Epilogo

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-è questa la cosa che odio di te- stava dicendo Athena mentre osservava attentamente la cugina che le stava dando le spalle mentre una delle cameriere del castello le stava chiudendo i bottoncini dell'abito bianco che aveva indosso.

-non ti sto capendo Athena- le disse Addison che non si girò verso la minore solo e soltanto perché la cameriera l'avrebbe letteralmente sgridata per starle complicando il lavoro.

-il fatto che anche se tu odi i vestiti stai bene con qualunque modello- disse sinceramente la principessa constatando ancora una volta che l'abito a stile impero che Addison aveva scelto era perfetto su di lei. In realtà Addison aveva adocchiato un altro vestito con la gonna molto più larga e stretto in vita. Il problema di quell'abito però era che provandoselo Addison aveva riscontrato che la sua pancia, ormai al terzo mese, quasi quarto, di gravidanza si vedeva troppo e la mora non voleva assolutamente far capire alla gente di essere già incinta di Lumir. Athena era più che certa che al fratello non sarebbe importato ma Addison teneva troppo a far fare buona figura a Lumir per potersene fregare del giudizio della gente e per quel motivo aveva scelto il vestito a stile impero che nascondeva completamente la pancia.

-vedrai tra qualche mese come non mi entrerà nemmeno uno dei vestiti che ho dovuto farmi fare essendo la fidanzata del principe- sbuffò la mora. Aveva sperato per qualche giorno da quando aveva deciso di rivelare alla capitale intera di essere la fidanzata di Lumir di non dover partecipare a tutte le riunioni e potersene stare tranquilla nella sua stanza ma il biondo l'aveva pensata diversamente e l'aveva trascinata a qualunque riunione, cena o consiglio che lui stesso aveva affrontato. Le sue parole erano state: "sei la mia futura moglie e anche una guerriera straordinaria quindi non puoi non partecipare".

-ma non dovrai nascondere quella pancia dopo oggi- le fece notare ancora Athena -anche se sono d'accordo con Lumir sul fatto che non ti devi fare problemi per quello-

-Athena per favore lo sai che ho paura di quello che la gente può pensare di Lumir- scosse la testa Addison ringraziando anche che la cameriera avesse finito di allacciarle il vestito -e comunque dovrò aspettare un po' prima di mostrare questa liberamente- e così dicendo si indicò la pancia completamente nascosta dall'abito bianco.

-la scelta come sempre è solo tua tesoro- sussurrò Athena proprio nel momento in cui sentirono bussare alla porta e la cameriera andò ad aprire facendo in modo che Rinald potesse entrare nella stanza.

-sei bellissima- sussurrò l'uomo osservando attentamente la figlia prima di lasciarle un bacio sulla fronte.

-sei di parte papà- sbuffò lei mentre Rinald continuava ad osservarla con un velo di tristezza negli occhi -assomigli tanto a tua madre in questo momento- non riuscì a non dire il generale facendo sorridere a sua volta anche la figlia che si morse il labbro inferiore incurante che in quel modo poteva rovinare il rossetto che le era stato messo -sei pronta?- domandò poi Rinald e Addison si guardò un attimo allo specchio prima di annuire e prendere il braccio che le stava porgendo il padre.

-quanta gente ci sarà?- riuscì a chiedere dopo un po' mentre lei, il padre e Athena stavano percorrendo i corridoi del castello e Addison ringraziò anche che le avevano concesso di indossare le ballerine e non dei tacchi.

-tutto il regno cugina- ridacchiò Athena mentre Addison sbuffava.

-perché non posso avere una cerimonia semplice senza troppe persone?- chiese la mora che proprio non aveva voglia di celebrare il suo matrimonio con Lumir circondata da gente che non le era minimamente familiare.

-tesoro stai per sposare quello che tra qualche settimana diventerà il re e tu la sua regina- disse Rinald osservando la figli con un leggero sorriso -non puoi pretendere una cerimonia intima. So che odierai a morte tutta la gente che sparlerà alle tue spalle ma ignorali e concentrati solo su Lumir-

-ci proverò- sussurrò Addison per poi restare in completo silenzio mentre si avviavano nella cattedrale. Una volta vicino il portone d'ingresso Athena aumentò il passo per poter entrare prima della cugina mentre Rinald e Addison si fermarono qualche istante.

-come ti senti?-

-lo sai come sto- sbuffò Addison distogliendo lo sguardo.

-non intendo per il matrimonio, intendo con le nausee- continuò l'uomo con Addison che gli sorrise leggermente.

-non ho problemi, stranamente questa mattina vuole fare il bravo- ridacchiò poi la ragazza -mi sa che avverte che è un giorno importante-

-meglio così. Entriamo?- Addison annuì e affianco al padre attraversò la navata principale della cattedrale cercando di guardare non la gente li presente ma il bellissimo biondo che la stava aspettando all'altare con un bellissimo sorriso al cui fianco c'era Daryl che sembrava la persona più contenta di quel momento mentre teneva tra le mani il cuscino con quelle che sarebbero diventate le loro fedi. Addison e Lumir non distolsero lo sguardo l'uno dall'altra e anche quando Rinald lasciò la figlia tra le mani del principe i due rimasero a fissarsi negli occhi.

-sei stupenda- non riuscì a non sussurrare Lumir mentre il suo cuore voleva uscirgli dal petto per quanto forte stava battendo.

-non farmi arrossire- sussurrò invece la ragazza mentre la cerimonia iniziava ufficialmente.

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