Capitolo 15

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-tutto bene?- domandò Lumir osservando attentamente Sasha mentre insieme andavano in direzione del padiglione dopo il pranzo, pranzo che Lumir era stato costretto a fare con tutta la sua famiglia visto che sua madre glielo aveva chiesto anche perché la donna voleva sapere com'era andata la sua missione.

-si tranquillo-

-non mi sembra la faccia di qualcuno che sta bene-

-sono solo stanco Lumir- scosse la testa Sasha -sai tutti i nobili pretendono che tu ti sposi e io li devo tenere a bada- spiegò il generale facendo alzare gli occhi al cielo a Lumir che nemmeno lui ne poteva più di tutta quella situazione. -Athena aveva ragione nel dire che saresti venuto lo stesso al padiglione-

-non ho voglia di mettermi a leggere documenti antichi inutili quindi preferisco stare con Ignatas e Joao- sussurrò Lumir salutando con un cenno della testa uno dei nobili che era passato loro accanto -tu conosci la ragione per la quale Athena sembrava così felice oggi a pranzo?-

-Addison mi ha convinto e allenerà tua sorella-

-ah- fu la risposta di Lumir -ci voleva tua nipote per convincerti?- domandò poi il biondo che in realtà aveva sempre pensato che anche Athena aveva bisogno di imparare a difendersi solo che non lo aveva mai detto ad alta voce per paura di trovarsi contro Sasha.

-si, mi ha fatto capire che deve sapersi proteggere da sola...tua sorella ha anche deciso che tu terrai Daryl- continuò a spiegare Sasha mentre Lumir lo guardò sorpreso.

-non credevo che Addison...oggi non sembrava molto propensa a lasciarlo nelle mie braccia quando doveva prendere la colazione- borbottò Lumir.

-non può lasciarlo da solo mentre allena tua sorella- continuò Sasha mentre entrambi entravano nel padiglione e subito lo sguardo di Lumir fu attirato da Addison che stava animatamente parlando con sua sorella e Daryl era letteralmente attaccato alla gamba sinistra della ragazza. Daryl fu il primo ad accorgersi della sua presenza e gli sorrise felice prima di sganciare la presa dalla gamba della madre e camminare verso Lumir che gli si avvicinò a sua volta per non fargli fare troppa strada e si abbassò per permettere al bambino di abbracciarlo.

-ciao piccolino- gli sussurrò Lumir cercando di non fare smorfie visto che il suo abbassarsi sulle ginocchia gli aveva dato un piccolo dolore alla coscia ferita.

-ciao- rispose a sua volta il bambino continuando ad abbracciarlo mentre Addison e Athena si avvicinavano a loro volta.

-sapevo saresti arrivato anche se non puoi allenarti- ridacchiò Athena per poi far vedere al fratello con un giro su se stessa che stava indossando dei pantaloni e una canotta proprio come Addison diversamente dai suoi soliti vestiti lunghi.

-lo sai che da solo mi annoio- rispose a sua volta Lumir alzandosi da terra e portandosi dietro anche Daryl che non fece minimamente storie nell'essere in braccio al biondo.

-mio figlio non si è mai lasciato prendere in braccio da qualcuno che non fossi io o Miranda- borbottò Addison guardando la scena anche se allo stesso tempo era felice della cosa visto che non doveva preoccuparsi a chi lasciare il bambino mentre allenava la cugina.

-lo hai già detto- ridacchiò Lumir dando poi un bacio sulla guancia paffuta di Daryl che gli sorrise.

-lo so ma è strano visto che in teoria lo hai anche portato via di peso da casa- sussurrò Addison scuotendo la testa confusa in parte dal comportamento del figlio ma aveva anche capito che il padre e lo zio si fidavano di quel ragazzo quindi poteva farlo anche lei.

-non vi preoccupate lo tengo sotto controllo io mentre vi allenate- continuò poi il biondo guardando soprattutto verso la sorella che annuì felice di quelle parole.

-se ha bisogno di qualcosa chiamami immediatamente- si premurò di dire Addison e Lumir annuì.

-Addison fa attenzione okay? Non voglio che mia figlia si faccia troppo male- parlò Sasha che senza spettare una risposta dalla nipote si diresse a passo svelto verso Rinald che aveva visto concentrato ad allenare alcuni dodicenni con semplici spade di legno e che probabilmente non aveva nemmeno dato uno sguardo alla figlia che era li con loro.

-sei arrivato finalmente- disse Rinald tendo lo sguardo fisso sui ragazzini che stavano combattendo tra loro.

-ho dovuto tenere a bada chi sai tu- sussurrò a bassissima voce il minore dei due fratelli ma solo e soltanto perché uno dei ragazzini che aveva difronte era un figlio di un nobile e anche se era parecchio concentrato non voleva rischiare di fargli sentire involontariamente qualcosa.

-ancora? Pensavo che avessero capito- sbuffò Rinald guardando finalmente il fratello per poi concentrare il suo sguardo oltre la sua spalla -permetti a tua figlia di allenarsi?- domandò poi alzando un sopracciglio confuso.

-lei e la tua di figlia sono state molto convincenti e di Addison mi fido- sussurrò Sasha -tu quando parlerai con tua figlia con calma?-

-Sasha- sbuffò Rinald passandosi una mano tra i capelli per poi continuare a guardare in direzione della figlia e della nipote -è il bambino che è in braccio a Lumir vero?-

-si- confermò Sasha guardando anche lui in direzione di Lumir che si era messo a chiacchierare con Ignatas con Daryl seduto sulle sue gambe -visto che non può allenarsi Athena gli ha detto di fare da babysitter- ridacchiò il generale seguito poi a ruota dal fratello che scosse la testa.

-con mia figlia parlerò credimi ma adesso ho bisogno di tempo per realizzare che la mia bambina non è più una bambina e che probabilmente avrà problemi a trovare qualcuno adeso che ha un figlio a cui badare- spiegò poi Rinald -Klaus controlla meglio la presa sull'elsa- e subito il ragazzino seguì i consigli del generale anche se la presa era ancora sbagliata e Rinald fu costretto ad andare da lui per aggiustargliela. 

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