Capitolo 27

93 20 0
                                    


-Addy- la mora osservò attentamente il padre curiosa di capire cosa volesse dirle per averla intercettata mentre stava ritornando in camera dopo l'allenamento pomeridiano. In realtà la ragazza aveva provato a lanciare uno sguardo a Lumir, per fargli capire di seguirla visto che aveva lasciato Daryl alle cure di Camille per quella sera, ma il biondo era stato trascinato via da Sasha e quindi si era ritrovata da sola in quel corridoio.

-dimmi- sussurrò la mora bloccandosi permettendo quindi al padre di non inseguirla per tutto il corridoio.

-questa sera abbiamo una cena- le spiegò l'uomo -quindi non mangerai con gli altri come al solito-

-una cena per cosa?- domandò Addison sorpresa dalla cosa.

-sai sono il fratello del compagno della regina e un grande generale quindi siamo stati invitati anche noi a questo banchetto che i nobili hanno richiesto- spiegò Rinald alzando gli occhi al cielo -vedila solo come la possibilità di conoscere Helen e la regina Daisy visto che non hai ancora avuto modo di incontrarle-

-e cosa vorrebbero i nobili?- chiese ancora la ragazza che in parte però era contente di incontrare la seconda delle sue cugine visto che in un mese non era ancora riuscita a farlo -e poi devo portare per forza Daryl? Non vorrei esporlo troppo-

-se trovi un modo per non portarlo preferirei anch'io che restasse lontano da questa festa- le disse Rinald e Addison fu contenta di quelle parole visto che Camille avrebbe volentieri tenuto Daryl per tutta la sera -per quanto riguarda il motivo...vogliono una moglie per il principe ovviamente e questo ballo è solo una scusa per esporre le proprie figlie-

-ecco perché odio i nobili- borbottò Addison che passando quel mese insieme ad Athena aveva davvero compreso che il problema della monarchia non era totalmente dei sovrani ma gran parte era dovuto dai nobili che pressavano i sovrani e aveva iniziato ad odiare anche lei i nobili come faceva la cugina.

-mi sembra di sentire Athena- ridacchiò Rinald per poi sorridere alla figlia -è d'obbligo un vestito tesoro- le disse poi e vide lo sguardo azzurro della figlia sgranarsi e capì che come sempre la ragazza non aveva nessuna intenzione di indossare un vestito.

-posso mettermi altro vero?-

-no Addy, devi indossare un vestito tesoro mi dispiace- le confermò Rinald mentre la mora sospirava per niente contenta della cosa: non aveva nessuna voglia di indossare un vestito per una stupida festa richiesta da dei nobili solo per provare ad ottenere un briciolo di potere in più offrendo la propria figlia come sposa del principe. Principe che Addison in quel momento si ricordò di non aver mai veramente incontrato in quel mese e quando aveva provato a fare domande su di lui a Lumir il biondo non le aveva mai risposto cambiando invece completamente argomento.

-dove posso trovare un vestito?- domandò Addison -sai non ne ho nemmeno uno e non credo che Athena possa aiutarmi al momento visto come è corsa via subito dopo l'allenamento-

-chiedi alle sarte se hanno qualcosa per te e spiega loro dove devi andare-

-papà quelle pretenderanno di prendere le mie misure per farmelo al momento il vestito e la cena è questa sera. Davvero non posso venire così?- chiese ancora la ragazza indicandosi e facendo ridere l'uomo.

-tesoro di certo non con i vestiti tutti sudati per via dell'allenamento. Fatti un bagno caldo e poi cerca qualcosa di già pronto dalle sarte sono certo che avranno qualche vestito della tua misura. Se dici loro che la festa è questa sera non possono davvero pretendere di realizzartelo al momento- Addison non riuscì a far altro che annuire a quelle parole del padre trovandosi quindi a concordare con lui: non potevano pretendere di realizzarle un vestito al momento. Sperava solo la ragazza di non trovarsi a dover scegliere tra vestiti che mettevano troppo in mostra il suo corpo. Era certa che avrebbe avuto lo sguardo di tutti su di lei visto che era quella nuova anche se era passato un mese e molti dei figli dei nobili la conoscevano e non voleva aumentare quegli sguardi indossando un vestito fin troppo scollato o aderente.

-vado a rendermi presentabile allora- sussurrò la mora mordendosi il labbro inferiore -vorrei solo che Athena potesse aiutarmi ma mi arrangerò da sola- concluse Addison sporgendosi per lasciare un bacio sulla guancia del padre e poi fare per andarsene.

-aspetta Addy- la bloccò ancora l'uomo e la ragazza si fermò nuovamente osservando attentamente il padre -come va con Lumir?-

-in che senso?- domandò Addison cercando di non aumentare troppo il suo tono di voce e di non tremare molto e quindi non far sospettare di niente il padre. Voleva che l'uomo non venisse a conoscenza della sua relazione con Lumir.

-le prime settimane sembrava che non vi stavate tanto a genio quindi volevo capire se...-

-andiamo d'accordo papà. Prima avevamo due idee diverse ma adesso ho capito meglio che quello che pensavo non era del tutto giusto e quindi non c'è più motivo di litigare per ogni singola cosa. E poi anche lui è d'accordo con me che le mie cugine devono imparare ad attaccare e difendersi- continuò Addison davvero felice del fatto che il padre non si fosse accorto della sua relazione con Lumir.

-ottimo. Siete un'ottima squadra- sorrise Rinald.

-già...papà parlando con Lumir siamo arrivati alla conclusione che ormai sanno che noi andiamo a salvare i bambini in pericolo e potrebbero tenderci una trappola e...-

-ho capito tesoro- annuì Rinald -limiterò le vostre missioni nella capitale per tenervi al sicuro al momento ma non potrò escludervi per sempre dalle missioni visto che siete letteralmente i due migliori guerrieri che ho e anche gli unici che ci sanno fare con i bambini senza farli scoppiare in lacrime- ridacchiò Rinald.

-solo perché io ho un figlio e Lumir è adorato letteralmente da tutti i bambini che sono presenti qui non è che non ci sia nessun altro che possa farlo- Addison scosse la testa -vado a prepararmi-

Rival FactionsWhere stories live. Discover now