volta che ci siamo incontrati per questo non mi preoccupo. Addison sarebbe stata troppo riconoscibile a persone che hanno partecipato all'arena proprio come lei-

-la tua ragazza è impazzita perché non è in missione con te?- ridacchiò Joao e Lumir si ritrovò ad annuire confermando quindi quello che era successo.

-meglio perché ho paura che voi due potreste fare altro invece che portare a termine la vostra missione- continuò Joao ricevendo un'occhiataccia da parte di Lumir.

-certe cose le facciamo in posti appartati dove nessuno potrebbe vederci visto che ci stiamo nascondendo Joao. Quando siamo in missione restiamo sempre e solo concentrati sulla missione e non pensiamo a fare altro Joao-

-quanto sei fiscale- borbottò Joao -come l'ha presa il cucciolotto la tua presenza?- domandò ancora il castano.

-Daryl è tranquillo-

-era già tranquillo con te i primi tempi quindi non mi sorprende la cosa. Anche quando era appena arrivato ti parlava tranquillamente- confermò quella cosa Ignatas ricordandosi di come il giorno stesso che Addison e Daryl erano arrivati il bambino era tranquillissimo tra le braccia del biondo.

-esatto- annuì Lumir -adesso ho reso felice anche Addison visto che quando sono a dormire da loro Daryl dorme tranquillissimo- sorrise il biondo -è come avere un figlio tutto mio anche se non è biologicamente mio figlio-

-ottimo ti adora anche il figlio- Joao alzò gli occhi al cielo pensando a quanto potesse essere fortunato il suo amico per aver trovato non solo una ragazza che gli piaceva e che lo ricambiava ma anche che il figlio della stessa ragazza lo adorasse tanto.

-andiamo Joao dovresti essere felice per il nostro principe- gli fece notare Ignatas ma l'unica cosa che ottenne fu un'occhiataccia da parte di Joao che non ci pensò due volte prima di aumentare il passo e mettersi a camminare avanti ai due senza aspettarli minimamente -e adesso cosa ho detto?- sussurrò Ignatas guardando confuso Lumir. Di solito lui era sempre quello che parlava poco ma che diceva sempre la cosa giusta, in quel momento però si sentiva come di essere in torto per via della reazione dell'altro e la cosa non gli piaceva minimamente.

-voi due dovete davvero farvi una sana chiacchierata su tutto quello che vi turba o questa situazione non finirà mai. Per fortuna hanno avuto l'accortezza di farmi venire con voi altrimenti di sicuro avreste combinato un macello- sbottò Lumir cercando di aumentare il passo anche lui senza però riuscire del tutto a raggiungere Joao.

-be' dopo l'ultima volta che lo sono andato a recuperare di nascosto dalla capitale e che ci hanno beccati non ci permettono più di uscire solo noi due quindi di sicuro avrebbero messo un'atra persona. Sono sorpreso in realtà che non ci abbiano divisi- rispose sinceramente Ignatas osservando la schiena del castano. Aveva una voglia matta di raggiungere Joao e chiedergli cosa diavolo stesse passando per la sua mente bacata in quel momento ma non poteva farlo, non con la missione da portare a termine. Erano già nervosi di loro e aumentare tutta quella tensione non era minimamente un'ottima idea.

Rival FactionsWhere stories live. Discover now